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L’Autodromo di Modena: dove tutto ebbe inizio

di /// Gennaio 3, 2024
Tempo stimato di lettura: 4 minuti

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Benvenuti a Modena , una delle città più produttive d’Italia nel campo dell’automobile e quartier generale di marchi di fama mondiale quali Ferrari, Maserati e Pagani (oltre alle vicinissime Lamborghini e Dallara).

Una città dedita ai motori veloci, ma che ha come suo simbolo gastronomico L’Aceto Balsamico, che richiede più di vent’anni per maturare e che ha saputo realizzare un equilibrio unico tra la calma, amica del pensiero e della creatività, e l’energia, indispensabile alla sfida e per raggiungere importanti traguardi.

Centro di questa passione per la meccanica e la velocità è stato per più di vent’anni tempo l’Autordromo di Modena che, nato come Aeroporto come molti circuiti europei (Silverstone), nel tempo è diventato il centro di una comunità di appassionati che ha reso il nome di Modena grande nel mondo.

Storia

Costruito nel 1949 e inaugurato il 7 maggio 1950 con il Gran Premio di Modena riservato a vetture di Formula 2 e vinto da Alberto Ascari, l’Autodromo di Modena fu attivo principalmente negli anni cinquanta e sessanta, venendo utilizzato come aeroporto, circuito per gare di auto e moto, scuola di pilotaggio (Piero Taruffi vi dirigeva i corsi della Scuderia Centro Sud, che aveva la sua sede di fronte all’Aerautodromo) e pista per i collaudi delle case costruttrici della zona ed era ubicato nel centro cittadino, dove attualmente sorge il Parco Enzo Ferrari.
L’impianto sorse sul terreno che correva parallelo alla via Emilia e che già dal 1910 ospitava una pista d’atterraggio per aerei e un attracco per dirigibili.

Autodromo di Modena

Aeroautordomo di Modena nella sua configurazione originale – Ph. Comune di Modena via Wikipedia

Sorto includendo al suo interno un aeroporto e nelle vicinanze del centro città e di molte officine automobilistiche, l’Autodromo di Modena era naturalmente soggetto a problemi di affollamento (era pista di test, pista di collaudo Ferrari, Maserati ed era usato dai militari della vicina Caserma del 6° Campale).

Durante la sua attività il Circuito ha ospitato ventidue edizioni del Gran Premio Motociclistico di Modena, solitamente valido per il Campionato Italiano e la Temporada Romagnola. Questo Gran Premio spesso assumeva una notevole rilevanza poiché, disputandosi in marzo, era il primo evento dopo la lunga pausa invernale, attirando l’interesse di Case e piloti e appassionati.

Ben presto però l’Aerautodromo palesò però i primi problemi strutturali sia per quanto riguardava l’affollamento dell’impianto, sia perché la sua costruzione non era funzionale alle vetture da corsa che iniziavano a comparire nella fine degli anni 60.
All’epoca si parlò a lungo della costruzione di una pista più adatta a Marzaglia, nella periferia cittadina ma, dopo lunghe polemiche, il progetto di un nuovo tracciato fu sospeso per lunghi anni.
Fu questo il periodo in cui nacque la leggendaria pista di Fiorano; Enzo Ferrari, rimasto infatti senza un circuito su cui collaudare le proprie vetture, decise di rompere gli indugi e costruire una propria pista di test nelle vicinanze della fabbrica Ferrari.

Negli anni 70 l’Aerautordromo di Modena concluso la propria attività, ma la sua chiusura non riuscì a spegnere l’attitudine tutta modenese a costruire motori e macchine potenti tanto che, nel 2012, fu ripreso il progetto di un impianto a Marzaglia che fu inaugurato insieme al nuovo Museo Casa Enzo Ferrari.

Oggi al posto dell’antico circuito modenese sorge un Parco Pubblico, che però porta ancora i segni di un glorioso passato automobilistico di corse e vetture sportive attraverso il nome con cui è stato inaugurato: stiamo parlando del Parco Enzo Ferrari.

