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Con i suoi fitti boschi di latifoglie e conifere il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi si conferma uno dei patrimoni forestali più importanti d’Italia e dell’Emilia-Romagna.
Più volte, in passato, ne abbiamo parlato. Abbiamo raccontato la sua bellezza e maestosità, del suo ricco patrimonio, degli itinerari che lo attraversano e delle emergenze storiche e culturali che custodisce.
Posto al confine tra l’Emilia-Romagna e la Toscana, il parco offre molte possibilità escursionistiche. Sono tanti gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta che vengono qui per ricercare rifugio dalla frenesia della vita.
Si tratta di oltre 800 km di sentieri tracciati da percorrere a piedi o in bicicletta, tra panorami mozzafiato e viste incredibili.
Il parco in bicicletta
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi offre agli appassionati delle due ruote innumerevoli itinerari escursionistici, ognuno con un diverso grado di difficoltà e distanza.
Si tratta di percorsi affrontabili, senza particolari difficoltà, da qualunque tipologia di biker: dall’amatore al più esperto, dal giovane al più anziano.
Tra strade meno battute e punti panoramici, l’area si conferma un vero e proprio paradiso per l’escursionismo su due ruote.
Il ritrovato successo per questo tipo di itinerari è sicuramente da rintracciare nel recente diffondersi del fenomeno delle biciclette con pedalata assistita, che consentono a un pubblico sempre più vasto di effettuare escursioni in luoghi che prima sembravano irraggiungibili (all’interno del parco sono attivi diversi servizi di prenotazione e noleggio).
Per dare un utile supporto agli appassionati di questo tipo di sport, qualche anno fa è stato pubblicata una guida dedicata (In bici nel Parco), che trovate trasposta anche a questo link. Al suo interno sono presenti ben 20 percorsi distinti, adatti ad escursionisti in mountain bike con differenti gradi di preparazione e allenamento (le tracce .gpx sono scaricabili direttamente da qui).
A ciò si aggiunge un’utile novità. Recentemente è stata lanciata un’App che permette di “navigare” sui sentieri del Parco, anche in modalità offline. L’applicazione, che si chiama PNFC Trekking Map, è disponibile su Ios e Google Play ed è consultabile comodamente anche grazie alla Web App.
Per chi è interessato a un percorso trekking nell’area del Parco, consigliamo anche di consultare il sito trekking.parcoforestecasentinesi.it, ricco di sentieri e percorsi alla scoperta del comprensorio naturale.
Tre percorsi consigliati
🚲️ La pista forestale più bella d’Italia
Lunghezza: 18.7 km
Durata: 3h e 30
Località toccate dal percorso: Cancellino – La Lama – Cancellino
Un magnifico itinerario di quasi 20 km che attraversa le magnifiche foreste vetuste del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Nato su quella che un tempo era una vecchia ferrovia a scartamento ridotto, il percorso parte da Cancellino (Toscana) e arriva alla Lama, attraversando Passo Lupatti, Grigiole, Ponte la Guardia e Fonte Solforosa.
→ Scarica la traccia .gpx
🚲️ Un grandioso anello nell’Alto Bidente
Lunghezza: 46.4 km
Durata: 6h
Località toccate dal percorso: Ridracoli – Casanova dell’Alpe – La Lama – San Paolo in Alpe – Biserno – Ridracoli
Un bellissimo giro ad anello sul versante romagnolo del Parco delle Foreste Casentinesi. Si tratta del più lungo fino ad ora tracciato e con dislivello superiore ai 1000 mt, anche se “diluito” in due differenti salite.
Il giro si svolge per buona parte all’ombra di incantevoli boschi e percorre la lunga discesa della Lama, definita la più bella pista forestale d’Italia. Memorabile anche l’altopiano erboso di San Paolo in Alpe, come ovviamente gli scorci affascinanti sulle acque del lago artificiale di Ridracoli.
→ Scarica la traccia .gpx
🚲️ All’ombra del Falterona
Lunghezza: 31.6 km
Durata: 5h 30 minuti
Località toccate dal percorso: Castagno d’Andrea – Piancancelli – Giogo – Tre Faggi – Casone – Castagno d’Andrea
Un superbo giro ad anello non così lungo e faticoso come potrebbe sembrare. Si parte da Castagno d’Andrea, il cui territorio è caratterizzato da estese e suggestive “marronete”, con un’impegnativa ma graduale salita per un dislivello superiore ai 1000 mt.
Gratificante il tratto centrale che prosegue in cresta fino al passo dei Tre Faggi. Il ritorno avviene su un sentiero con una discreta ripidità, per il quale è richiesta la massima attenzione.
→ Scarica la traccia .gpx
Autore
Davide Marino
Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi
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