Pochi luoghi come le grotte da sempre attraggono e ispirano la fantasia dell’uomo, che le ha utilizzate come abitazione, luogo protetto o anche luogo di culto.
Raramente in passato l’uomo si è spinto nel cuore della montagna oltre il limite conosciuto dalla luce, là dove aleggiavano mistero, paure e superstizioni.
La curiosità, l’emozione dell’esplorazione e la meraviglia di ciò che troviamo davanti ai nostri occhi sono ciò che ci spinge oggi a vivere più nel profondo il mondo sotterraneo: un luogo estremo e senza tempo che risveglia forti emozioni, ci fa sentire bambini ma con la nostra vita nelle mani.
Anche una grotta semi-turistica come è Onferno, ci permette di avvicinare queste emozioni e di entrare in un mondo in buona parte sconosciuto, pieno di misteri affascinanti.
Sopra, all’esterno, tutto segue una logica piuttosto semplice, ma sotto la superficie si perde la dimensione dello spazio e del tempo.
Il buio assoluto, sorprendentemente profondo, la voce del fiume che ci accompagna, le colorate concrezioni, i cristalli di gesso che splendono in molteplici forme fragili e fantasiose, le gocce che interrompono ed esaltano il silenzio che ci abbraccia delicato.
Le grotte
Si tratta di un complesso carsico di notevole valore naturalistico, documentato scientificamente dallo speleologo Ludovico Quarina nel 1916 e ospita una delle più numerose e varie colonie di pipistrelli in Italia.
Il nome originale del luogo era “Inferno” per i vapori che in inverno escono dalle bocche più alte della grotta.
Le Grotte di Onferno sono state scavate da un torrente sotterraneo che ha attraversato da parte a parte un’isolata rupe gessosa aprendo cunicoli, stanze, anfratti che si sviluppano nel sottosuolo per oltre 1 km.
Oggi è aperto a visitatori di tutte le età un facile e spettacolare percorso di circa 400 metri caratterizzato da alti e sinuosi corridoi sotterranei segnati dal corso d’acqua attraverso ampie sale e soffitti con particolari conformazioni denominate “mammelloni“.
Lungo i meandri o appesi alle volte abitano numerosi pipistrelli, piccoli mammiferi speciali che non dovremo assolutamente disturbare ma dei quali potremo conoscere tutti i segreti…
Anzi questa sarà una buona occasione per sfatare subito alcuni luoghi comuni: non sono ciechi, non si attaccano ai capelli e ciascuno di loro mangia “solo” migliaia di insetti ogni notte!
Per accedere alla grotta si scende un sentiero nel bosco in un ambiente selvatico e protetto, che lega tra loro acqua, roccia, fauna e splendida vegetazione.
Grande suggestione per una visita di circa 90 minuti accompagnati da una Guida specializzata e caschetti da speleologo forniti dal Centro Visite. Non a caso è la più importante grotta turistica dell’Emilia-Romagna.
È bene indossare scarpe comode con suola tassellata per non scivolare nelle zone più umide o nel tratto di bosco, una felpa o un giacchetto leggero anche in estate.
La temperatura interna si aggira tutto l’anno intorno ai 12-14 gradi, quindi pur scendendo all’inferno staremo al fresco anche in estate!
La riserva naturale
Sopra la rupe di gesso che sovrasta le grotte c’è il borgo di Onferno, o “Castrum Inferni” come risulta dalle prime notizie storiche risalenti al 1231: un tempo vero e proprio castelletto rurale, oggi recuperato con alcune abitazioni, un ostello e una locanda.
La vista dalla piazzetta è di quelle che tolgono il fiato e curano lo spirito, con San Marino sullo sfondo della Valle del Conca, Sassofeltrio arroccato in primo piano e verso est invece il mare.
273 ettari, nel territorio collinare di Rimini, tutelati per il loro indubbio valore naturalistico dato dalla presenza di una vegetazione densa e ricca, di una fauna con presenza di animali selvatici rari, di una geologia particolare caratterizzata da doline, inghiottitoi, rupi e calanchi, e ovviamente le grotte.
Un territorio bello e vario che, con un po’ di attenzione, consente escursioni e osservazioni naturalistiche e paesaggistiche sorprendenti, favorite da una curata segnaletica.
