Del maiale, dice il detto, non si butta via niente. E noi non possiamo che concordare, anche perché, a saperlo lavorare bene, il suo gusto è davvero delizioso.
In Emilia-Romagna siamo maestri nel lavorare il maiale, tanto che a oggi sono ben 14 (dei 44 totali) i prodotti DOP e IGP che derivano dalla sua carne. Un’unica, irresistibile tentazione per tanti sapori diversi.
Ecco di seguito tutti i sapori DOP e IGP del maiale tipici dell’Emilia-Romagna, in ordine alfabetico.
Coppa di Parma IGP
La Coppa di Parma IGP, capolavoro dell’arte salumiera parmense, è un insaccato morbido e delicatamente profumato dalle antiche origini; basti pensare che viene menzionata come specialità fin dal Settecento.
Riconosciuta dal 2011 con il marchio IGP, è formata dalla parte muscolare del collo del maiale, che passa attraverso un processo di salatura di 6-10 giorni, e quindi viene stagionata per un periodo variabile da 60 giorni a 6 mesi.
Coppa Piacentina DOP
La Coppa Piacentina DOP è uno dei salumi tipici della zona di Piacenza; ha un colore rosso e bianco rosato, un gusto dolce e un profumo intenso.
Riconosciuto dal 1996 con il marchio DOP, viene prodotto utilizzando i muscoli cervicali del maiale; l’impasto viene quindi salato a secco e lasciato stagionare per almeno sei mesi.
Cotechino Modena IGP
Il Cotechino Modena IGP, spesso definito il padre di tutti gli insaccati, è uno degli alimenti immancabili sulla tavola di Natale e di Capodanno, ma viene consumato anche in altri periodi dell’anno grazie alla sua versatilità in cucina.
Riconosciuto dal 1999 con il marchio IGP, è prodotto da un mix di carni suine macinate (muscoli striati, grasso, pelle e cotica, da cui prende appunto il nome) aromatizzate con spezie, vino ed erbe aromatiche, quali chiodi di garofano, pepe, noce moscata e cannella.
Culatello di Zibello DOP
Il Culatello di Zibello DOP è uno dei salumi più pregiati della norcineria italiana.
Viene prodotto esclusivamente nella Bassa Parmense (nei comuni di Busseto, Polesine Parmense e Zibello, Soragna, Roccabianca, San Secondo, Sissa e Colorno) che sorgono lungo il fiume Po: un territorio dal clima freddo-umido d’inverno e caldo d’estate, fattore cruciale per la sua stagionatura.
Riconosciuto dal 1996 con il marchio DOP, per produrlo viene utilizzata la parte più nobile della coscia del suino, che viene salata e lasciata stagionare per almeno 10 mesi.
Mortadella Bologna IGP
La Mortadella Bologna IGP è il salume simbolo della città felsinea nel mondo, tanto da essere spesso appellato proprio “la Bologna”, sia in Italia che all’estero. Il suo profumo è delizioso e inconfondibile, e il suo sapore lascia tutti senza parole.
Riconosciuto dal 1998 con il marchio IGP, per produrlo viene mischiata una parte magra di colore rosa, derivata perlopiù dalla spalla di suino, con una delle parti grasse più pregiate del maiale, ovvero il grasso di gola.
Pancetta Piacentina DOP
La Pancetta Piacentina DOP, dal tipico sapore gustoso e delicato, è un prodotto d’eccellenza della tradizione culinaria emiliana.
Viene lavorata nel territorio piacentino, a partire da suini provenienti esclusivamente da allevamenti lombardi ed emiliani.
Riconosciuta dal 1996 con il marchio DOP, è prodotta utilizzando la cosiddetta “pancetta” di maiale, che viene aromatizzata con un preciso mix di ingredienti, quindi stagionata per almeno 45 giorni.
Prosciutto di Modena DOP
Il Prosciutto di Modena DOP ha una zona di produzione ristretta all’area collinare che si sviluppa attorno al bacino del fiume Panaro e alle valli confluenti, non oltre i 900 metri di altitudine.
Riconosciuto dal 1996 con il marchio DOP, viene prodotto utilizzando la coscia di suini nati, allevati e macellati in 10 regioni italiane; le cosce vengono quindi lavorate secondo regole precise: salagione (primo e secondo sale), riposo, lavaggio, asciugatura e stagionatura minima di 14 mesi.
Prosciutto di Parma DOP
Il Prosciutto di Parma DOP ha una zona di produzione dai confini ben delineati: si tratta del territorio della provincia di Parma compreso tra i fiumi Enza e Stirone, da 5 km a sud della Via Emilia fino a un’altitudine massima di 900 metri.
