Tu la conosci la storia del SIC?
Fino a qualche anno fa al nome di Marco Simoncelli si associavano 5 cose: la passione per le 2 ruote, l’accento romagnolo, una chioma di capelli ricci, il soprannome SIC e un numero, il 58.
La sua prematura scomparsa, avvenuta in pista, ha portato alla ribalta oltre al personaggio la persona semplice e bella che era.
Dopo qualche ricerca ecco quello che ho scoperto sul grande campione romagnolo.
Ph. Museo Marco Simoncelli
Il Museo
Bisogna arrivare a Coriano, piccolo borgo dell’entroterra riminese dove il campione è cresciuto, per visitare “La storia del Sic” la galleria/museo che sorge poco distante da casa, da quel viottolo sinuoso fasciato da una fila ininterrotta di alberelli … 120 metri che per anni sono stati visti e interpretati come se fosse il circuito più lungo e più bello del mondo come scrive lui stesso nel libro Diobò che bello!
Il museo si trova nel centro del paese, davanti al monumento a lui dedicato, inaugurato a poco più di un anno dalla sua scomparsa.
La galleria/museo si trova all’interno del Palazzo della Cultura di Coriano è sviluppato in 3 sale tematiche, allestite da Aldo Drudi, storico disegnatore delle grafiche dei caschi del Sic e grande amico del pilota.
Un percorso per conoscere la storia del Sic, rivivere la sua breve ma intensa carriera scendendo in pista con lui.
Dagli esordi alla classe 125 e 250 fino alla prestigiosa Moto GP.
Ce n’è “di ogni”, come dicono da queste parti.
Moto, caschi, tute, guanti, bottiglie stappate ai vari podi e persino la ricostruzione fedele del box del team Gresini, con esposta la Honda RC212V, l’ultima moto cavalcata dal pilota.
Ciascun visitatore può interagire con tutti gli oggetti della galleria, entrando in “contatto” con il mondo di Marco, ancora presente qui e nella memoria di chi lo ha conosciuto e/o seguito.
Un vero e proprio museo emozionale.
Una curiosità per i più piccoli e non solo: sono esposte anche le minimoto con cui ha iniziato all’età di 7 anni.
Il soprannome SIC
Anche chi non è assiduo telespettatore di gran premi avrà notato che durante le trasmissioni televisive del motomondiale, i piloti vengono citati con le prime tre lettere del loro cognome nei tabellini che affiancano le immagini in diretta. Simoncelli quindi sarebbe dovuto apparire come “Sim”. Qualche mese prima, però, aveva esordito un altro pilota, Julian Simon, a cui era già stato attribuito Sim. Ecco perché da allora Marco Simoncelli diventò per tutti Sic.
Mi piacerebbe essere ricordato come uno che in gara sapeva emozionare
La targa sul monumento il Podio di Sic realizzato dall’Associazione 58boys riporta una delle frasi più significative di Marco:
Mi piacerebbe essere ricordato come uno che in gara sapeva emozionare.
Credo che il desiderio di Marco sia stato esaudito ampiamente.
Dopo tutte le emozioni vissute e fatte vivere fuori e dentro la pista, il Sic ha continuato ad emozionare.
E’ stato così per la folla che ha accompagnato Marco a Coriano nel suo ultimo giro in pista, nel giorno del suo funerale, è così per coloro che giorno dopo giorno vanno a visitare il Museo a lui intitolato.
Non per ultima la silenziosa emozione che ha accompagnato l’inaugurazione del Museo e del monumento sotto una lieve neve, tanto amata dal pilota.
Un’ultima segnalazione: tempo fa è stata inaugurata sempre a Coriano l’installazione “Ogni domenica” che riaccende ogni domenica all’imbrunire, per 58 secondi, la passione per Marco Simoncelli, pilota romagnolo scomparso prematuramente sulla pista di Sepang il 23 ottobre 2011.
“Chi ha la passione dei motori lo sa: c’è sempre un giro di pista da fare. E quando la pista non c’è, basta inventarsela.
Diobò ragazzi, dateci gas!”
Per saperne di più
La storia del Sic
Via Garibaldi, 127
47853, Coriano (RN)
www.facebook.com/lastoriadelsic
Accessibile alle persone diversamente abili, parte degli introiti degli ingressi sono devoluti alla ONLUS Fondazione Marco Simocelli 58 .
Autore
Celestina Paglia
Sangue siculo – abruzzese, nata e cresciuta a Firenze, emiliano romagnola di adozione. Montanara inside da sempre, da poco ha scoperto la sua passione anche per il mare…
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Stefano
Grazie Sic. si sei stato uno che dava anzi che da emozioni sono il pensare a lui mi rende gli occhi lucidi