Palazzi Storici: un viaggio tra storia, arte e cultura in Emilia-Romagna
L’Emilia-Romagna è una terra ricca di tesori culturali e artistici, racchiusi nelle sue numerose città d’arte. Passeggiando tra le strade e i vicoli dei centri storici, ci si imbatte di continuo in palazzi e monumenti che ne raccontano la storia, la cultura e gli stili di vita attraverso i secoli.
Da Piacenza a Rimini, sono numerosi gli edifici che racchiudono un fascino unico, offrendo ai visitatori un’esperienza indimenticabile. Qui ne abbiamo selezionati sette.
Sette palazzi imperdibili, ognuno con la propria anima e identità: alla maestosità rinascimentale del Palazzo Farnese di Piacenza alla ricchezza culturale del Palazzo dell’Archiginnasio di Bologna, passando per la raffinatezza barocca del Palazzo Ducale di Sassuolo e la vivacità cinematografica del Palazzo Valloni di Rimini.
Pronti a scoprire questi capolavori architettonici senza tempo?
Entriamo insieme nei Palazzi dell’Emilia-Romagna che, almeno una volta nella vita, meritano di essere visitati.
Palazzo Farnese, Piacenza
Situato a pochi passi dal cuore di Piacenza (5 minuti a piedi da Piazza Cavalli), Palazzo Farnese è il simbolo del potere e della grandezza della famiglia Farnese, che governò la città tra il 1545 e il 1731.
Palazzo Farnese fu costruito sulle fondamenta del precedente castello visconteo nella seconda metà del 1500, per volere di Margherita d’Austria – moglie di Ottavio Farnese e duchessa di Parma e Piacenza – sotto la direzione del vignolese Jacopo Barozzi, architetto ufficiale di casa Farnese.
Il palazzo colpisce per la maestosa severità architettonica e per la sua imponenza, nonostante quello che vediamo oggi non sia che la metà del progetto originale.
Al suo interno, Palazzo Farnese ospita i Musei Civici: la Pinacoteca, il Museo Archeologico, il Museo delle Carrozze e il Museo del Risorgimento.
Da non perdere il famoso Fegato Etrusco, rara testimonianza di pratiche religiose legate alla divinazione, e la Madonna adorante il Bambino con San Giovannino (1475-1480 circa) ovvero il celebre Tondo del Botticelli.
Palazzo della Pilotta, Parma
Il Palazzo della Pilotta, situato nel centro di Parma, è un complesso monumentale che rappresenta il cuore culturale della città. Anch’esso simbolo del potere ducale dei Farnese, venne costruito attorno al 1583, durante gli ultimi anni del ducato di Ottavio Farnese, su progetto dell’urbinate Francesco Paciotto.
Destinato a contenere magazzini, scuderie, caserme, e una grandiosa sala d’armi poi trasformata in teatro di corte, il complesso deve il suo nome al gioco nobiliare della “pelota”, che si praticava nei suoi cortili in occasioni di rappresentanza.
Il Palazzo della Pilotta ospita oggi il Museo Archeologico, la Galleria Nazionale, la Biblioteca Palatina, il Museo Bodoniano, e il maestoso Teatro Farnese in legno.
Da non perdere i reperti provenienti dagli scavi di Veleia, il Ritratto di gentildonna (detto La Schiava turca) del Parmigianino, il Ritratto di Maria Luigia d’Austria di Giovan Battista Borghesi e la Testa di fanciulla, (detta La scapiliata) di Leonardo Da Vinci.
Palazzo Ducale, Sassuolo
Il Palazzo Ducale di Sassuolo è una delle più straordinarie residenze barocche del nord Italia, simbolo dello splendore ducale Estense.
Costruito nel 1634 per volere di Francesco I d’Este come “delizia” – residenza di villeggiatura e svago per la corte – il palazzo è famoso soprattutto per gli affreschi mozzafiato e per i giochi prospettici che decorano le sue sale.
Nelle pareti e nei soffitti delle sale si intrecciano temi allegorici ed episodi della storia Estense, si incontrano eroi mitologici e della letteratura classica e cavalleresca, dipinti da un gruppo di artisti straordinari dell’epoca (tra cui il francese Jean Boulanger, pittore ufficiale della corte estense) che hanno saputo rappresentare lo spirito ambizioso di Francesco I.
Il grande complesso del Palazzo, che è oggi parte delle Gallerie Estensi, include anche la Cappella Palatina dedicata a San Francesco e la suggestiva Peschiera Ducale.
