“Era un meraviglioso sogno ad occhi aperti vedermi scorrere di sotto gli alberi, le strade, la campagna”
(F. Baracca)
Istituito dal Comune di Lugo nel 1924, inaugurato nel 1926 e collocato fino al 1990 in una sala affacciato sul voltone di ingresso della Rocca estense, il Museo Francesco Baracca è il testimone del mito di Francesco Baracca, asso dell’aviazione italiana della prima guerra mondiale, nato a Lugo nel 1888 e caduto sulle alture del Montello, in provincia di Treviso, il 19 giugno del 1918. Oggi il Museo è parte dei Musei MotorValley dell’Emilia Romagna si trova nella casa natale del pilota situata a Lugo in Via Baracca n. 65.
Storia
Francesco Baracca nasce il 9 maggio 1888 a Lugo e da giovane segue dapprima la scuola dei Padri Salesiani poi gli studi presso gli Scolopi della Badia Fiesolana ed infine Liceo “Dante” di Firenze. Conclusa la maturità, si iscrive alla Scuola Militare di Modena, dove rimane per un paio di anni. Nel 1909 frequenta la Scuola di Cavalleria a Pinerolo, dove viene promosso al grado di sottotenente nel luglio 1910 e assegnato al 1° Squadrone del Reggimento “Piemonte Reale” di stanza a Roma. Nel 1912 segue i corsi di pilotaggio civile a Reims, dove consegue il brevetto di pilota, attività verso cui avverte una naturale propensione ed un grande entusiasmo.
Ritroviamo il nome di Francesco Baracca nel pieno del Primo Conflitto Mondiale, al tempo erano infatti numerosi i volumi, gli articoli e gli opuscoli che venivano pubblicati sulla sua figura, senza contare lo spazio che gli veniva riservato nelle varie storie generali dell’aviazione e nelle notizie dal fronte. La sua figura veniva spesso citata nei libri di scuola destinati a colpire l’immaginazione di bambini e ragazzi, testi che utilizzavano l’immagine di Baracca soprattutto in chiave ideologica e pedagogica, di supporto alla nascente Nuova Italia del Ventennio.
Francesco Baracca veniva raccontato ai ragazzi del tempo tra le due guerre sia come un cavaliere dell’aria, che considera i combattimenti aerei duelli tra gentiluomini e che si entusiasma per la lotta nei cieli come “spettacolo”, sia come spietato guerriero dalla quale scompare ogni traccia di compassione, una quale perfetta macchina da guerra presa dall’assolvimento del “sacro dovere”. Inevitabile che la figura di Baracca finisse per diventare un mito per i giovani della prima metà del novecento.
Mito che nel Novecento si coniugherà mirabilmente ed inscindibilmente a quello di un altro grande “pioniere”, Enzo Ferrari, e le quali origini possono essere rintracciare in quel “Manifesto del futurismo” del 1909 dove Filippo Tommaso Marinetti, privilegiando l’aeroplano quale simbolo della modernità, scriveva:
“Noi canteremo […] il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta ”
L’Esposizione del Museo Baracca
Istituito dal Comune di Lugo nel 1926 e collocato fino al 1990 in una sala all’ingresso della Rocca estense, il Museo “Francesco Baracca” viene trasferito nel 1993 nella casa natale del pioniere dell’aviazione italiana, per adempiere le volontà testamentarie del padre, il conte Enrico. Dal giugno del 1993 all’aprile del 1999 il Museo, che opera in stretto contatto con l’“Associazione Amici del Museo Baracca”, ha ospitato una prima sezione, limitata al piano terra, con l’aereo dell’aviatore corredato da alcuni cimeli. I successivi lavori, iniziati nel ‘99, hanno raddoppiato la superficie espositiva del Museo, che oggi può finalmente ospitare un numero significativo di cimeli, arredi, documenti: un ricco patrimonio che ora trova un’adeguata sistemazione rendendo fruibile al pubblico anche materiali mai esposti in precedenza.