Il tracciato del nuovo Autodromo di Modena

Con una larghezza costante di ben 12 metri sull’intero tracciato ilNuovo Autodromo di Modena offre oggi a visitatori e piloti curve emozionanti, veloci rettilinei e dislivelli che rendono il circuito particolarmente interessante sia per le auto che per le moto. Il terreno su cui sorge l’Autodromo, infatti, è stato plasmato e modellato per creare avvincenti dislivelli che rendono la pista ancor più divertente e tecnica, come già sperimentato da campioni, tecnici e addetti ai lavori, con oltre due chilometri di asfalto su cui lasciar correre i motori per una meravigliosa sensazione di libertà, in completa sicurezza.

Autodromo Modena

Autodromo di Modena nella sua attuale configurazione – Ph. Autodromo di Modena

Nella sua configurazione standard l’Autodromo è il tracciato ideale per cercare maneggevolezza e la giusta risposta alle sollecitazioni in curva, ma per coloro i quali intendono effettuare prove tecniche e per uso stradale, è possibile eliminare un tratto del circuito per disporre di un secondo rettilineo parallelo, con una significativa variazione altimetrica.

L’Autodromo di Modena è il luogo migliore per tutti quegli appassionati di motori che vogliono cimentarsi in un circuito impegnativo e divertente. Per condurre in pista la vostra auto o la vostra moto consigliamo di prenotare sul sito ufficiale della struttura secondo il calendario riportato nella pagina dedicata, oppure di presentarvi direttamente all’Autodromo nei giorni di apertura al pubblico.

Il circuito è anche a disposizione delle case automobilistiche e motociclistiche per testare i prodotti in fase di sviluppo. L’Autodromo di Modena si infatti trova nel cuore della Motor Valley dell’Emilia-Romagna, cosa che rende la pista particolarmente comoda anche dal punto di vista logistico, oltre che per la totale riservatezza che garantisce.

Autodromo Modena

Pit Lane – Ph. Autodromo di Modena

Tra i tanti eventi cui si presta, l’Autodromo di Modena ospita anche alcuni raduni dedicati sia alle due che alle quattro ruote, giornate speciali rese elettrizzanti dalla possibilità di guidare antichi bolidi in pista e colorate dal fascino della storia che riprende vita attraverso motori rombanti, grandi classiche e antiche autovetture sportive.

Se poi avete intenzione di provare l’emozione di guidare in pista una moderna auto Gran Turismo, una vettura racing o da rally, presso l’Autodromo di Modena è possibile prenotare e noleggiare auto sportive per vivere in prima persona un’esperienza appassionante, insieme a piloti professionisti che saranno a vostra disposizione per insegnarvi tutti i segreti delle corse e delle alte prestazioni.

Come raggiungere l’Autodromo di Modena

L’Autodromo di Modena è situato a soli 3 minuti dalla Via Emilia può essere raggiunto:

In Auto
Dall’Autostrada A1 prendere lo svincolo per Modena Nord.
Seguire “Tangenziale” e immettersi in direzione Maranello.
Prendere l’uscita n°16, direzione Milano, Reggio Emilia.
Proseguire sulla Via Emilia Ovest per circa 3,5 km.
Alla rotonda di Marzaglia (sulla Via Emilia) prendere la terza uscita e imboccare la “Strada Marzaglia Nuova”.
Proseguire per circa 1,4 km, girare a sinistra sulla Strada Pomposiana e proseguire per circa 1 km.

In Bus
Linea 9A – 10B del servizio trasporti metropolitano. Le fermate comprendono la stazione ferroviaria, l’autostazione e il Museo Casa Natale Enzo Ferrari.

In Treno
Biglietti Trenitalia per la Stazione Ferroviaria di Modena /Stazione Mediopadana linea Alta Velocità di Reggio Emilia.

In Aereo
Aeroporto di Bologna 52 km
Aeroporto di Verona 108 km
Aeroporto Milano – Linate 167 km
Aereoclub di Modena Aeroporto di Marzaglia – L’Aeroclub permette di arrivare direttamente in pista anche con elicotteri o aerei privati.

Contatti
Tel. 059/388711
Fax 059/388788
E-mail: info@autodromodimodena.it

Autore

Walter Manni

Esploratore e Avventuriero: ama navigare gli oceani, scalare le montagne più alte e surfare sulle onde del web

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