Gambe, fiato e tanta passione per la bici. La Nove Colli di Cesenatico è una sfida che da oltre 50 anni attira ciclisti da tutto il mondo nel dolce paesaggio dell’Appennino romagnolo, un territorio da sempre legato alle due ruote.

Chi partecipa alla Nove Colli lo sa: la fatica della gara d’un tratto si annulla di fronte alla soddisfazione di tagliare il traguardo di una delle corse più note e partecipate d’Italia, e ai meravigliosi scenari che hanno visto crescere un corridore del calibro di Marco Pantani.

Ma come nasce la storica Granfondo Nove Colli, e qual è il suo percorso? Non resta che inforcare la bici e andare a scoprirlo.

Una storia che ormai è leggenda

L’ironia della storia vuole che la gara, celebre per le sue scalate sui colli della Romagna, sia nata al livello del mare. È il 1971 quando un gruppo di corridori si incontra all’alba al Bar del Corso, nella storica sede sul Porto Canale Leonardesco di Cesenatico, per partire alla volta dell’entroterra. Nasce così la Nove Colli.

Non è un caso che le radici della gara affondino proprio in quel bar. Soltanto qualche anno prima, una cerchia di appassionati di bici si era radunata nel locale per fondare la Società Ciclistica Fausto Coppi, dando vita di fatto all’attività escursionistica che di lì a poco avrebbe portato alla nascita della Nove Colli.

Dai soli 17 “novecollisti” di quella primissima edizione, negli ultimi anni le iscrizioni sono schizzate a quota 12.000, a testimonianza del successo crescente della manifestazione. Il suo richiamo a livello nazionale ha raggiunto l’apice nel 2020, quando gli organizzatori del Giro d’Italia hanno dedicato una tappa della prestigiosa gara nazionale al percorso romagnolo.

Se nel tempo le adesioni sono aumentate esponenzialmente, il tracciato della Granfondo è rimasto sempre fedele al nome che porta: Nove Colli, come le salite che i corridori devono affrontare durante la gara, e un percorso che parte e ritorna al mare.

Nove Colli: il percorso

Quando parliamo della Nove Colli non ci riferiamo a una manifestazione ciclistica qualsiasi, bensì a una Granfondo. Il tratto caratteristico di questo tipo di gara è la lunga distanza, parametro in cui la corsa di Cesenatico ricade appieno.

Pensate infatti che il suo percorso più conosciuto sfiora i 200 chilometri di lunghezza, che coincide con la soglia minima di una Randonnée.

Ma non è l’unico che i corridori possono scegliere quando si iscrivono alla gara. Le alternative sono principalmente due: il percorso più lungo e impegnativo misura 194 chilometri, per un dislivello di 3.880 metri. L’altezza massima affrontata lungo il tragitto è di 791 metri, mentre i chilometri totali in salita raggiungono quota 72.

È questo il percorso che dà il nome alla gara. Pedalata dopo pedalata i ciclisti si inerpicano infatti sui famosi nove colli, che si inanellano l’uno dopo l’altro nelle province di Forlì-Cesena e Rimini (nell’ordine Polenta, Pieve di Rivoschio, Ciola, Barbotto, Montetiffi, Perticara, Monte Pugliano, Passo delle Siepi e Sogliano).

Un’area ricca di panorami spettacolari e piccoli borghi come Bertinoro, Mercato Saraceno e San Leo, solo per citarne alcuni.

Benché più breve, il secondo percorso della Nove Colli richiede comunque un buon livello di preparazione atletica. Parliamo infatti di 130 chilometri con un dislivello totale di 1.871 metri, 50 chilometri di salita e un’altezza massima di 536 metri.

I colli toccati in questo caso sono quattro, mentre i punti di partenza e arrivo coincidono con quelli del primo itinerario – la Colonia Agip di Cesenatico.

Nel corso degli anni l’offerta della Nove Colli si è poi ulteriormente ampliata con un percorso ancora più breve di 60 chilometri e con l’ultramaratona della Nove Colli Running, trasformando la gara in uno degli eventi ciclistici più completi in Emilia-Romagna.