Le sfumature del cibo sono infinite, ma c’è una città in Emilia-Romagna che più di altre da sola può raccoglierle molte, se non tutte.
Gemma nel cuore dell’Italia settentrionale, Parma è famosa non solo per il suo patrimonio artistico e culturale, ma anche per la sua straordinaria tradizione culinaria. Basti pensare che nel 2015 Parma è stata proclamata Città Creativa Unesco per la Gastronomia.
Ma non basta! La città offre ai visitatori un’esperienza unica attraverso i suoi Musei del Gusto, una rete di strutture che svelano la storia, la produzione e l’arte di alcune delle specialità alimentari più famose dell’Emilia-Romagna.
Questi musei sono tappe ideali di un itinerario enogastronomico in quel lembo di Emilia che da sempre è sinonimo di eccellenza e qualità a livello culinario.
Informazioni di servizio:
- I Musei del Cibo sono aperti solo il sabato e la domenica, nel periodo compreso tra marzo al primo weekend di dicembre;
- Se stai pensando di visitare tutti gli 8 musei, ti ricordiamo che è possibile acquistare un biglietto unico al costo di € 12,00 con validità di 1 anno;
- Ciascuno percorso può essere fatto in autonomia grazie ad audioguide che descrivono la storia e gli itinerari dei singoli prodotti.
Museo del Parmigiano-Reggiano
Dove: c/o Corte Castellazzi – Via Volta, 5 Soragna (PR)
Il formaggio Parmigiano Reggiano è un’icona della cucina parmigiana, e il Museo del Parmigiano Reggiano, con sede nell’antico caseificio Meli-Lupi a Soragna, offre un’occasione unica per esplorarne la storia e la produzione.
Nel corpo più antico del fabbricato sono esposti oggetti per la trasformazione, mentre la parte più recente ospita le sezioni dedicate a stagionatura, commercializzazione e all’impiego gastronomico e alla sua storia.
Attraverso video, esposizioni interattive e degustazioni guidate, i visitatori possono seguire il percorso del latte dalla stalla alla forma di formaggio finita. Un’esperienza sensoriale che permette di scoprire i segreti di uno dei formaggi più pregiati al mondo.
Possibilità di visite guidate anche degustazione e laboratori didattici.
Museo del Prosciutto e dei salumi di Parma
Dove: c/o Ex Foro Boario – Via Bocchialini, 7 | Langhirano (PR)
Il profumo avvolgente del prosciutto di Parma accoglie i visitatori al Museo del Prosciutto e dei salumi di Parma a Langhirano, un luogo dove la storia e la tradizione si fondono.
Collocato nella patria d’elezione del Prosciutto di Parma, nell’ex Foro Boario, questo museo offre un’immersione totale nel mondo della produzione del prosciutto, dal processo di salatura alla lenta stagionatura nelle colline circostanti.
I visitatori possono ammirare il maestoso processo di produzione e degustare le diverse varietà di prosciutto, arricchendo il proprio palato con sapori unici.
È possibile conoscere il territorio, le razze destinate al divino salume, ricostruire il processo di produzione dal suino ai salumi, l’arte sublime della norcineria, la produzione agroalimentare e le relative DOP, le tecniche di lavorazione per terminare con la scoperta dei pregevoli prodotti dell’arte salumaria parmense e il loro impiego gastronomico.
Possibilità di visite guidate e laboratori didattici
Museo del Salame di Felino
Dove: Via Giosuè Carducci, 11 Felino | Felino (PR)
Situato nel pittoresco borgo di Felino, il Museo del Salame di Felino è un’esperienza imperdibile per coloro che desiderano immergersi nella cultura culinaria dell’Emilia-Romagna.
Il museo offre un viaggio affascinante attraverso la storia del salame di Felino, dalle antiche tecniche di produzione alle moderni processi artigianali.
All’ingresso, i visitatori vengono accolti da un profumo avvolgente che anticipa il festino dei sensi che li attende all’interno. Nei meandri dei locali settecenteschi delle cantine si può conoscere e apprezzare non solo il principe dei salami, la sua storia e la sua produzione, ma anche il territorio e la comunità di cui è espressione.
Possibilità di visite guidate e laboratori didattici.
Museo del Pomodoro
Dove: c/o Corte di Giarola – Ingresso in Strada Giarola, 11 | Collecchio (PR)
Il Museo dedicato al Pomodoro è ospitato nella Corte di Giarola (Collecchio), già centro di trasformazione agroalimentare d’epoca medioevale, diventato poi sede di un’industria di trasformazione dal 1900 al 1960.
Prodotto di origine americana, il pomodoro trovò in provincia di Parma terreno fertile già a partire dalle seconda metà dell’ottocento.
