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Un menù settembrino in Emilia-Romagna

di /// Agosto 31, 2021
Tempo stimato di lettura: 4 minuti

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Certo l’estate è finita, torniamo a metterci il cappotto la sera e non si fa tempo ad uscire dal lavoro che inizia ad imbrunire, ma non tutti i mali vengono per nuocere.

Secondo me infatti una delle gioie più luminose dell’arrivo del fresco è il piacere di riscoprire una tavola imbandita in perfetto stile emiliano romagnolo.
Mi spiego bene, non che in estate non si possa mangiare bene ma volete mettere le leccornie delle stagioni fredde di Emilia-Romagna a confronto?

Con temperature più miti e lontane dai picchi di caldo vissuti quest’anno, riusciamo certamente a goderci maggiormente una sosta in una bella osteria di collina, sorseggiando un buon vino e godendoci la vista sulla pianura fino al mare, o anche quel “fai da te” culinario che tanto ci appassiona e rende soddisfatti quando realizziamo la ricetta della nonna.

Lo staf di Turismo Emilia-Romagna, oggi #inEmiliaRomagna, torna ai fornelli con un menù che abbraccia diverse province, sapori, odori, sempre veri amori.

ERBAZZONE



Interessanti in ogni stagione le torte salate regalano sempre grandi emozioni alle nostre papille gustative. “L’erbazzone” o “scarpazzone” fa della sua semplicità il suo cavallo di battaglia. Leggero e gustoso colora la vostra tavola di giallo e verde, perfetto come antipasto, con i suoi spinacelli da fare invidia a Braccio di Ferro.
Non resta che metterci accanto un bicchiere di lambrusco e come direbbero i francesi, les jeux sont faits!
Scopri la RICETTA.

CANNELLONE ALLA PIACENTINA



Possiamo immaginare nulla di meglio? Ecco a mio modesto parere, siamo ai vertici del gusto.
Ricotta, spinaci, uovo e quel sapore pungente che solo la noce moscata riesce a dare, il tutto su un letto di mascarpone o besciamella, e quella grattugiata di parmigiano reggiano a coronare il tutto.
Devo aggiungere altro? Scopri (di corsa) la RICETTA.

PISARÉI E FAGIOLI



Sempre dal piacentino con furore un piatto della tradizione, semplice ed equilibrato nei sapori e perfetto da gustare con un bel rosso…parliamo dei pisarèi!  I piccoli gnocchetti di pane raffermo e farina sono perfetti se accostati ai borlotti e avvolti da un potente sugo a base di pestata di lardo. Stappate un profumato e fresco Gotturnio Tomà e di certo i commensali non potranno rimaner insoddisfatti.
Ecco la facile RICETTA, non vi resta che sporcarvi le mani di farina.

PETTI DI TACCHINO ALLA BOLOGNESE



Preparati i primi non resta ora che buttarci nelle seconde portate. Certo non abbiamo badato fino a dora a restar leggeri, ma riequilibriamo il tutto con una ricetta tutta di Bologna.
Parliamo dei petti di tacchino, carne bianca dal basso contenuto calorico, arricchita dal profumo del bosco con una grattugiata di tartufo bianco. Il marsala lascerà il suo odore nelle carni che, con tanto di formaggio, daranno vita a un buon secondo piatto.
La RICETTA potete scoprirla o arricchirla con un pizzico di fantasia.

TORTA DI MODENA



Dulcis in fundo arriviamo (strapieni) ai dolci! Propongo quindi una torta Barozzi, celebre torta al cioccolato modenese, che tagliata a piccole fette è perfetta accompagnata dal caffè. Burro, uova, caffe e cioccolato son tutto quello che vi serve per creare questa meraviglia.
Senza dimenticare una candida pioggia di zucchero a velo. Ecco per voi la RICETTA.

CIAMBELLA ROMAGNOLA

http://goo.gl/Zv6NFk



Terminiamo questo menù con un pò di Romagna. Da bravo romagnolo cresciuto a piada e San Giovese non mi permetterei mai di invitare a casa mia qualcuno senza fargli trovare una bella ciambella sulla tavola.
Bagnata nel vino è incredibile, provar per credere, irregolare e mai tonda, senza buco e sempre fatta a mano!
Dimenticate quindi l’impastatrice e preparatevi ad un tuffo nel passato, dal sapore felliniano, ricco di storia ed emozioni tutte romagnole.
La RICETTA della ciambella è questa, ma quella di mia nonna è più buona.

Preparo un brioschi per la digestione,
passo e chiudo.

Autore

Arturo Castellini

Curioso esploratore romagnolo, trascorre la sua settimana a pianificare la prossima gita nell’entroterra italiano, alla ricerca della più sincera tradizione

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