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Fidenza, la meta per il tuo prossimo weekend

di /// Gennaio 24, 2022
Tempo stimato di lettura: 5 minuti

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Ogni tanto per staccare dalla routine quotidiana, basta poco.
Organizzare un weekend fuori casa, alla scoperta di qualcosa di nuovo, anche se vicino casa, non è poi così difficile.
E’ quello che faccio di solito per il mio compleanno: mi dedico un pò di tempo per scoprire posti nuovi.
Spesso sono quel genere di cose che si dice sempre di voler fare ma poi si rimanda perché ce ne sono tante altre da fare.
Lo scorso anno la mia scelta è caduta su Fidenza, città d’arte della bassa parmense, nel cuore delle Terre Verdiane e visto che ne sono rimasta piacevolmente colpita la condivido con tutti voi, come fatto in passato con il piacentino Brugnello.

  • Fidenza (PR), Duomo, ph. opi1010

Forse non tutti sanno che Fidenza è la seconda città della provincia di Parma dopo il capoluogo, da cui dista circa 30 chilometri.
Raggiungibile comodamente in auto o in treno, una volta giunti in centro si può comodamente visitare a piedi o in bicicletta, come fanno la maggior parte dei locali.
La struttura urbana si compone di due parti. Il settore orientale, a est di piazza Garibaldi, probabilmente coincidente con l’antico foro romano, conserva il classico schema ortogonale a partire dalla via Emilia. Ad ovest della piazza invece è facile collocare il borgo di matrice altomedievale, con la raggiera di strade a semicerchio con fulcro il Duomo.
La costruzione dell’importante circuito poligonale a sette lati con imponenti bastioni, che ancora oggi caratterizza la pianta del nucleo storico della città, risale a Ottavio Farnese.
Lungo le vie del borgo tanti i cartelli turistici ci ricordano che siamo giunti sulla millenaria Via Francigena, detta via Francesca o Romea, che nell’antichità conduceva dall’Europa Nord-Occidentale i pellegrini a Roma.

L’impressione che abbiamo avuto è quello di una piccola località di provincia, dove il tempo scorre lentamente e si è ancora capaci di godere delle piccole cose quotidiane.

Noi ovviamente conoscendo poco il territorio ne abbiamo approfittato per visitare Busseto (20 minuti in treno o in auto), città natale del maestro Verdi e Salsomaggiore Terme (10 minuti in treno e 15 in auto) dove si può apprezzare lo stile Decò a partire dalla stazione e dal centro termale Berzieri, unico esempio di Art Decò Termale.
In occasione degli 80 anni della stazione di Salsomaggiore Terme è stato possibile raggiungere Fidenza da Milano e da Salsomaggiore a bordo del treno delle Terme – un treno d’epoca. La mia speranza è che prima o poi l’iniziativa sia fruibile in maniera continuativa, per un’esperienza turistica in grado di regalare emozioni e fascino senza tempo.


 

Cenni storici

Nell’alto Medioevo la città venne ribattezzata Borgo San Donnino, dal nome del santo patrono che secondo la tradizione vi fu decapitato ed è solo nel 1927 che venne ripristinato il nome originario di Fidentia, di chiara origine romana. Nata come accampamento romano lungo la Via Emilia, divenne un’importante centro commerciale, tanto da diventarne un municipio nel 41 a.c..
Quasi sempre oggetto di contesa tra Parma e Piacenza, nel 1092 in pieno medioevo, divenne capitale del regno d’Italia grazie all’alleanza di Corrado di Lorena con il Papa Gregorio VII e con la potente regina Matilde di Canossa. Nel corso dei secoli è stata poi dominio dei Pallavicino, degli Sforza, di Farnese, dei D’Asburgo-Lorena.


 

Cosa vedere

A differenza dell’itinerario tradizionale il mio consiglio è di lasciare come ultima tappa la Torre medievale e la magistrale opera romanica, considerata tempio romeo per eccellenza e tappa obbligatoria per i pellegrini in cammino, grazie al culto del santo a cui è dedicata.
Partendo dalla stazione prima tappa per la Chiesa di San Michele Arcangelo e poi in Piazza Garibaldi dove si erge il Palazzo Comunale in stile neogotico, sopravvissuto ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, che con i suoi merli e le bifore sembra un piccolo castello. Alle sue spalle il Teatro Magnani, sorto sulle rovine dell’antica chiesa di San Francesco. La sua storia è legata a doppio filo con il genio della vicina Busseto visto che la sua costruzione del Teatro, ebbe inizio nel 1813, anno di nascita del maestro, su progetto dell’architetto di Maria Luigia (autore anche del Regio di Parma) e fu inaugurato  nel 1861 con il Trovatore.
Tornando su via Cavour  e proseguendo avanti raggiungiamo il Ponte Romano che una volta serviva per attraversare il torrente Stirone il cui letto scorreva proprio dove ora c’è la Cattedrale. Dal ponte si può già scorgere la Torre medievale eretta per volontà dei Visconti, un tempo baluardo di difesa e porta d’accesso alla città per coloro i quali provenivano da Piacenza lungo la Via Emilia, che oggi ospita l’ufficio informazioni turistiche. Al suo interno è stato anche allestito un Antiquarium con reperti rinvenuti durante i lavori di riqualificazione di Piazza Grandi e altri scavi in altre parti della città.

