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Panorami mozzafiato in Romagna… e dove trovarli

di /// Maggio 8, 2023
Tempo stimato di lettura: 3 minuti

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Ogni tanto, sbirciando qua e là, vi sarà capitato di soffermarvi su qualche foto scattata su Instagram talmente bella da togliervi il fiato.

Un paesaggio, un panorama… insomma qualcosa capace di far nascere dentro di voi una domanda: “Ma esiste davvero un posto simile in Emilia-Romagna o è tutto merito della camera del cellulare?”

Che ci crediate o no, l’Emilia-Romagna è piena di panorami incredibili. Luoghi capaci di emozionare e toccare le corde più profonde dell’anima.

Molti di questi li ho visti con i miei stessi occhi. Proprio per questo ho deciso di indossare i panni della “guida turistica” e portarvi con me alla scoperta di 5 località che custodisco nel cuore .

5 surreali luoghi della Romagna che vi faranno venir voglia di programmare immediatamente una gita fuori porta.

Penna e calendario alla mano, iniziamo subito con l’elenco dei “nostri” panorami mozzafiato in Romagna!

Petrella Guidi: i Balconi di Piero

Petrella Guidi (RN), Balcone di Piero
Petrella Guidi (RN), Balcone di Piero | Credit: lavalmarecchia.it

Tra le colline del Montefeltro, al confine con il territorio che un tempo era dominato dai Malatesta di Rimini, ritroviamo i paesaggi che hanno ispirato pittori rinascimentali come Piero della Francesca, Raffaello e Leonardo da Vinci.

A noi ne interessa uno in particolare adagiato tra i picchi e le rupi calcaree della Valmarecchia. Ci troviamo nel piccolo villaggio medievale di Petrella Guidi, poco lontano da Sant’Agata Feltria, luogo di riflessione e ozio creativo.

Qui, ai piedi dei resti di una torre dell’antico castello, è possibile affacciarsi su un paesaggio mozzafiato, lo “stesso” che Piero della Francesca immortalò nella sua celebre opera “Il battesimo di Cristo” (Londra, National Gallery).

Tredozio: il Vulcano più piccolo al mondo

Tredozio (FC), Vulcano Monte Busca
Tredozio (FC), Vulcano Monte Busca | Credit: Lamberto Zannotti, via Wikimedia

Un “vulcano” in miniatura tra le colline dell’entroterra forlivese. Ebbene sì, se ci spostiamo a Tredozio, uno dei tanti comuni che fa da cornice al Parco delle Foreste Casentinesi, in località Inferno, troveremo questo suggestivo fenomeno naturale.

Il vulcano, che potete rintracciare anche su Google Maps,  in realtà è un’emanazione di idrocarburi gassosi che, a contatto con l’ossigeno, rimangono perennemente accessi, di giorno e notte.

Un luogo ricco di suggestioni e magia, dove trascorrere piacevoli ore con i propri amici o con la propria metà. Al tramonto poi lo spettacolo è assicurato: il fuoco, le stelle e davanti a voi un panorama incredibile sulla grande vallata del fiume Montone.

Marina Romea: tramonto nelle valli

Tramonto Valli Marina Romea (Ravenna)
Tramonto Valli Marina Romea (Ravenna) | Credit: Alessandra Monti, via Mapio.net

Se siete degli incredibili romantici, il luogo giusto sono le valli di Marina Romea. Non ho dubbi! Sbirciate sul telefono a che ora sarà il tramonto – oggi, domani, decidete voi quando – e, poi, dirigetevi alle spalle di questa piccola località a nord di Ravenna.

Al tramonto qui la volta celeste brucia l’orizzonte, il sole colora di fuoco il cielo e si riflette sull’acqua delle valli, stagliandosi sul profilo della storica pineta di San Vitale. Non resta che ammirarlo in silenzio.

San Benedetto in Alpe: un eremo e la sua cascata

Portico di Romagna/San Benedetto in Alpe (FC), La cascate dell'Acquacheta
Portico di Romagna/San Benedetto in Alpe (FC), La cascate dell’Acquacheta | Credit: parcoforestecasentinesi.it

Ai confini del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, tra monti e vallate, il villaggio di San Benedetto in Alpe è il punto di partenza ideale per un’escursione alla volta delle Cascate dell’Acquacheta.

Arrampicandosi per verdi colline (si tratta di un trekking di medio livello), si raggiunge dopo circa 1h, uno tra i luoghi più suggestivi dell’Appennino Romagnolo. Dante Alighieri stesso rimase affascinato da questo scorcio citandolo nel XVI Canto della sua Commedia.

Scesi a valle e attraversato il torrente, in pochi minuti si è sulla sommità della cascata. Da qui al piccolo villaggio dei Romiti (ormai ridotto a ruderi) – un tempo eremo dell’Abbazia di San Benedetto in Alpe – il passo è breve.

Sedetevi e aprite lo sguardo allo strabiliante panorama che si apre davanti a voi. Converrete con me che forse i monaci non furono poi così matti a cercare un contatto diretto con Dio proprio in questo luogo.

Sorrivoli: un castello a cielo aperto

Castello di Sorrivoli (FC)
Castello di Sorrivoli (FC) | Credit: Costanzo Battistini, via touringclub.it

Una scenografia suggestiva quella che si attraversa quando, all’altezza di Cesena, ci si allontana dalla via Emilia e si comincia a risalire verso le colline dell’entroterra.

Interi paesaggi striati da filari di viti e ulivi, intramezzati dai colori accesi degli alberi da frutta, ci accompagnano lungo la strada tra vie di campagna e paesaggi mozzafiato.

Tra questi un’attenzione particolare merita Sorrivoli, fuori dai tradizionali percorsi turistici ma ben noto agli abitanti della zona.

Durante tutto l’anno, in molti vengono qui per una semplice vita o per partecipare a uno dei tanti matrimoni organizzati sulla grande terrazza del castello. Da qui si può apre un bellissimo panorama sulla Valle del Rubicone.

Piccola nota: questa piccola guida va usata con discrezione e rispetto, soprattutto nei confronti dell’ambiente e di chi abita i luoghi descritti.

Autore

Davide Marino

Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi

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