È sempre molto difficile stilare delle classifiche, soprattutto quando si parla di un territorio così sfaccettato e suggestivo come l’Emilia Romagna. Qualche tempo fa ci avevamo provato, cimentandoci in un viaggio virtuale a tappe attraverso quella parte di regione occupata dalle province di Ravenna, Ferrara, Rimini e Cesena/Forlì.
All’interno del nostro articolo avevamo suggerito 5 luoghi del cuore (ovviamente soltanto alcuni degli innumerevoli presenti), da raggiungere durante le proprie vacanze in Emilia Romagna e dalle quali poter ammirare panorami mozzafiato, molto instagrammabili.
Dopo qualche mese rieccoci di nuovo qui a proporvi un intervento molto simile, ma su un’area completamente diversa. Questa volta ci spostiamo, infatti, sul lato emiliano della regione, ovvero in quel gran fazzoletto di terra che racchiude le province di Piacenza, Parma, Reggio nell’Emilia e Modena, celebri in tutto il mondo per i loro eccellenti prodotti enogastronomici.
Fiumi, castelli, borghi secolari, vette incantevoli, città d’arte… In fatto di bellezza, l’Emilia non ha certo niente da invidiare a nessun altro territorio d’Italia. È proprio da questa premessa che vogliamo partire.
Pronti a scoprire tutti i paesaggi bellissimi che abbiamo selezionato per voi? Si comincia!
Brugnello, un incantevole borgo a picco sul Trebbia
Partiamo dal nord della regione, dalla provincia di Piacenza. È qui che, arroccato su uno sperone di roccia a 464 metri a strapiombo sul fiume Trebbia, troviamo il piccolo borgo medievale di Brugnello.
Pochissimi abitanti (pensate solo 11, escludendo i proprietari di seconde abitazioni), qualche casa in pietra, vicoli decorati con cura e attenzione, una chiesa e un hotel/ristorante per turisti. Basterebbe già solo questo per rendersi conto di essere giunti in un luogo magico, fuori dal tempo e dallo spazio.
A tutto ciò però si aggiunge un panorama fantastico che si scorge in particolare dalla terrazza che circonda la chiesa.
In un’alternanza di scenografiche e spettacolari gole, il fiume Trebbia in questo tratto regala un paesaggio stupefacente a chiunque getti lo sguardo oltre l’orizzonte.
Bardi, una fortezza al centro di una valle da sogno
Se ci spostiamo più a sud, tra i moltissimi edifici storici che compongono la rete de I Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli, c’è ne uno in particolare che regala un panorama mozzafiato se ci affaccia dalla sue mura.
L’antica fortezza di Bardi, considerata uno dei più imponenti e imprendibili gioielli di architettura militare costruiti in Italia nel Medioevo, fu realizzata alla fine del IX secolo su uno sperone roccioso di diaspro rosso alla confluenza dei torrente Ceno e Noveglia.
Anche se oggi la sua posizione geografica appare fuori dalle rotte commerciali e turistiche, un tempo costituiva un’importante tappa sul percorso della via degli Abati, e non molto lontano transitavano anche i pellegrini della via Francigena.
Aperta al pubblico e teatro di moltissime iniziative, dopo una lunga visita attraverso i suoi ambienti per conoscerne la storia e i misteri (sembra che qui si sia registrato il primo caso di rilevamento di fantasma termico), è consigliabile raggiungere i camminamenti di ronda e qui lasciarsi andare alla bellezza, osservando la grande e lussureggiante vallata tagliata dal fiume Ceno.
Lagdei, una seggiovia per andare in Paradiso
C’è una scala per il paradiso che si trova nel cuore dell’Appennino Tosco- Emiliano, all’interno del cosiddetto Parco dei Cento Laghi. Ci troviamo a Lagdei, una località del comune di Corniglio a ben 1250 metri di altitudine.
Da qui, grazie a una seggiovia (attiva nei mesi estivi) o utilizzando diversi sentieri tracciati, è possibile salire a Lago Santo (1507 m), una delle mete turistiche più importanti di tutto l’Appennino Parmense, senonchè passaggio della prima tappa dell’Alta Via dei Parchi.
Lungo la strada, è inutile dirlo, si aprono tra boschi di faggi e conifere, incredibili scorci panoramici, fino a raggiungere le acque smeraldine del lago, circondato dalle dolci cime del Monte Marmagna (1852 m) e del Monte Orsaro (1831 m).
Tramonti di fuoco sul grande fiume Po
All’ora del tramonto profondi arancioni si stagliano sul profilo del grande fiume Po, insieme confine, dogana, ostacolo fisico ma anche straordinaria arteria di collegamento umana ed economica della Pianura Padana.
Sono circa 20 i chilometri di riva reggiana che ci offrono la possibilità di imbatterci in suggestivi paesaggi fluviali, cullati dai caldi colori del sole.
Tra tutti, il nostro consiglio è di optare per Boretto e sul suo scenografico porto fluviale che regala sempre tramonti dai colori sgargianti. In alternativa ci si può spostare a Guastalla proseguendo lungo la comoda pista ciclabile oppure fermarsi a Luzzara dove rimanere assorti, tra pioppi e betulle, davanti alla pace e il silenzio del fiume Po.
Croce Arcana, un passo a due passi dal cielo
Fatevi trasportare dal vento fino al passo della Croce Arcana, lungo l’alto crinale dell’Appennino Settentrionale che fa da confine tra la Toscana e l’Emilia-Romagna.
Posto a circa 1669 mt sul livello del mare, è facilmente raggiungibile in diversi modi, tra cui anche una normalissima macchina.
Tra brughiere di alta quota, vaccinieti, conifere striscianti e rocce affioranti, il panorama che si ammira da qui vi lascerà senza fiato: 360° di pura natura che dalla valle della Lima giunge alle cime più elevate dell’Appennino Tosco-Emiliano e, durante le belle giornate di sole, ancora più in là fino alle vette delle Alpi Apuane.
L’area nota per le sue forti raffiche di vento, nelle notti d’estate è un luogo privilegiato dove venire ad ammirare la volta celeste e scrutare il cielo a caccia delle famose stelle cadenti.
Piccola nota: questa piccola guida va usata con discrezione e rispetto, soprattutto nei confronti dell’ambiente e di chi abita i luoghi descritti.
Autore
Davide Marino
Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi
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Luciana
Molto interessanti i vs consigli!
Elisa Mazzini
Grazie Luciana! 🙂