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Photo Valley. Giorni di fotografia in Emilia Romagna

di /// Agosto 2, 2024
Tempo stimato di lettura: 6 minuti

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Relax in spiaggia, vacanze attive tra i boschi dell’Appennino o visite nelle città d’arte dell’Emilia Romagna?
Sono modi diversi (e anche complementari) per trascorrere le vacanze. Magari scattando fotografie.
Se poi, oltre che a “crearla”, la fotografia si volesse anche vedere, qui trovate alcuni spunti.

  • Tracce Bellaria 1986 Album 4 pag 4 (foto n 41) Stampa baritata 30 x 40cm in cornice 34x45cm ©Mario Beltrambini
  • Atlas Italiae, 2013 ©Silvia Camporesi
  • “Ancora una volta sulle onde! Ancora una volta! E le onde balzano sotto di me come un destriero che conosce il suo cavaliere” (Childe Harold / Il pellegrinaggio del giovan Aroldo, III, 2, vv. 1-3) ©Giampiero Corelli, ByronContemporaneo
  • ©Cristiano Frasca, dalla mostra Con i piedi nel fango. Racconto ai margini della cronaca
  • Silent Sentinels ©Michele Palazzo, da This is Not New York: Generative explorations of the urban landscape
  • Adam Rouhana, Untitled from the series Before Freedom © Adam Rouhana, SI FEST 2024
  • ©Tara Laure Claire Sood – The Studio, PhMuseum Days 2024
  • ©Elio Luxardo, Gina Lollobrigida, in La ricerca della bellezza, ColornoPhotoLife 2024

A Riccione c’è la mostra Vivian Maier. Il ritratto e il suo doppio (92 scatti della tata fotografa più nota al mondo), a Bellaria-Igea Marina si può visitare Luminosa (immagini di Mario Beltrambini, Silvio Canini, Riccardo Di Giovanni), mentre a Savignano sul Rubicone sono esposti Archivio Vivo con fotografie di Silvia Camporesi e Cartes de visite. Immagini dalla fototeca comunale.

Il Segno dell’acqua, di Andrea Bernabini e Byroncontemporaneo di Giampiero Corelli sono in mostra rispettivamente a Russi e a Ravenna; il nuovo Spazio Antonioni, a Ferrara, ospita, invece, Fuori fuoco: Giorgio Morandi / Cy Twombly.

Anche a Bologna ci sono diverse proposte. Ad esempio, Con i piedi nel fango. Racconto ai margini della cronaca di Cristiano Frasca e This is not New York di Michele Palazzo. Inaugurazione, invece, il 26 settembre per la mostra dedicata a Tina Modotti.

Per non dire dei festival internazionali di fotografia, che a settembre animeranno tutta la Regione: dal SI FEST, alla 33° edizione, a Savignano sul Rubicone ai Ph Museum Days a Bologna. Per passare poi al ColornoPhotoLife 2024 (15^ edizione) a Colorno.

Riccione, Bellaria–Igea Marina e Savignano sul Rubicone

Vivian Maier Il ritratto e il suo doppio è a Riccione, in Villa Mussolini, a due passi dalla spiaggia e da viale Ceccarini. La mostra è dedicata alla fotografa americana, che ha trascorso la sua vita nell’anonimato fino al 2007, quando è venuto alla luce il suo vasto corpus di fotografie, scattate nelle strade di New York e Chicago.
Si tratta di oltre 120mila negativi, filmati Super 8mm e 16mm, registrazioni audio, stampe e centinaia di rullini non sviluppati, scoperti in bauli e cassetti da John Maloof, fotografo per passione e agente immobiliare per professione. I temi vanno dalla street photography ai ritratti, dal mondo dei bambini (che era anche il suo mondo, essendo per professione una “tata francese”) agli autoritratti.
Con una predilezione per il riflesso del suo viso negli specchi (d’altro canto, a quei tempi, era uno dei sistemi più “normali” per un autoritratto) e per la sua ombra, che si trasforma quasi in firma.
Fino al 3 novembre 2024.

