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Photo Valley: le mostre da non perdere a Natale in Emilia-Romagna

di /// Dicembre 16, 2024
Tempo stimato di lettura: 6 minuti

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Si accendono le luci del Natale, ci si prepara al passaggio tra il vecchio e il nuovo anno e l’Emilia Romagna sfodera il potenziale della sua Photo Valley. Di mostre, infatti, ne indichiamo alcune, ma sul territorio sono davvero molte di più. Senza contare tutti quegli eventi che vanno dai workshop ai talk sulla fotografia alle presentazioni di libri fotografici.

A Bologna, non c’è che l’imbarazzo della scelta: dalla mostra Nino Migliori, i Miei Gioielli, con la sua produzione inedita e più insolita, a Vera Lutter. SPECTACULAR. Un’esplorazione della luce e Martin Parr. Short & Sweet, in cui i colori accesi sottolineano le singolari prospettive sulla società contemporanea.
Sempre a Bologna, sono aperte anche Tina Modotti, Contemporary Museum Watching di Alex Trusty, Immagini del No. Il reenactment Le fotografie di Anna Candiani e Paola Mattioli, la doppia personale Flemish Flair di Camilla Di Bella Vecchi e Marco Gualdoni, il progetto Moraduccio (fotografo + soggetto). Alessandro Trapezio | Italo Zuffi e la mostra TUTTI DE SICA Regista & interprete.

Le opere del Premio Davide Vignali sono esposte a Modena, mentre Sassuolo ospita la mostra Gianni Berengo Gardin – Marazzi, le linee veloci. Reggio Emilia, invece, è occasione per vedere Luigi Ghirri. Zone di passaggio, oltre a ON BORDERS | SUI CONFINI (esperienza di indagine di Linea di Confine per la Fotografia contemporanea). Se Giovanni Chiaramonte. Fotografia come misura del mondo è visitabile a Parma, a Traversetolo (PR) c’è Enza. Punti di vista: 11 autori, 11 visioni, 11 storie.

La nostra esplorazione nei “luoghi della fotografia” tocca Ferrara, dove sono di scena le mostre Bruce Davidson / Zabriskie Point. I volti dell’America e Quella casa. Anna Di Prospero e Milli Gandini, e prosegue per Riccione, che propone Jacques Henri Lartigue e André Kertész Maestri della fotografia moderna.

  • Nino Migliori, da Imago Mentis, Frullo, 2024 ©Fondazione Nino Migliori
  • Martin Parr, Common Sense ©Martin Parr/Magnum Photos
  • ©Vera Lutter, Radio Telescope, Effelsberg, XII September 9, 2013
  • Museum Ludwig, Cologne, Germany (November 2022) ©Alex Trusty
  • ©Gianni Berengo Gardin e Marazzi Group, Le Linee Veloci
  • Luigi Ghirri, Bologna,1987 ©Eredi Ghirri
  • ©Stephen Shore, Luzzara, 1993 per Linea di Confine
  • Giovanni Chiaramonte, Guadalajara (Messico), dalla serie Oceano Latino. 1996; stampa inkjet 2024 mm300x400; Chiaramonte Fondazione Monteparma ©Eredi Giovanni Chiaramonte
  • ©Anna di Prospero, The room, fotografia digitale, stampa inkjet fine art
  • Jacques Henri Lartigue, Madeleine van Weers con didascalia dell’autore “Anche Bichonnade salta per le mie istantanee”, Parigi, 1905©Jacques Henri Lartigue ©Ministère de la Culture (France), MPP / AAJHL

BOLOGNA: QUI LA FOTOGRAFIA È DI CASA

In questo periodo Bologna appare come il cuore della Photo Valley, con una “densità” di mostre significativa. Tra queste ne abbiamo indicate alcune, a partire da Nino Migliori: i miei gioielli, inedita e dedicata a una produzione ancora poco conosciuta di questo poliedrico artista dell’immagine.
Il Museo Civico Archeologico accoglie un nucleo di teche, poste su tavoli disegnati da Mario Cucinella, in cui è esposta la collezione di gioielli creati da Migliori tra gli anni Settanta e Ottanta, oltre a cinque lightbox di altrettante fotografie, con cui Migliori reinterpreta (in modo decisamente creativo, com’è sua caratteristica) le proprie creazioni attraverso la fotografia, lo strumento d’arte che gli è più congeniale. La mostra, pensata nell’ambito di do ut do, biennale di arte, architettura e design (tema di quest’anno è il Desiderio), ne sposa il fine, che è il sostegno alle attività di assistenza e formazione della Fondazione Hospice MT Chiantore Seràgnoli.
Fino al 10 febbraio 2025.

