La Pietra di Bismantova è una meta turistica conosciutissima dell’Appennino Reggiano, oltre che un bene naturalistico protetto a livello nazionale ed europeo. Impossibile non restare rapiti da questo monolite che si staglia tra le colline ed il crinale dominando la valle del fiume Secchia con una lunghezza di 1 km, una larghezza di 240 mt., un’altezza di 300 mt. sull’altopiano che le fa da base.
È una delle zone di maggior interesse naturalistico del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano, riconosciuto anche come Riserva MaB Unesco, oltre che essere luogo di storia e di cultura.
“Montasi su in Bismantova in cacume
con esso i piè; ma qui convien ch’om voli”
così Dante Alighieri cita Bismantova nei versi 26 e 27 del IV canto del Purgatorio.
Pare infatti che il “sommo poeta” sia passato proprio da qui nel 1306, durante tra Padova e la Lunigiana e la particolarità della roccia fece sì che decise di inserirla nella sua opera.
Non si tratta però di una roccia brulla, anzi, è ricca di verde: è circondata da alberi di quercia, nocciolo, maggiociondolo, carpano, ginepro ed una bella vegetazione rupestre si insinua tra i massi, tipici e ben riconoscibili l’elicriso e la saponaria. Tutto intorno ai suoi piedi i campi dove si coltiva il fieno per le stalle che allevano mucche da latte, per la produzione di Parmigiano Reggiano.
Sullo sperone a nord in antichità sorgeva un castello, oggi purtroppo crollato. Fu utilizzato dal IV secolo d.C. – come attestano alcuni documenti scritti e come confermano i ritrovamenti di materiali di quel periodo – fino a tutto il medioevo, quando con Matilde di Canossa e l’inasprirsi della lotta per le investiture tra Papa Gregorio VII e l’imperatore Enrico IV, questo territorio diventa teatro di scontro a livello europeo, ma il sistema fortificato dei Canossa riesce a garantirne il controllo e la difendibilità, facendo uscire vittoriosa la Gran Contessa: ogni castello era in posizione tale da comunicare e vedere gli altri e Bismantova era uno di questi.
Ai piedi dalla Pietra sorge anche un eremo, con una chiesa molto caratteristica costruita contro la roccia, che richiama molti devoti, la cui prima dedicazione risale al ‘400 così come gli affreschi più antichi. Pochi anni fa fu danneggiato dal distacco delle rocce sovrastanti, ma oggi i restauri sono al termine.
Negli ultimi anni il Pietra di Bismantova è diventata uno siti naturalistici più visitati dell’area, sia per la bellezza del luogo e del paesaggio, che per la facilità nel raggiungere la sua cima, dove salgono senza difficoltà anche i bambini. Inoltre è diventata da qualche decennio anche una importante “palestra di roccia” per chi ama lo sport di arrampicata e vi sono state aperte parecchie vie e varianti alpinistiche di varia lunghezza e difficoltà.
Dalla sommità della Pietra si ammira infatti un panorama a 360° che spazia dalle vette del crinale appenninico reggiano e parmense, fino alla pianura emiliana per arrivare alle Alpi, nelle giornate terse. Questo fa sì che il visitatore rimanga sorpreso ed impressionato dalla vastità e dalla bellezza di paesaggio, oltre che dalla particolarità di questa formazione geologica.
Per non perdere questa perla dell’Emilia, in territorio reggiano, ecco come arrivare:
Dal centro di Castelnovo ne’ Monti si imbocca la SP N. 108 e si prosegue lungo via Bismantova che conduce a Piazzale Dante, sottostante la Pietra e a meno di 5 km dal capoluogo.
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Itinerari consigliati per scoprire la Pietra di Bismantova:
- Tra Boschi e Pietre – 72 h/Natura &Outdoor/ Tutti
- Dante Alighieri in Appennino Reggiano – 24 h/Arte &Cultura/Tutti
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Autore
Redazione locale Appennino Reggiano
L’Appennino reggiano è un’area che comprende un Parco Nazionale, una Riserva della Biosfera MaB Unesco e i 7 Comuni dell’Unione montana, Casina, Carpineti, Castelnovo ne’ Monti, Toano, Ventasso, Vetto, Villa Minozzo.
La biodiversità ed il rapporto tra uomo e ambiente rendono unica questa zona. Dalle colline matildiche punteggiate di castelli e borghi, alle foraggere per la produzione di Parmigiano Reggiano, al crinale con le cime innevate fino a maggio, monte Cusna, Cavalbianco, Casarola… da cui si vede il mare. Senza dimenticare la Pietra di Bismantova, enorme roccia che si staglia sulla val Secchia.
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