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Parchi Naturali di Bologna e provincia

di /// Agosto 31, 2021
Tempo stimato di lettura: 4 minuti

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Prosegue la nostra rubrica sui parchi naturali dell’Emilia-Romagna; oggi andiamo alla scoperta dei parchi naturali del bolognese, dai primi colli fino alle cime dell’Appennino.

Parco regionale Abbazia di Monteveglio


Dominata dalla millenaria Abbazia di Monteveglio, l’omonimo Parco regionale alle porte di Bologna tutela la porzione più significativa della Valle del Samoggia ed è composto da un susseguirsi di rilievi boscosi, piccole valli e grigi calanchi.
Il territorio è percorribile attraverso una strutturata rete di percorsi: 3 Sentieri Natura e 6 Itinerari.
I Sentieri Natura sono percorsi tematici dedicati alla scoperta di ambienti o aspetti di particolare valore e significato nel contesto territoriale nel quale sono inseriti. Gli Itinerari sono invece percorsi escursionistici che si sviluppano nei vari settori dell’area protetta, spesso ripercorrendo tratti significativi della viabilità storica del territorio.
L’area è attraversata anche dalla Ciclovia di Monteveglio, un itinerario di collina con qualche dislivello tutto su strade asfaltate, che parte da Bazzano e conduce all’Abbazia di Monteveglio.

Abbazia di Monteveglio




Parco regionale Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa


Sulle prime pendici della collina bolognese c’è un parco che tutela un paesaggio davvero peculiare: nella valle del torrente Idice, le dolci colline di Ozzano sono interrotte dai crinali tormentati dei Calanchi dell’Abbadessa, affioramenti gessosi che hanno dato vita a un complesso carsico tra i più importanti e studiati d’Europa.
Un’area protetta di 5.000 ettari che racchiude forme erosive spettacolari e un complesso sistema di grotte, tra cui la Grotta della Spipola, visitabile con l’accompagnamento di personale specializzato.
Per scoprire il territorio a piedi sono presenti numerosi percorsi immersi nel silenzio delle colline e accomunati da un livello di difficoltà mai eccessivo: 1 Sentiero Natura e 5 Itinerari, oltre alla Ciclovia dei Gessi di Gaibola.

Gessi Bolognesi Ph. @paPisc via Flickr




Parco regionale Corno alle Scale


Il Parco regionale Corno alle Scale è composto da 5.000 ettari che racchiudono i maestosi rilievi da cui hanno origine le valli dei torrenti Dardagna e Silla. Il cuore del parco è la cima più alta dell’Appennino bolognese, il Corno alle Scale, un massiccio che sfiora i duemila metri (1944 m) segnato fino in vetta da strati di arenaria (da cui deriva il nome “Scale”), che assomigliano al profilo di un libro appoggiato sopra i sottostanti boschi di faggio. Attorno ad esso, le altre vette del Monte La Nuda (1828 m) e del Monte Gennaio (1812 m).
Praterie in quota ricche di mirtilli, vallate solitarie dedicate al pascolo, piccoli paesi che emergono dal bosco, santuari, torrenti cristallini e scenografiche cascate sono alcuni dei panorami che si possono ammirare.
Il territorio è percorso da 17 itinerari percorribili a piedi, oltre che dalla 10^ tappa dell’Alta Via dei Parchi.

Cascate del Dardagna

Cascate del Dardagna Ph. @CarminedeSimone




Parco regionale Laghi Suviana e Brasimone


Nel settore centrale della montagna bolognese, intorno ai due ampi bacini di Suviana e Brasimone, realizzati a partire dai primi del Novecento a scopo idroelettrico, è racchiuso un territorio ricco di boschi di querce, faggi e conifere, dove la diminuita presenza umana ha favorito l’incremento della fauna selvatica, tra cui spiccano per importanza i cervi, di cui, specialmente tra settembre e ottobre, è facile sentire i bramiti.
130 chilometri di sentieri rendono percorribile il parco agli appassionai di trekking di tutti i livelli di allenamento, dalle facili passeggiate semi pianeggianti alle quasi scalate sul Monte Calvi: 5 itinerari tra laghi e boschi, percorribili anche in mountain-bike, e 3 tappe (11^, 12^, 13^) dell’Alta Via dei Parchi, il tratto che dal Rifugio di Monte Cavallo porta fino all’Alpe di Monghidoro.

Lago di Suviana Ph. @deblu68 via wikipedia




Parco regionale storico Monte Sole


Il Parco regionale storico Monte Sole si estende su un’area di 6.300 ettari compresa tra il fiume Reno e il torrente Setta ed estesa sul territorio dei Comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana Morandi, dove il noto pittore Giorgio Morandi villeggiava e oggi resa nuovamente celebre per la sua peculiare Rocchetta Mattei.
Si tratta di una piccola dorsale appenninica, composta dai monti Pezza, Salvaro, Termine e Sole, che si eleva fino a 826 metri sul livello del mare e che durante la II Guerra Mondiale rappresentava la linea del fronte.
Il Parco, oltre che per le straordinarie bellezze naturalistiche e la ricchezza faunistica, si caratterizza infatti per la sua valenza storica: proprio questi luoghi furono testimoni di una delle pagine più tragiche della Guerra di Liberazione dal nazifascismo,  quando, il 29 settembre 1944, i reparti tedeschi trucidarono 770 persone inermi.
Per questo motivo, ricordare alle future generazioni quegli avvenimenti drammatici, è nato il Parco Storico, unico esempio in Italia.
Nel territorio del Parco sono stati individuati alcuni itinerari tematici: Etrusco, del Memoriale, Morandiano, per citarne alcuni. Il territorio è percorso inoltre dalla Ciclovia della Memoria e dall’itinerario faunistico “Sulle orme del lupo“.

Daini a Monte Sole P.h @lpvva1 via Flickr

Autore

Elisa Mazzini

Web Content Manager per @inEmiliaRomagna e mamma a tempo pieno.

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