Ho una strana teoria sull’autunno: il vero capodanno non è il 1° gennaio, ma il primo giorno di settembre.
Finita la spensieratezza dell’estate, l’autunno è il momento giusto per redigere il lungo elenco di propositi, nuovi impegni e promesse verso se stessi e gli altri che ci accompagnerà fino alla prossima estate: la palestra, il corso d’inglese e di cucina, le lezioni di piano e di yoga, la data del prossimo viaggio, la voglia di essere più aperti e disponibili nei confronti del prossimo.
In autunno il freddo dell’inverno è un futuro prossimo ancora lontano. Il tempo è relativamente mite. Iniziano le prime maglie a maniche lunghe, le prime giacche a vento serali, il mondo attorno a noi indossa un nuovo mantello fatto di colori accessi e sgargianti, e quello che ingeriamo assume nuove sfumature di gusto e sapore.
L’autunno diventa così una stagione perfetta per partire per una gita fuori porta, complici gli ultimi raggi del sole che inondano di luce calda e incantevole tutto ciò che sfiorano.
In Emilia-Romagna per fortuna in autunno ci sono infinite possibilità da scoprire, da toccare con mano e, perché no, anche gustare. A volte i veri tesori sono sotto i nostri occhi diceva mia nonna.
E allora cerchiamo di conoscere insieme qualche nuova meta da raggiungere durante questi mesi autunnali.
Nella bellezza della Val Tidone
La prima gita fuori porta ci conduce in Val Tidone, un territorio posto tra l’Emilia e la Lombardia, costellato di castelli, santuari, rocche, ma anche piatti tipici e vini profumati.
Le colline tutt’intorno regalano meravigliosi paesaggi dai colori sfavillanti, segnate dai filari regolari dei vigneti e dalle tante cantine in cui è possibile assaporare prodotti della terra e alcuni dei migliori vini d’Italia come il Gutturnio, l’Ortrugo e la Malvasia.
Una valle da godersi a piedi o in bicicletta, percorrendo ad esempio l’imperdibile Sentiero del Tidone che per oltre 69km costeggia il torrente Tidone fino alla sorgente.
Al centro la Rocca d’Olgisio, la più antica fortezza del piacentino, appare come un imponente complesso fortificato posto su di una rupe scoscesa dalle cui mura è addirittura possibile scorgere Milano con i suoi grattacieli nelle belle giornate di sole.
Tra i borghi della Val Conca
Sono circa 90 i chilometri di strade collinari da percorrere se avete intenzione di conoscere la valle del fiume Conca con i suoi tantissimi borghi e paesaggi suggestivi. Come farlo sta a voi deciderlo: in macchina, in bicicletta o lungo i suoi itinerari a piedi.
Molti visitatori si sorprendono per la bellezza delle sue campagne e dei suoi panorami. Qui dove il mare è sempre presente e i monti, anche quelli più distanti, fanno parte dell’orizzonte, si trovano alcuni dei borghi più belli di tutta l’Emilia Romagna: San Giovanni in Marignano, Saludecio, Mondaino, Montegridolfo, Montefiore Conca, ai quali si sommano segni naturali molto particolari come ad esempio le Grotte di Onferno.
Una valle fatta di paesi, belli da visitare e da conoscere, ma soprattutto una valle di paesaggi da vivere e gustare.
Tra i colori delle Foreste Casentinesi
Si respira la magia dell’autunno procedendo lungo i sentieri del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
È in questo periodo che i boschi ancestrali di castagni, faggi e larici mutano pelle, tingendosi per qualche settimana (il miglior periodo va dalla fine di ottobre all’inizio di novembre) di mille sfumature di giallo, rosso, arancione e oro.
Un momento meraviglioso per fare trekking, andare alla ricerca di funghi e scoprire i tanti borghi di quest’area a cavallo tra la Romagna e la Toscana dove il tempo sembra essersi fermato.
Molti i luoghi da visitare, molte le esperienze da vivere come il misticismo profondo dell’Eremo di Camaldoli, la meraviglia di una lunga passeggiata sul bacino della Diga di Ridracoli, l’impetuoso fragore della Cascata dell’Acquacheta con il suggestivo borgo dei Romiti e l’impressionante foresta di Campigna.
Un ricco calendario di eventi – che va sotto il nome di Autunno Slow – ogni anno ne celebra gli aspetti più genuini, proponendo escursioni, passeggiate, laboratori, mostre, workshop di fotografia, sagre, degustazioni e tante iniziative speciali a cui è difficile rinunciare.
Sulle sponde del Lago Calamone
Il desiderio di staccare dalla frenesia di tutti i giorni ci consiglia una gita fuori porta a Ramiseto sulle sponde del Lago Calamone (noto anche come lago Ventasso) in pieno Appennino Tosco-Emiliano.
Si tratta di un piccolo gioiello adagiato a 1.300 metri sul livello del mare, circondato da ampi boschi di faggio e conifere che in autunno riflettono le loro mille sfumature sulle acque fredde del lago.
Una meta domenicale consigliatissima che non si conclude sulle sponde del lago ma che prosegue fino alla vetta del Monte Ventasso, fino a 1727 metri d’altezza.
La cima è il vero spettacolo: prati fioriti di orchidee e tulipani, il primo spicchio di mare in lontananza, il lago sottostante e le vette del Cusna e dell’Alpe di Succiso a due passi, con la catena appenninica e alpina in lontananza.
Nella terra dei castelli modenesi
In provincia di Modena, tra la pianura e l’Appennino, c’è un piccolo angolo d’Emilia Romagna che racchiude un mondo intero di cultura, enogastronomia e intrattenimento.
In questa area di pochi chilometri quadrati comunità diverse, borghi antichi e centinaia di storie ed esperienze formano il mosaico di un territorio unico da visitare e da vivere.
Vignola, Spilamberto, Montalbano, Savignano sul Panaro, Castelvetro di Modena, Castelnuovo Rangone , il Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina sono solo alcune delle perle che formano quella preziosa collana che sono le Terre di Castelli.
Tutt’attorno il mantello dell’autunno riveste di rosso e arancione le dolci colline popolate da vigneti da cui nasce il mitico Lambrusco Grasparossa.
Autore
Davide Marino
Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi
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