Stessa sede per Martin Parr. Short & Sweet: la carriera di uno dei più noti fotografi documentaristi contemporanei viene ripercorsa attraverso più di 60 fotografie oltre all’installazione Common Sense composta da 250 scatti e a una intervista inedita. Il percorso si apre ‘in bianco e nero’, con la serie The Non-Conformists, immagini scattate dal 1975 al 1980, e Bad Weather. L’idea, in questo caso, era creare un lavoro ispirato a un’ossessione britannica: il tempo atmosferico. Così, con una fotocamera subacquea, Parr si è gettato sotto acquazzoni, pioggerelle e tempeste di neve. Si prosegue con il colore, quello che caratterizza il lavoro di Parr, saturo, inatteso e audace: da The Last Resort a Common Sense, dalla serie Small World a Establishment, fino alla “fotografia da spiaggia” con Life’s Beach.
Fino al 6 gennaio 2025.

Le grandi fotografie di Vera Lutter accolgono e avvolgono chi entra in Fondazione MAST per visitare SPECTACULAR. Un’esplorazione della luce. Sono grandi, nel senso più letterale del termine, realizzate in copia unica mediante camere oscure delle dimensioni di una stanza o di un container in cui viene praticato un foro da cui entra la luce (questa è la sua attrezzatura fotografica) su una metratura imponente di carta sensibile. Sono immagini che richiedono all’osservatore una riflessione per riportarle alla normale percezione della visione: sono, infatti, in negativo e a lati invertiti. Serve un adeguato tempo di visione e rivoluzionano l’approccio troppo rapido che ci viene oggi richiesto dal flusso eccessivo, dalla sovrapproduzione di immagini online, in un mondo, quello in cui viviamo, che di immagini è sempre più saturo, fino a rendere difficile tenerle in memoria. In mostra si può anche provare l’emozione di entrare in una vera camera oscura.
Fino al 6 gennaio 2025.

Se Palazzo Pallavicini ospita la mostra dedicata a Tina Modotti (fino al 16 febbraio 2025), Palazzo d’Accursio propone Contemporary Museum Watching, monografica di Alex Trusty, con scatti tratti da una selezione di 25mila fotografie realizzate nell’arco di una decina di anni in oltre ottanta musei in tutto il mondo, che ritraggono gli spettatori (e le loro reazioni) in contemplazione davanti alle opere d’arte.
Fino al 16 febbraio 2025.

Al Cinema Modernissimo si tiene la mostra Tutti De Sica. Regista & Interprete, con fotografie riprese sul e fuori dal set, oggetti e documenti personali per rileggere la vita e l’arte di uno dei maestri del cinema del ‘900.
Fino al 12 gennaio 2025.

Immagini del No. Il reenactment. Le fotografie di Anna Candiani e Paola Mattioli, al MAMbo- Museo d’Arte Moderna di Bologna, è una riproposizione, nel cinquantesimo anniversario, del progetto fotografico Immagini del No, realizzato durante la campagna referendaria del 1974 che aveva l’obiettivo di abrogare la legge istitutiva del divorzio, e presentato in quell’anno in una mostra organizzata da Lanfranco Colombo alla storica Galleria Il Diaframma di Milano.
Fino al 12 gennaio 2025.

Con la doppia personale di Camilla Di Bella Vecchi e Marco Gualdoni, Flemish Flair, il cui stile rimanda alle atmosfere degli artisti fiamminghi, si inaugura la Galleria Leòn, dedicata all’arte contemporanea, con focus sulla fotografia.
Fino al 15 febbraio 2025.

Il progetto Moraduccio (fotografo + soggetto) di Alessandro Trapezio e Italo Zuffi, nasce come ricerca, anche biografica, sviluppata in un percorso tra Bologna e Firenze lungo il fiume Santerno. In mostra presso Alchemilla, Palazzo Vizzani.
Fino al 21 dicembre 2024.

