Amo il mare d’inverno. Amo i suoi colori, il fragore delle onde e quel senso di profonda tranquillità che riesce a trasmettermi quando sono di fronte a lui.
C’è un forte dialogo che si instaura in quel momento. Io parlo, lui ascolta. Lui parla, io ascolto.
A farci da quinta le spiagge, distese di sabbia silenziose prive di turisti e ombrelloni con all’orizzonte solo sparute ombre sfuocate di uomini e donne che come me hanno bisogno di parlare con il vento e con se stessi.
È un amore spasmodico il nostro, che ogni inverno si rinsalda.
Durante il weekend ci ritroviamo e ci confidiamo. Io chiedo aiuto e lui generosamente mi dona quell’equilibrio che alle volte la vita di tutti i giorni tende a strapparti via.
Come me sono tante le persone che durante i mesi invernali scelgono le spiagge dell’Emilia Romagna per ricercare questa comprensione. Molti sono i modi per tentare un confronto, molte le vie per avere un approccio.
Se si è amanti del silenzio e delle lunghe passeggiate, di certo i luoghi giusti in cui perdersi nei propri pensieri sono i lidi di Comacchio (in primis Volano): aspri e selvaggi offrono paesaggi fantastici in cui perdere il proprio sguardo.
Per i più sensibili e malinconici l’area compresa tra Casalborsetti e Marina Romea è un ottimo rifugio in cui nascondersi: c’è chi ricerca le telline, chi guarda l’orizzonte, chi passeggia a cavallo o corre dietro al proprio cane.
Per chi ama lo sport, e in particolare la corsa e il nordic walking, particolarmente indicate sono le pinete costiere di Ravenna: chilometri di passaggi circondati da farnie, frassini, pini marittimi e moltissimi arbusti.
C’è poi a Marina di Ravenna una lunga diga foranea di 3 km circa che rilassa e rigenera completamente, e porta dritto fino in mezzo al mare.
All’affascinante anima selvaggia di queste spiagge si contrappone la vitalità di città marine come Cervia/Milano Marittima e Cesenatico.
Se si è alla ricerca di una vacanza capace di abbinare alla solitudine di una passeggiata in spiaggia un pomeriggio speso tra shopping e trattamenti termali rilassanti, sono sicuro che questi borghi possano fare sicuramente al caso vostro.
Da una parte c’è il romanticismo dei porti con i suoi pescatori, le barche e le reti al sole; dall’altra i grandi alberghi e gli stabilimenti balneari, alcuni dei quali aperti anche a pranzo, soprattutto durante il weekend. A ciò si aggiungono i centri storici che, alle vetrine dei negozi, affiancano un ricco programma di eventi adatti a tutte le età.
Anche Rimini, Riccione e Cattolica godono di questa particolare alchimia. È inevitabile. Il mare qui è qualcosa che non si può nascondere.
Struccato dai vestiti dell’estate, si mostra per quello che è, senza artefici e sovrastrutture. Modifica caratteri e comportamenti.
È un luogo in cui rifugiarsi durante le pause pranzo da lavoro, una quinta per surfisti e kiters, una passeggiata a cui non rinunciare nei tenui pomeriggi invernali, ma soprattutto un amico a cui confidare i propri più intimi segreti.
“Il mare d’inverno è un concetto che il pensiero non considera…” cantava Loredana Bertè agli inizi degli anni ‘80. Bene, il mio consiglio è invece quello di ascoltare la sua voce.
Autore
Davide Marino
Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi
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