Pezzo centrale del museo è il caccia della Prima Guerra Mondiale SPAD VII S 2489, di costruzione francese, restaurato all’inizio degli anni ’90 dal GAVS di Torino dove, sul fianco sinistro della fusoliera, compare l’emblema personale del maggiore Baracca, quel “Cavallino Rampante” divenuto noto in tutto il mondo per essere stato adottato da Enzo Ferrari quale stemma della vettura di Maranello. Quello che è stato recentemente definito il brand più influente al mondo, ovvero il “cavallino rampante” della casa di Maranello, ha infatti origini proprio nella città di Lugo. Con alcune caratteristiche che sono poi state modificate successivamente, il cavallino rampante, tra il 1916 e il 1917, diventa l’emblema personale che Francesco Baracca, proveniente dalla cavalleria, mette sul suo aereo per omaggiare il suo ex reggimento. Nel 1923, dopo aver vinto, su Alfa Romeo, il “Circuito automobilistico del Savio”, Enzo Ferrari incontra, a Lugo, i genitori di Baracca e la Contessa lo prega di accettare in dono il cavallino del figlio, perché gli avrebbe portato fortuna. Ferrari lo appone, per la prima volta, sulla sua Alfa Romeo, nel 1932, al circuito belga di Spa-Francorchamps, ma è nel 1947 che diventerà ufficialmente il simbolo della sua nuova scuderia.
Il Museo Francesco Baracca di Lugo di Romagna rappresenta oggi il punto di partenza di un itinerario cittadino che comprende il Monumento a Baracca ubicato nell’omonima piazza e progettato e ultimato nel 1936 dallo scultore faentino Domenico Rambelli, giudicato una delle massime espressioni della scultura italiana del Novecento, e la Cappella sepolcrale , decorata dall’artista lughese Roberto Sella, collocata nel cimitero cittadino, al cui interno si può ammirare il maestoso sarcofago fuso col bronzo dei cannoni austriaci del Carso.
Il Museo Francesco Baracca di Lugo è visitabile anche virtualmente tramite Google Street View
Come arrivare al Museo Baracca di Lugo
Il Museo Francesco Baracca si trova in Via Francesco Baracca, 65 a Lugo, in provincia di Ravenna.
La cittadina di Romagna dista 26 chilometri dal capoluogo, 50 chilometri da Bologna, 60 chilometri da Ferrara e può essere raggiunta:
In Auto :
• Autostrada A14 dir uscita Lugo – Cotignola (da Bologna, Ravenna)
• Autostrada A14 dir (km 0.500) uscita Bagnacavallo (da Ravenna)
• Autostrada A14 uscita Faenza (da Ancona-Rimini)
• Provinciale n. 253 San Vitale (da Bologna, Ravenna)
• Statale n. 16 Reale (da Ferrara)
In Treno :
Stazioni ferroviarie a Lugo e Voltana
Biglietti disponibili sul sito di Trenitalia
In Aereo :
• Aeroporto di Villa San Martino – Lugo
• Aeroporto G. Marconi – Bologna
Via Mare
Porto di Ravenna (Km. 30)
In Camper :
Lungo la S.S. 253 da e per Bologna, in via Piratello (di fronte, circa, a via Bonsi – prima della rotonda), solo per carico e scarico acque grigie e rifornimento acqua.
Informazioni e orari di Apertura
Orari di apertura al pubblico
dal martedì alla domenica 10-12 / 16-18, chiuso il lunedì.
Il Museo Baracca è accessibile ai disabili.
Chiusure annuali
1 gennaio, 15 maggio, la 2° e la 3° settimana di agosto 2017 e dal 25 al 31 dicembre.
Costo ingresso
Ingresso: € 2,50 – Ridotto € 1,50
Telefono
0545.38105
E-mail:
museobaracca@comune.lugo.ra.it
Autore
Walter Manni
Esploratore e Avventuriero: ama navigare gli oceani, scalare le montagne più alte e surfare sulle onde del web
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