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Reggio Emilia, cosa vedere in 10 tappe a piedi

di /// Gennaio 9, 2025
Tempo stimato di lettura: 5 minuti

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Ben collegata, comoda da percorrere a piedi e accessibile, Reggio Emilia è una meta da non perdere per chi apprezza il fascino delle città d’arte meno affollate, ma non per questo meno degne di un viaggio.

Forte dei suoi primati (qui è nato il Tricolore, ma anche il primo asilo nido e la prima farmacia comunale d’Italia), la città ha molto da offrire anche in termini di arte, cultura ed architettura.

Non resta dunque che rispondere alla domanda “cosa vedere a Reggio Emilia?” e partire subito per una piacevole passeggiata in 10 tappe nel cuore della città.

 

1. Piazza San Prospero

Reggio Emilia, Piazza San Prospero | Ph. comune.re.it
Reggio Emilia, Piazza San Prospero | Ph. comune.re.it

Il nostro tour inizia da una piazza affettuosamente chiamata “céca”, ovvero piccola. Sede del mercato settimanale e uno dei luoghi d’incontro dei reggiani, Piazza San Prospero deve il suo nome all’omonima chiesa di origine medievale dedicata al santo patrono della città, che qui troneggia con la sua facciata barocca e l’incompiuto campanile ottagonale.

Oltre alla chiesa, sulla piazza si affacciano edifici porticati ed eleganti palazzi, ma è possibile scorgere anche il retro della cattedrale, situata a pochi metri di distanza.

2. Piazza Prampolini

Reggio Emilia, Piazza Prampolini | Ph. Tommaso Dotti, Archivio Comune di Reggio Emilia
Reggio Emilia, Piazza Prampolini | Ph. Tommaso Dotti, Archivio Comune di Reggio Emilia

Andando di piazza in piazza arriviamo nel fulcro della città. Se Piazza San Prospero è detta anche “piazza piccola”, Piazza Prampolini è la piazza grande di Reggio Emilia. Per raggiungerla dobbiamo passare sotto alla galleria del Broletto, che ci porta dritti dritti verso il grande spazio che ospita alcuni degli edifici più simbolici della città.

Uno lo abbiamo già citato, ed è la cattedrale, di cui parleremo meglio tra poco. C’è poi il Palazzo del Comune con la Sala del Tricolore, la Torre del Bordello (oggi punto panoramico, un tempo attiguo al bordello cittadino), e il Palazzo del Podestà con la Torre dell’Orologio.

Aggirandoci per la piazza notiamo anche una fontana, intitolata al torrente che lambisce la città: il Crostolo.

3. Cattedrale di Santa Maria Assunta

Reggio Emilia, Cattedrale di Santa Maria Assunta | Ph. photovim
Reggio Emilia, Cattedrale di Santa Maria Assunta | Ph. photovim

Se Piazza Prampolini fosse un’opera teatrale, il duomo di Santa Maria Assunta incarnerebbe di certo uno dei protagonisti. Sorto nell’857, l’edificio mescola lo stile romanico con rifacimenti di origine quattrocentesca, sconfinando persino nell’arte contemporanea. Al suo interno troviamo infatti opere di arte povera e concettuale realizzate da importanti artisti del Novecento come Jannis Kounellis, Claudio Parmiggiani ed Ettore Spalletti.

La cattedrale custodisce inoltre una pala del 1626 raffigurante l’Assunzione di Maria Vergine San Pietro in cattedra e San Girolamo attribuita al celebre Guercino.

Tornando all’esterno, soffermiamoci ad ammirare la statua dorata che spicca sulla facciata della chiesa. È la Madonna col Bambino con i coniugi Fiordibelli, opera dell’orafo reggiano Bartolomeo Spani.

A pochi metri di distanza, incastonato nel Palazzo Vescovile, scorgiamo infine il Battistero di San Giovanni Battista.

4. Sala e Museo del Tricolore

Reggio Emilia, Sala del Tricolore | Ph. Lorenzo Gaudenzi
Reggio Emilia, Sala del Tricolore | Ph. Lorenzo Gaudenzi

Per la prossima tappa del nostro itinerario rimaniamo su Piazza Prampolini. Ospitata all’interno del Palazzo del Comune, la Sala del Tricolore conserva la memoria di un evento storico di portata nazionale: proprio qui nel 1797 nacque infatti la bandiera verde, bianca e rossa divenuta poi simbolo del nostro paese. Un evento avvenuto nell’ambito della proclamazione della Repubblica Cispadana da parte delle città libere di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara, e oggi ricordato come un atto di ribellione e di impegno civile della città.

Di fronte alla Sala del Tricolore, sede del consiglio comunale, è possibile visitare l’omonimo museo che ripercorre sia la storia della bandiera, sia le vicende che dall’epoca napoleonica portarono all’Unità d’Italia. Nel 2017 la collezione si è arricchita inoltre di una selezione di opere contemporanee afferenti al progetto “Novanta artisti per una bandiera”.

5. Piazze dei Teatri

Reggio Emilia, Teatro Valli | Ph. ugeorge
Reggio Emilia, Teatro Valli | Ph. ugeorge

Reggio Emilia non è solo la città del Tricolore, ma anche quella dei teatri. Nel grande spazio formato da Piazza della Vittoria e Piazza Martiri del 7 Luglio, situate l’una accanto all’altra, si ergono ben tre teatri, ciascuno con la sua specifica programmazione. Lirica, concertistica e il balletto vanno in scena al Teatro Municipale Valli; la prosa è di casa al Teatro Ariosto, che sorge sul lato occidentale della piazza, mentre il Teatro della Cavallerizza, leggermente defilato, ospita spettacoli di taglio contemporaneo e sperimentale.