Self – portrait, Chicago, July 27, 1971 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
Self – portrait, Chicago, July 27, 1971 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

Il Centro Culturale Vittorio Belli di Bellaria – Igea Marina (RN) ospita una mostra fotografica che parla del territorio e di temi cari a Vittorio Belli, medico, naturalista e archeologo che a inizio ‘900 ideò un luogo di villeggiatura (da cui deriverà Igea Marina) salutifero, in armonia con natura, arte e con le risorse del territorio. Attraverso le immagini di Mario Beltrambini (Nelle oasi del vuoto), Silvio Canini (Umbratile), Riccardo Di Giovanni (Cantiere fotografico), raccolte in Luminosa, ci si addentra in quel che resta del mondo delle colonie, una sorta di archeologia balneare, si prende coscienza del “paesaggio turistico” e si osserva come i giochi di ombre si trasformano in grafismi.
Fino al 7 settembre 2024.


Archiviare è collocare cose con un senso, tracciando un filo che le unisce al fine di conservarle, dando loro dignità di esistenza. Archivio Vivo 2004-2024 è una risposta a queste considerazioni: dall’archivio di Silvia Camporesi riemergono due lavori, Indizi terrestri e Ofelia (2003) e Atlas Italiae (2013), posti all’interno della chiesa del Suffragio a Savignano sul Rubicone (FC), ai quali si aggiunge il lavoro (2023) sull’evento alluvionale che ha colpito la Romagna (Sommersi salvati). E alla Fototeca comunale Marco Pesaresi si tiene la mostra Cartes de visite.
Entrambe fino al 29 settembre 2024.

Ravenna, Russi e Ferrara

Sono gli Antichi Chiostri francescani di Ravenna a ospitare la mostra Byroncontemporaneo di Giampiero Corelli, che ha dato una propria interpretazione all’opera di Lord Byron, che ha vissuto (anche nel senso letterale del termine) l’idea di romanticismo.
Tra viaggi, versi, amori, scandali, il poeta fece una lunga tappa a Ravenna, dal 1819 al 1823. Della città scriveva: “Ravenna conserva del vecchio stile italiano più di qualsiasi altra città. Resta fuori dai tragitti dei viaggiatori e quindi quello stile si è mantenuto originale”. La mostra introduce e accompagna verso l’apertura, in autunno, del Museo Byron e del Risorgimento.
Fino al 25 ottobre 2024.


Nella campagna di Russi (RA) spicca la grande residenza estiva costruita nel ‘600 dai conti Rasponi. Dopo un periodo di abbandono, è stata oggetto di restauro per diventare sede di attività museali, culturali e ricreative. Come la mostra Il segno dell’acqua che è ovunque tu guardi, nelle pareti, nei soffitti, negli alberi, a ricordarti di una parte della tua vita spazzata via (per brevità Il segno dell’acqua di Andrea Bernabini). Le immagini, documenti dalla forte impronta artistica, si concentrano sulle alluvioni del 2023 e invitano a porsi domande sul futuro del territorio e sul rapporto con l’ecosistema da cui dipendiamo.
Fino al 16 settembre 2024.

Il segno dell'acqua, 2023 ©Andrea Bernabini
Il segno dell’acqua, 2023 ©Andrea Bernabini

Fuori fuoco: Giorgio Morandi / Cy Twombly si tiene allo Spazio Antonioni di Ferrara, il nuovo museo dedicato al regista ferrarese, e sottolinea sia le connessioni sia la diversa traduzione artistica del canone naturalistico proposta da Giorgio Morandi e Cy Twombly attraverso un confronto inedito con Michelangelo Antonioni. I dipinti di Morandi e gli scatti fotografici “di natura” di Twombly, accostati ai materiali dell’archivio e all’eredità concettuale del regista, sottolineano l’innovativa esplorazione dei dispositivi della visione compiuta dai tre artisti, come, ad esempio, la loro ricerca alla luce.
Fino al 29 settembre 2024.