Riconosciuto dal 1996 con il marchio DOP, è preparato con pochi e semplici ingredienti: oltre alla coscia di suino rigorosamente nato e allevato in Italia, viene impiegato esclusivamente il sale.
La stagionatura di almeno 12 mesi all’aria secca e profumata delle colline parmensi dà come risultato questo prosciutto dall’inconfondibile dolcezza, conosciuto in tutto il mondo.
Salama da Sugo IGP
La Salama da Sugo IGP è uno dei piatti più caratteristici della gastronomia ferrarese: è un un insaccato stagionato le cui origini risalgono addirittura al Rinascimento, quando i Duchi d’Este ne fecero il piatto forte dei loro banchetti.
Riconosciuta dal 2014 con il marchio IGP, il suo impasto è composto da un’accurata selezione di carni di maiale (capocollo, guanciale, pancetta, lingua e fegato), condito con spezie e aromi, quindi lasciato stagionare per minimo 6 mesi.
Salame Cremona IGP
Il Salame Cremona IGP è un insaccato morbido al taglio, dal gusto aromatico e deciso.
Riconosciuto dal 2007 con il marchio IGP, è prodotto dalla lavorazione di carni di suini allevati esclusivamente nelle regioni di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, che vengono aromatizzate con sale e aglio pestato, e quindi stagionate da un minimo di 5 settimane a oltre 4 mesi.
Salame Felino IGP
Il Salame Felino IGP, prodotto nei territori della verdissima Val Baganza in provincia di Parma, deve il suo nome al piccolo abitato di Felino, cuore storico della sua produzione fin dai tempi più antichi – dove oggi è presente anche un museo a esso dedicato.
Pare che la sua più antica raffigurazione, risalente al XII secolo, sia quella prodotta da Benedetto Antelami all’interno del Battistero di Parma, nel bassorilievo del segno zodiacale dell’Acquario.
Riconosciuto dal 2013 con il marchio IGP, il suo impasto morbido dal sapore delicato è composto per il 75% da carne magra e per il 25% da parti grasse; deve essere stagionato per un periodo minimo di 29 giorni.
Salame Piacentino DOP
Il Salame Piacentino DOP è uno degli insaccati tipici della provincia di Piacenza.
Riconosciuto dal 1996 con il marchio DOP, si distingue per la sua grana grossa, la consistenza morbida e il sentore di spezie.
Il suo gusto caratteristico deriva infatti dall’aggiunta di sale, pepe, aglio, vino e zucchero alla carne macinata, e da una stagionatura minima di 45 giorni.
Salamini italiani alla Cacciatora DOP
I Salamini Italiani alla Cacciatora DOP si caratterizzano per il loro sapore dolce e delicato, e per le ridotte dimensioni, che li rendono molto pratici da consumare.
Devono il loro nome a una diffusa usanza dei cacciatori di portare con sé questo salame durante le loro battute.
Riconosciuto dal 2001 con il marchio DOP, per produrli vengono selezionati i tagli più nobili del maiale, che vengono conditi con sale, pepe e aglio, e lasciati stagionare per almeno 10 giorni.
Zampone Modena IGP
Lo Zampone di Modena IGP è un salume dal sapore tipico e intenso, consumato principalmente durante il periodo natalizio e invernale.Riconosciuto dal 1999 con il marchio IGP, è composto da un trito di diverse parti del maiale (guancia, testa, gola e spalla) con aggiunta di sale e spezie variabili a seconda della ricetta di ogni salumificio.
Autore
Elisa Mazzini
Web Content Manager per @inEmiliaRomagna e mamma a tempo pieno.
Potrebbe interessarti
DOP e IGP dell’Emilia-Romagna: viaggio nella Food Valley d’Italia
di Walter Manni /// Gennaio 16, 2024
I formaggi tipici dell’Emilia-Romagna. Tutte le forme del latte
di Maria Grazia Masotti /// Marzo 14, 2024
Caseifici Aperti: alla scoperta del Parmigiano Reggiano DOP
di Elisa Mazzini /// Settembre 25, 2024
Conosci la nostra newsletter?
Ogni primo del mese, una email con contenuti selezionati ed eventi in arrivo.
I mercati gastronomici in Emilia-Romagna da non perdere!
di Davide Marino /// Marzo 6, 2023
9 ricette per un aperitivo in stile emiliano-romagnolo
di Daniela Camboni /// Maggio 5, 2020