Tra i principali itinerari, di diversa lunghezza e grado di difficoltà, ma sempre della stessa bellezza, sono indicati il sentiero della Ripa della Morte, la Via dei Crinali e il Sentiero Natura, oltre ai Sentieri della Memoria che attraversano i luoghi dove passava la Linea Gotica, nel Comune di Gemmano.
Il centro visite, il museo naturalistico e il museo multimediale
Il Museo Naturalistico è ospitato all’interno dell’antica Pieve di Santa Colomba, una delle prime del riminese, andata in parte distrutta con i bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale ed ora completamente ristrutturata.
Si tratta di un museo con finalità espositive e didattiche dove vengono illustrate le emergenze che caratterizzano la Riserva Naturale dal punto di vista vegetazionale, faunistico, geologico e speleologico.
La Pieve ospita anche il Centro Visite, punto di riferimento per le attività didattiche con le scuole ma anche per le emozionanti escursioni in grotta e nella Riserva, ed annesso c’è anche un interessante giardino spontaneo.
Nella grande area di sosta e parcheggio si trova il Museo Multimediale, che si propone come spazio polifunzionale per conferenze, corsi di formazione e proiezioni. All’interno anche il servizio turistico UIT e un piccolo bar.
Bat-Night
In estate, dopo il tramonto, le grotte si aprono ancora per un nuovo viaggio immerso nella magia della notte e alla scoperta dei suoi protagonisti.
Le visite “Bat-Night” sono dedicate in particolare modo ai pipistrelli: mammiferi di grande successo evolutivo, unici, che hanno imparato a muoversi nell’aria con vere e proprie acrobazie.
Sapere che milioni di anni prima dell’uomo hanno iniziato a usare il radar, con il quale si muovono di notte senza urtare gli ostacoli guidandosi con l’eco, o per così dire con le orecchie, ascoltando gli echi riflessi, fa comprendere la meraviglia e la genialità di questi piccoli mammiferi alati.
La visita serale ci permette di vederli mentre escono per la caccia, ma anche di scoprire perché sostano a testa in giù. L’uscita dalla grotta in notturna, tra bosco e stelle è un’esperienza che si ricorderà a lungo.
Grotte di Onferno
Via Provinciale Onferno, 50 – Gemmano (RN)
Info e prenotazioni: +39 389 199 1683 / onferno@nottola.org / www.onferno.it
Parlami di tER è una serie di racconti dall’Emilia-Romagna.
Sono sguardi d’autore gettati sulla regione da persone che son natie, vivono o semplicemente si sono innamorate di questa singolare, bellissima, terra con l’anima.
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Autore
La Nottola Aps-Asd
La Nottola Aps-Asd gestisce il Polo Didattico di Onferno del CEAS Scuola Parchi Romagna (accreditato nel sistema della rete INFEAS dell’educazione ambientale e alla sostenibilità della Regione), il Museo Naturalistico, il Giardino Botanico, le attività e gli eventi del Centro Visite della Riserva Naturale e Grotte di Onferno (Sito di Interessa Comunitario, in Provincia di Rimini); supporta attività di promozione e avviamento alla speleologia nel Parco della Vena del Gesso Romagnola (Ra); organizza annualmente il coinvolgente e selvaggio evento “Mc Candless Cup”, immerso nella natura dell’Appennino Bolognese; promuove le attività artistiche in natura col progetto O.A.S.I. “Opificio Artistico Silvestre Ideale” a Tolè di Vergato (Bo) in collaborazione con lo scultore Paolo Gualandi. L’Associazione è stata coinvolta in progetti naturalistici e speleologici in Bosnia Erzegovina e fa infine parte della Consulta dell’Escursionismo di Bologna.
L’esperienza didattica di “educazione all’aria aperta” con le Scuole è continuativa e spazia tra le province di Bologna e Rimini, dalle attività con nidi (0-3 anni) e scuole d’infanzia (3-6) fino alle Scuole Superiori. Numerose sono anche le attività coi centri estivi (6-13 anni) e con scuole in gita all’estero.
L’obiettivo delle nostre attività di educazione in Natura è consolidare la CONOSCENZA, la COSCIENZA e il RISPETTO del territorio nell’importanza degli equilibri degli ambienti naturali e dei loro ecosistemi.
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