Bologna

A Bologna bisognerà attendere fino al 26 settembre per vedere a Palazzo Pallavicini le immagini scattate da Tina Modotti, esponente di spicco della fotografia e dell’attivismo politico della prima metà del ‘900.
Un centinaio di immagini fotografiche, da cui emergono sia il suo linguaggio di tono intimistico sia un nuovo modo di osservare la realtà. Dalle lettere tra lei ed Edward Weston, emerge, ad esempio, l’ossessione di Tina per la qualità fotografica e la sua volontà di registrare con obiettività la vita in tutti i suoi aspetti.
Dal 26 settembre 2024 al 16 febbraio 2025.

©Tina Modotti, Donna a Tehuantepec, Messico, 1929 in Tina Modotti, Palazzo Pallavicini, Bologna
©Tina Modotti, Donna a Tehuantepec, Messico, 1929 in Tina Modotti, Palazzo Pallavicini, Bologna

Sempre nel capoluogo, presso la sede dell’Assemblea Legislativa, si tiene Con i piedi nel fango. Un racconto ai margini della cronaca di Cristiano Frasca, in cui le immagini, scattate dall’autore a Forlì e dintorni nei giorni dell’alluvione del 2023, consentono anche a chi non ha vissuto direttamente quel dramma di rivivere quei momenti. Ne emergono le persone, gli operatori delle forze dell’ordine, i volontari, in un percorso cronologico e geografico di quanto accaduto ed è stato documentato mediante la prospettiva del fotoreporter.
Fino al 23 agosto 2024


In This is Not New York: Generative explorations of the urban landscape di Michele Palazzo, presso la Big Eyes Art Gallery di Bologna, il fotografo “espande” le sue fotografie originali di New York City con l’AI, trasformando i paesaggi urbani iconici in scenari onirici.
Fino al 19 settembre 2024.

I FESTIVAL: Savignano sul Rubicone, Bologna e Colorno

Dal 13 al 29 settembre 2024 per tre fine settimana torna il SI FEST, il Festival di Fotografia di Savignano sul Rubicone. Alla sua 33° edizione, con la direzione artistica di Alex Majoli, il SI FEST è occasione per vedere il lavoro di quindici fotografi italiani e internazionali, undici mostre, tre personali dedicate a vincitori di premi, due esposizioni realizzate dagli studenti delle scuole coinvolte, ma anche letture portfolio, editoria specializzata e conversazioni.
Il Festival propone un percorso di educazione all’immagine fotografica per giovani generazioni, un atlante visivo che offre uno sguardo sulla contemporaneità e le sue infinite sfaccettature. ATLAS è il titolo dell’edizione 2024, ispirato dall’enciclopedico atlante della memoria dello storico dell’arte e critico tedesco Aby Warburg.


CLOSER è un invito a riflettere su cosa accada quando, nel guardare qualcosa da vicino, si inizia a perdere l’insieme per accedere invece al dettaglio. Incentrata su questo tema, la quarta edizione dei PhMuseum Days, festival internazionale di fotografia curato e organizzato da PhMuseum, torna a Bologna presso lo Spazio Bianco di DumBO e altri luoghi della città. In programma un percorso di mostre, talk, visite guidate, workshop, presentazioni di libri e proiezioni.
Dal 12 al 15 settembre 2024.


La 15a edizione del ColornoPhotoLife 2024, il festival fotografico di Colorno (PR), ha il suo momento clou dal 27 al 29 settembre, anche se eventi e mostre si protrarranno fino al 10 novembre. È un festival tematico e per l’edizione 2024 il focus è Totem e Tabù, simboli e modelli tra passato e presente.
Tra le mostre, quella dedicata a Elio Luxardo, ritrattista delle star di Cinecittà negli anni d’oro, ma anche Professione reporter: Angelo Cozzi. Prospettive fotografiche del secondo Novecento.

©Stacy Kranitz, series The Year After A Denied Abortion, SI FEST 2024
©Stacy Kranitz, series The Year After A Denied Abortion, SI FEST 2024

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