  • Palazzo Comunale, ph. nadietta90
  • Cartelli turistici, ph. opi1010
  • Torre medievale, ph. albertobru
  • Duomo, portale centrale, ph. opi1010
  • Duomo – leone, ph. opi1010
  • Duomo, cripta
Ph. opi1010

Poco distante infine la meta di tutti i turisti che passano a Fidenza anche solo poche ore: la Cattedrale, splendido esempio di romanico emiliano-lombardo, dedicata a San Donnino. L’edificio è stato ampliato nel corso del tempo per volere della regina longobarda Teodolinda, dell’imperatore Carlomagno, molto devoto al santo e del sovrano Federico Barbarossa, che nel 1162 la dichiarò sua Chiesa Imperiale.
Dall’esterno la facciata a capanna (fotografabile per intero solo se ti accucci sotto la volta che si trova di fronte), affiancata da due torri  di arenaria, ti impressiona con il suo apparato scultoreo con fregi, statue e bassorilievi frutto della mente e della mano di Benedetto Antelami, a partire da due leoni che sostengono il portale principale.
L’interno, tutto da scoprire tra giochi di luci e ombre, è a tre navate ed è caratterizzato da elementi architettonici romanici e gotici: non può mancare la discesa nella cripta, sempre a tre navate, che conserva le preziose reliquie del Martire San Donnino.
Completa la visita il Museo del Duomo, ma se volete visitarlo verificate prima gli orari visto che osserva un’ampia pausa pranzo.
Per gli appassionati, due le segnalazioni:

    • il Museo dei Fossili, aperto il 1° e il 3° venerdì di ogni mese (escluso Luglio e Agosto) dalle 21.00 alle 22.30

 

    • il Museo del Risorgimento “Luigi Musini”, aperto solo su prenotazione.

 

 


 

Cosa fare

 

Inverno

 

    • godere dei benefici effetti delle acque termali delle vicine Salsomaggiore e Tabiano Terme

 

    • fare una ciaspolata, panorama mozzafiato incluso, al Rifugio Lagdei

 

 

Primavera

 

    • perdersi e ritrovarsi tra le canne di bambù del Labirinto della Masone, il più grande al mondo, che ospita anche una collezione d’arte

 

    • visitare uno dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza come quello di Torrechiara, Tabiano, Soragna o San Secondo Parmense

 

 

Estate

 

    • dedicarsi allo shopping nel vicino Fidenza Outlet Village, raggiungibile anche da chi arriva in treno con una comoda navetta

 

 

 

Autunno

 

 

    • scoprire il borgo di Busseto e le terre di Verdi tra Parma e Piacenza

 

 


 

Enogastronomia

Prima di andare a Fidenza mettetevi a dieta, perché una volta in loco sarà impossibile non ingrassare 😉
In ordine, rigorosamente di portata, ecco tutto quello che potrete/dovrete assaggiare accompagnato da un calice di Lambrusco o di Malvasia: torta fritta accompagnata dai salumi della zona e da scaglie di Parmigiano Reggiano insaporito con qualche goccia di Aceto Balsamico Tradizionale‎, il tradizionale pesto di cavallo (il territorio di Parma vanta una lunga tradizione equina in cucina), anolini in brodo, tortelli di zucca con amaretti (contaminazione dalla vicina Cremona), stracotto alla parmigiana con funghi o purè e per finire una fetta di Spongata.

Per una come me poi che quando può nel weekend fa la pasta in casa, perchè cucinare mi rilassa e mi dà soddisfazione, vedere creare sul momento gli anolini che abbiamo mangiato e i tortelli di zucca dei nostri vicini non ha prezzo e fa acquistare al pasto un altro sapore: quello della vera cucina tradizionale.

Neanche a dirlo, consigliato l’acquisto dei prodotti tipici in una delle botteghe “di una volta” presenti in centro.


 

Cammini e vie di pellegrinaggio

Si sa, gli antichi pellegrini conoscevamo bene la nostra regione e dei 14 percorsi che oggi ancora la percorrono ben due passano da Fidenza: la Via Francigena e la Via di Linari.
Un’esperienza tutta nuova che, in modalità slow, coniuga natura, storia, fede e arte.


 

Come raggiungere Fidenza

IN AUTO

Con l’autostrada A1 si raggiunge da Milano e da Bologna, uscita Fidenza-Salsomaggiore Terme – www.autostrade.it.

IN TRENO

Fidenza è raggiungibile da Milano in 1 h e 10 minuti in IC (1 h e 30 con treni regionali ) e da Bologna 1 h e 30 minuti. www.trenitalia.it.

La nostra meta non è mai un luogo, ma piuttosto un nuovo modo di vedere le cose.
(Henry Miller)

https://www.youtube-nocookie.com/watch?v=w6gGKTcd-FQ

Autore

Celestina Paglia

Sangue siculo – abruzzese, nata e cresciuta a Firenze, emiliano romagnola di adozione. Montanara inside da sempre, da poco ha scoperto la sua passione anche per il mare…

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