DA SASSUOLO A MODENA

Le Sale della Musica, degli Incanti e dei Sogni del Palazzo Ducale di Sassuolo – Gallerie Estensi (Modena) ospitano la mostra Gianni Berengo Gardin. Marazzi, le linee veloci. In occasione del 50° anniversario del brevetto della monocottura rapida (che negli anni settanta rivoluzionò il processo di produzione delle piastrelle) viene presentato un interessante corpus fotografico da Berengo Gardin realizzato per l’azienda, che si discosta dalla fotografia di documentazione tradizionale e risulta quasi un unicum nella sua produzione, cogliendo e restituendo in forma di scatto il flusso dei colori e delle forme (che diventano astratte), cristallizzando momenti del processo produttivo.
Fino al 31 dicembre 2024.

La mostra dedicata alla tredicesima edizione del Premio Davide Vignali, che promuove la creatività dei giovani talenti del territorio (in tredici anni di attività il Premio ha coinvolto oltre 1000 ragazzi), è a Palazzo Santa Margherita, a Modena.
Fino al 12 gennaio 2025.

REGGIO EMILIA E PARMA

Palazzo dei Musei, a Reggio Emilia, è meta ideale per vedere fotografia fino a primavera, oltre che durante le prossime festività. Infatti, accanto alla mostra Luigi Ghirri. Zone di passaggio (fino al 2 marzo 2025), che propone una riflessione sul buio per raccontarne il valore nell’immaginario collettivo, si può osservare l’evoluzione, anche sociologica, della ricerca fotografica sulle trasformazioni del territorio. Si tratta di On Borders | Sui Confini L’esperienza d’indagine di Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea, che comprende oltre 260 opere fotografiche, provenienti dalla collezione di Linea di Confine, in deposito nella Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. È l’esito delle oltre trenta indagini realizzate dal 1990 al 2022 sul territorio regionale e nazionale. Promuovendo la ricerca fotografica sulle trasformazioni del territorio, affiancata dall’originale esperienza formativa dei “Laboratori di fotografia”, Linea di Confine ha rappresentato nel panorama italiano ed europeo, una delle esperienze d’indagine territoriale più significative nel settore della committenza pubblica.
Fino al 23 marzo 2025.

APE Parma Museo, centro culturale ed espositivo di Fondazione Monteparma, presenta la retrospettiva curata da Arturo Carlo Quintavalle e dedicata a Giovanni Chiaramonte. Fotografia Come Misura Del Mondo. Dà voce alla complessa esperienza artistica di Chiaramonte e alla sua dedizione alla conoscenza del mondo, posizionando gli elementi all’interno di uno spazio misurato. La sua ricerca, intrisa di spiritualità, è tesa a penetrare nell’essenza delle cose. La mostra è accompagnata dalla monografia Giovanni Chiaramonte, parte della nuova collana Electaphoto.
Fino al 9 febbraio 2025.

Il Circolo Fotografico Renato Brozzi-APS presenta Enza. Punti di vista: 11 autori, 11 visioni, 11 storie. Oltre 40 immagini per raccontare aspetti curiosi, di vita e di natura di un fiume che separa geograficamente le province di Parma e di Reggio Emilia, ma che in realtà unisce i territori. Presso il Centro Civico La Corte di Traversetolo (PR)
Fino al 29 dicembre.

FERRARA E RICCIONE

Allo Spazio Antonioni di Ferrara, c’è Bruce Davidson / Zabriskie Point. I volti dell’America, sull’incontro tra Davidson e il regista Michelangelo Antonioni durante le riprese del film, che indaga l’universo giovanile delle controculture. Davidson, qui fotografo di scena, ritrae la Death Valley, Los Angeles, e una società in cui convivono il mito del benessere, violenza e repressione.
Fino al 4 maggio 2025.

Sempre a Ferrara, la MLB Gallery propone Quella casa, progetto curatoriale di riscoperta e rilettura del lavoro dell’artista storica Milli Gandini, tra le fondatrici del “Gruppo Femminista Immagine” di Varese nel 1974, a confronto con le opere dell’artista Anna Di Prospero, che fotografa ossessivamente soggetti legati a luoghi e persone: la casa, l’esterno, i familiari, gli sconosciuti, i microcosmi e il cosmo.
Fino al 2 febbraio 2025.

Jacques Henri Lartigue e André Kertész Maestri della fotografia moderna è la nuova mostra che si tiene a Villa Mussolini, Riccione. Oltre cento scatti iconici sono l’occasione per immergersi nel mondo di questi due fotografi che, pur con percorsi personali distinti, hanno catturato, a inizio novecento, l’intensità della vita quotidiana. Si va dall’introspezione e dall’osservazione della vita cittadina di Kertész, alla rappresentazione del dinamismo e della spontaneità di Lartigue.
Fino al 6 aprile 2025.

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