L’allestimento dedica spazio alla storia e diffusione del prodotto in Europa, allo sviluppo dell’industria di trasformazione nella realtà economica di Parma e delle tecnologie produttive e dell’industria meccanica; spazio viene dato anche al prodotto finito e al suo imballaggio.
Curiose e interessanti anche le sezioni dedicate al Mondo del Pomodoro con pubblicità, citazioni, dipinti e sculture.
Possibilità di visite guidate e laboratori didattici
Museo della Pasta
Dove: c/o Corte di Giarola – Ingresso in Strada Giarola, 11 | Collecchio (PR)
A fianco del Museo del Pomodo, la Corte di Giarola ospita anche il Museo della Pasta che ripercorre la storia dell’alimento protagonista assoluta della dieta mediterranea.
Dal chicco di grano alle prime macchine industriali, dalla preparazione casalinga a un vero e proprio pastificio industriale della prima metà dell’Ottocento, il museo offre una panoramica completa sulla produzione di pasta fresca.
I visitatori possono apprezzare la maestria degli artigiani locali e portare a casa consigli preziosi per replicare queste delizie nella propria cucina, grazie anche a dimostrazioni pratiche e degustazioni.
Possibilità di visite guidate e laboratori didattici
Museo del Vino
Dove: c/o Rocca di Sala Baganza – Piazza Gramsci, 1 | Sala Baganza(PR)
Sono le suggestive cantine dell’antica Rocca di Sala Baganza a ospitare il Museo del Vino. Il museo presenta una vasta gamma di vini locali, fornendo informazioni dettagliate sulle diverse varietà di uve coltivate nelle colline circostanti.
Un percorso espositivo e sensoriale interamente dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura, situato al centro di una zona da sempre a vocazione vitivinicola.
Il tour, che si snoda nei sotterranei e nelle ghiacciaie farnesiane, accompagna in un viaggio tra archeologia, cultura contadina, botanica, testimonianze storiche e letterarie alla scoperta del territorio. Infine dopo aver percorso un pergolato di vite, si approda alla sala delle botti. Doverosa e consigliata la degustazione nell’enoteca nei sotterranei della Rocca.
Possibilità di visite guidate e laboratori didattici.
Museo del Culatello di Zibello
Dove: c/o Antica Corte Pallavicina Strada Palazzo Due Torri, 3 | Polesine-Zibello (PR)
Il Museo del Culatello di Zibello è ospitato nel complesso dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine: una location che si staglia in uno scorcio di Bassa dominata dal suono del Grande Fiume, là dove la nebbia è un ingrediente essenziale del gusto.
Il percorso museale presenta, uno dopo l’altro, i protagonisti della vicenda del Culatello. Primo fra tutti il territorio, senza il quale il regale salame non potrebbe esistere, al pari di sua maestà il maiale.
Interessanti gli approfondimenti sul maiale nero tipico del Parmense e sul suo recupero e sul simbolismo di una creatura talmente legata all’uomo da essere scelto per evocarne i vizi e le virtù.
Possibilità di visite guidate e laboratori didattici.
Museo del Fungo di Borgotaro
Dove:
Sede espositiva di Borgo Val di Taro: c/o “Museo delle Mura” – Via Cesare Battisti, 86 | Borgo Val di Taro (PR)
Sede espositiva di Albareto: Via della Repubblica, 16 – Palazzo della Comunalia | Albareto (PR)
Il Museo del Fungo Porcino di Borgotaro offre un’esperienza unica, immergendo i visitatori nell’affascinante mondo dei funghi e celebrando in particolare uno degli ingredienti più prelibati e iconici della cucina italiana, il fungo porcino.
Il museo è strutturato in due sedi: una a Borgo val Di Taro, l’altra invece ad Albareto che sono due degli otto comuni della zona che producono il celebre Fungo Porcino di Borgotaro IGP.
Fotografie, installazioni interattive e video coinvolgenti offrono ai visitatori una visione completa del ciclo di vita di questo delizioso fungo.
L’allestimento dedica spazio a far scoprire l’habitat naturale di questo prodotto del sottobosco, racconta come avviene la sua raccolta e lavorazione, e l’uso che se ne fa sulla tavola con tante ricette gustose da preparare.
Possibilità di visite guidate e laboratori didattici.
Autore
Celestina Paglia
Sangue siculo – abruzzese, nata e cresciuta a Firenze, emiliano romagnola di adozione. Montanara inside da sempre, da poco ha scoperto la sua passione anche per il mare…
Potrebbe interessarti
L’Emilia nel piatto: 5 piatti a cui non rinunciare
di Marco Bresolin /// Luglio 19, 2017
Conosci la nostra newsletter?
Ogni primo del mese, una email con contenuti selezionati ed eventi in arrivo.
di Celestina Paglia ///