Oltre ai teatri, sulla piazza troviamo anche il Parco del Popolo, il Palazzo dei Musei, di cui parleremo nella prossima tappa, la neogotica Galleria Parmeggiani, e altri prestigiosi edifici e monumenti ispirati alla storia recente della città.

6. Palazzo dei Musei

Reggio Emilia, Palazzo dei Musei | Ph. musei.re.it
Reggio Emilia, Palazzo dei Musei | Ph. musei.re.it

Tra le cose da fare a Reggio Emilia non può di certo mancare una visita al Palazzo dei Musei, un universo di collezioni sorprendenti che abbracciano un arco di tempo amplissimo, dalla Reggio romana fino all’età contemporanea.

All’interno di un ex convento francescano trovano posto le raccolte di grandi scienziati e naturalisti locali come Lazzaro Spallanzani, visitabile al primo piano, e interessanti collezioni di zoologia, botanica, anatomia ed etnografia. Da segnalare i resti della balena Valentina esposti nella sezione faunistica, un cetaceo vissuto più di tre milioni di anni fa là dove oggi sorgono le colline reggiane.

Gli ultimi piani del museo sono stati recentemente riallestiti per opera dell’architetto Italo Rota, e comprendono tra l’altro una sezione dedicata alla storia della città e una collezione di opere del progetto Fotografia Europea.

7. Basilica della Beata Vergine della Ghiara

Reggio Emilia, Basilica della Ghiara, la Crocefissione di Cristo di Guercino | Ph. Reggio Emilia Welcome
Reggio Emilia, Basilica della Ghiara, la Crocefissione di Cristo di Guercino | Ph. Reggio Emilia Welcome

Uno dei luoghi di culto più importanti della città, la Basilica della Beata Vergine della Ghiara venne costruita a cavallo tra Cinquecento e Seicento per offrire degna dimora a un ritratto della Madonna ritenuto miracoloso.

Il santuario della Ghiara – da ghiaia, ad indicare il fiume che un tempo scorreva in questi luoghi – merita indubbiamente una visita per via del suo straordinario apparato decorativo. Al suo interno possiamo infatti osservare alcune opere di grandi artisti emiliani della prima metà del Seicento, tra cui il bolognese Ludovico Carracci e il centese Guercino, che per la Ghiara dipinse una meravigliosa Crocefissione di Cristo.

8. Piazza Fontanesi

Reggio Emilia, Piazza Fontanesi | Ph. Alessandro Azzolini
Reggio Emilia, Piazza Fontanesi | Ph. Alessandro Azzolini

Giunti a questo punto del nostro itinerario alla scoperta di Reggio Emilia ci spostiamo in Piazza Fontanesi, il luogo perfetto per una sosta ristoratrice.

Oltre ad essere una delle piazze più affascinanti della città, caratterizzata da portici e file di alberi rigogliosi, è anche un punto di ritrovo prediletto dei reggiani, che a fine giornata amano darsi appuntamento in una delle tante “distese” (termine usato dai reggiani per designare il dehors dei locali) che affollano la piazza.

Tra i dettagli da non perdere c’è l’acciottolato situato sul lato occidentale, che ricorda come un tempo qui scorresse il Canale del Guazzatoio, e le “Braccia reggiane” sul marciapiede del lato nord, testimonianza delle unità di misura utilizzate dai mercanti locali.

9. Chiostri di San Pietro

Reggio Emilia, Chiostri di San Pietro | Ph. chiostrisanpietro.it
Reggio Emilia, Chiostri di San Pietro | Ph. chiostrisanpietro.it

Sede di mostre temporanee come Fotografia Europea, non tutti sanno che i Chiostri di San Pietro possono essere visitati anche in assenza di eventi particolari.

Si tratta di un complesso imponente, restituito alla città nel 2019 dopo un attento lavoro di restauro che in molti spazi ha volutamente mantenuto un carattere di non-finito. Ex monastero cinquecentesco, l’edificio si dispone attorno a due chiostri: uno più piccolo, di gusto tardo-quattrocentesco, e uno più grande e scenografico ispirato alla corrente manierista e alle opere di Giulio Romano, che lascia i visitatori senza fiato.

10. Gromae Locus

Reggio Emilia, Gromae Locus | Ph. Facebook Città di Reggio Emilia
Reggio Emilia, Gromae Locus | Ph. Facebook Città di Reggio Emilia

Terminiamo il nostro itinerario reggiano tornando alle origini della città, in particolare alla sua fondazione romana. Incamminandoci lungo la Via Emilia, all’altezza dei civici 7-9 troviamo una targa posta a terra che recita “Gromae Locus, 187-185 a.C. Punto d’origine della città di Reggio Emilia”.

Proprio in questa zona in epoca romana venne posata la “groma”, ovvero l’asta che identificava il punto d’incontro tra cardo (Via Roma) e decumano (la Via Emilia stessa), e il luogo in cui gli antichi romani solevano fondare una nuova città.

Autore

Maria Grazia Masotti

Eterna sognatrice con i piedi per terra. Cresciuta in campagna e amante delle grandi città. È sempre pronta per un viaggio, purché sia sostenibile.

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