
Tempo
48 h
L’entroterra di Reggio Emilia è una terra ricca di storia, paesaggi sorprendenti e tradizioni autentiche.
Questo itinerario unisce il piacere della mobilità lenta, combinando il treno e la bicicletta, per offrire un’esperienza di viaggio sostenibile e immersiva, alla scoperta di antichi castelli, viste panoramiche e del ricco patrimonio culturale di una delle aree più affascinanti dell’Emilia-Romagna.
Il percorso parte da Reggio Emilia, città accogliente e contemporanea, e utilizzando la rete ferroviaria di FER – Ferrovie dell’Emilia-Romagna e Trenitalia Tper porta a Ciano d’Enza, per poi esplorare in bici i suggestivi castelli medievali della zona, tra cui il Castello di Canossa e il Castello di Rossena.
Un viaggio che unisce storia, natura e un pizzico di avventura: prepara la bici e lasciati affascinare dai tesori del territorio reggiano.
Prima tappa: Reggio Emilia
Il nostro viaggio inizia a Reggio Emilia, una città vivace e contemporanea, e allo stesso tempo ricca di storia e cultura.
Conosciuta come la “Città del Tricolore”, perché qui nacque la bandiera italiana nel 1797, Reggio Emilia è una città accogliente e accessibile, dove trascorrere qualche ora all’insegna del buon vivere e della buona tavola.
Una passeggiata nel suo centro storico è il modo migliore per scoprire i suoi luoghi e monumenti più iconici, tra cui Piazza Prampolini, su cui si affacciano la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Municipio, Piazza San Prospero, dove sorge la suggestiva basilica barocca dedicata al patrono della città, e i monumentali Chiostri di San Pietro, oggi sede di mostre d’arte.
Scopri cosa vedere a Reggio Emilia in un itinerario a piedi in 10 tappe.
Seconda tappa: Ciano d'Enza
Conclusa la visita a piedi del capoluogo reggiano, l’itinerario prosegue verso la Stazione RFI, a ridosso del centro storico. Da qui parte infatti il treno regionale per Ciano d’Enza, località situata ai piedi delle colline reggiane.
Per selezionare il treno che consente il caricamento a bordo delle biciclette basta scaricare la app di Trenitalia e, nella schermata di ricerca, attivare la voce “Viaggia con la tua bici”.
Il treno, addentrandosi tra le fertili campagne padane, impiega circa 45-50 minuti per arrivare a destinazione. Ciano d’Enza, sorto sulla riva reggiana del fiume Enza, è oggi il principale centro del comune di Canossa; la sua storia è strettamente legata a quella dell’omonimo castello, che nel Medioevo fu teatro di grandi avvenimenti storici.
Una volta scesi dal treno, è tempo di salire in bicicletta.
In circa mezz’ora di bici (4,5 km) lungo la SP54 Via dei Castelli si raggiunge il Castello di Rossena, prossima tappa dell’itinerario e punto di partenza del nostro percorso cicloturistico ad anello tra castelli e colline.
Terza tappa: Castello di Rossena
Il Castello di Rossena è una delle fortezze meglio conservate della regione.
Sorto attorno all’anno 1000 ad opera della famiglia di Matilde di Canossa, il castello a inizio del 1600 divenne parte del Ducato di Parma e Piacenza, e successivamente, con la morte della Duchessa Maria Luigia nel 1847, fu incluso nel Ducato di Modena e Reggio.
Circondato da colline verdeggianti e affacciato sulla Rupe di Campotrera, oggi riserva naturale, il castello è un magnifico esempio di architettura medievale, con camminamenti di ronda da cui si gode di uno splendido panorama.
Il Castello è visitabile, ma solo con visita guidata su prenotazione; tutte le info qui.
Da Castello di Rossena imbocchiamo poi il Percorso n. 504 | Canossa e dintorni, un giro ad anello che si snoda tra carraie, sentieri e stradine asfaltate nel territorio su cui governò la celebre contessa Matilde; dettagli e mappa GPX disponibile sul sito AppenninoReggianoBike.
Quarta tappa: Castello di Canossa
Lungo il percorso incontriamo il Castello di Canossa, uno dei simboli più importanti della storia medievale italiana.
Questo luogo è infatti diventato celebre per la cosiddetta Umiliazione di Canossa: proprio qui nel gennaio del 1077 l’imperatore Enrico IV, per ottenere la revoca della scomunica inflittagli da papa Gregorio VII, fu costretto a umiliarsi attendendo inginocchiato per tre giorni e tre notti fuori dal portone d’ingresso del castello della Contessa Matilde.
La rocca è stata anche fonte d’ispirazione di narratori e poeti. Ludovico Ariosto, che vi soggiornò, nell’Orlando Furioso descrisse la rupe su cui immaginava sorgesse la rocca incantata di Atlante.
Oggi, le rovine della fortezza dominano ancora il paesaggio, offrendo una vista panoramica straordinaria sulle vallate circostanti. Qui tutte le info per la visita.
Ritorno a Ciano d'Enza e rientro a Reggio Emilia
Dopo aver concluso il giro ad anello, si ritorna in bicicletta fino a Ciano d’Enza, per riprendere il treno per Reggio Emilia.
Per selezionare il treno che consente il caricamento a bordo delle biciclette basta scaricare la app di Trenitalia e, nella schermata di ricerca, attivare la voce “Viaggia con la tua bici”.
Per concludere la giornata in bellezza, l’ideale è fermarsi in una trattoria per assaporare tutte le specialità locali, come l’erbazzone, i tortelli verdi e il Parmigiano Reggiano DOP.
Autore
Elisa Mazzini
Web Content Manager per @inEmiliaRomagna e mamma a tempo pieno.
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