Palazzo dell’Archiginnasio, Bologna
Nel cuore di Bologna, il Palazzo dell’Archiginnasio è un monumento alla cultura e alla conoscenza, di cui l’Alma Mater Studiorum è l’emblema. L’Archiginnasio fu costruito infatti fra il 1562 ed il 1563 per volere del cardinale Carlo Borromeo allo scopo di dare una sede unitaria all’Università di Bologna.
L’esterno del Palazzo è caratterizzato da un suggestivo cortile interno a doppio loggiato, mentre al secondo piano si trovano la solenne Sala dei Legisti, oggi detta dello Stabat Mater in memoria della prima esecuzione dello Stabat Mater di Gioachino Rossini tenutavisi il 18 marzo 1842, e il Teatro Anatomico, capolavoro di architettura lignea progettato nel 1637 per le lezioni anatomiche dall’architetto bolognese Antonio Paolucci, scolaro dei Carracci.
Tutto l’edificio – le pareti delle sale, le volte degli scaloni e dei loggiati – è fittamente decorato da stemmi e iscrizioni celebrative: sono circa 6.000 e costituiscono il maggior complesso araldico murale esistente, oltre a testimoniare la storia degli studenti e delle famiglie che hanno frequentato l’Università di Bologna, lasciando un segno nella storia della città.
Palazzo Schifanoia, Ferrara
Il Palazzo Schifanoia di Ferrara è un gioiello del Rinascimento ferrarese; costruito tra il 1385 e il 1391 per volere di Alberto V d’Este, venne successivamente ampliato e abbellito per volere di Borso d’Este, che lo rese l’emblema della grandiosità della Famiglia d’Este.
Si tratta della “delizia” più vicina al centro città, utilizzata dalla Corte Estense per schifar – o schivar – la noia, da cui il nome.
Il Palazzo è noto soprattutto per il suo straordinario Salone dei Mesi, al piano nobile, dove si può ammirare da vicino uno dei cicli d’affreschi più importanti del XV secolo in Italia, opera collettiva di diversi grandi maestri della scuola di Ferrara, fra cui Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti.
Gli affreschi, una celebrazione della vita tra allegorie e mitologia, rappresentano i vari mesi dell’anno e sono divisi orizzontalmente in 3 scomparti: in alto le divinità pagane, in basso il mondo degli uomini con scene di vita del popolo e della corte, in mezzo i segni dello zodiaco occidentale accompagnati dai decani di quello egiziano.
Palazzo Milzetti, Faenza
A Faenza, Palazzo Milzetti è un trionfo del Neoclassicismo: una meraviglia di equilibrio e armonia dove architettura, pittura, scultura e arti applicate si fondono, creando una delle dimore neoclassiche più importanti d’Italia.
Costruito nel 1792 per volere del conte Nicola Milzetti su progetto dall’architetto faentino Giuseppe Pistocchi, il palazzo venne poi ultimato (per volere del figlio Franesco Milzetti) dall’architetto Giovanni Antonio Antolini e decorato dal pittore Felice Giani che ne progettò gli splendidi affreschi e stucchi a tema mitologico, tra cui la volta – considerata il suo capolavoro – e l’antibagno ovale ispirato alle decorazioni ercolanesi.
Oggi il palazzo ospita il Museo Nazionale dell’Età Neoclassica in Romagna e racconta ai visitatori la storia e la cultura di una famiglia aristocratica del pieno periodo napoleonico.
Palazzo Valloni (Fulgor), Rimini
Il settecentesco Palazzo Valloni di Rimini, meglio conosciuto come Palazzo del Cinema Fulgor, è un luogo iconico per gli amanti del cinema e della cultura, in cui il fascino della storia incontra la magia del grande schermo.
Al piano terra del Palazzo si trova il Fulgor, il cinema più antico di Rimini, strettamente legato alla figura di Federico Fellini, che lo ha evocato in alcuni dei suoi più celebri film, come Amarcord. Proprio al Fulgor, infatti, il celebre regista riminese vide il suo primo film, Maciste all’inferno, e si innamorò della settima arte.
Restaurato secondo la visione artistica dello scenografo di fama mondiale Dante Ferretti, il Fulgor è oggi un luogo unico, creato per esaltare la magia dei film che vengono proiettati sul suo grande schermo.
I tre piani superiori di palazzo Valloni fanno invece parte del polo museale diffuso Fellini Museum, il museo che tra installazioni e strumenti visivi, tecnologici e interattivi vuole illustrare ed esaltare l’eredità culturale di uno dei più grandi registi della storia del cinema.
Autore
Elisa Mazzini
Web Content Manager per @inEmiliaRomagna e mamma a tempo pieno.
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Daniele Lenzi
Ottimo lavoro e ottimi suggerimenti . Grazie per la cura che mettete nel vostro bellissimo lavoro
Elisa Mazzini
Grazie mille Daniele 🙂