Parchi NaturaliParchi Naturali

Giardini e Parchi storici in Emilia-Romagna

di /// Aprile 13, 2023
Tempo stimato di lettura: 8 minuti

SHARE

SHARE

Quando ci riferiamo all’Arte, d’istinto viene da pensare a tutte quelle espressioni figurative come la pittura, la scultura e l’architettura e le sue derivate che, in un modo o nell’altro, hanno definito quei modelli di bellezza che hanno segnato profondamente la nostra estetica e la nostra morale.

Distinguere cosa è bello da cosa è brutto, lo sappiamo, è un gioco di stile che filosofi e pensatori di ogni tempo hanno affrontato, demolito e ricostruito più volte, confrontandosi ciascuno con il proprio ambiente culturale e la propria società di riferimento. Risulta pertanto iniquo e inutile perdersi nei rivoli di queste disquisizioni complesse e articolate.

Esistono però a questo mondo luoghi che, con grazia e semplicità, hanno il potere di toccare l’animo di ciascuno di noi, lasciando una piacevole sorpresa negli occhi e nel cuore di chi li guarda.

Spesso si sente dire che l’Italia tutta sia un grande giardino, e di questo non dubitiamo, esistono però giardini e parchi storici che più di altri vale la pena conoscere e visitare.

“Disegnati” dalla mano dell’uomo, questi verdi monumenti esaltano la bellezza estetica delle grandi ville e residenze signorili che ancora oggi costellano la nostra Penisola.

Passeggiando lungo i loro viali, avvolti dai colori delle piante e dai profumi dei fiori, signori e nobili di un tempo hanno preso decisioni importanti, lasciandosi andare alle più leggere e divertenti frivolezze che la vita ha regalato loro.

Grazzano Visconti (Piacenza)

Dove: Viale del Castello, 2 | Grazzano Visconti (Piacenza)
Ingresso: a pagamento

Vigolzone (PC), Giardino del Castello di Grazzano Visconti
Vigolzone (PC), Giardino del Castello di Grazzano Visconti | Credit: Dario Fusaro, Archivio Fotografico “Grandi Giardini Italiani”

Restaurato agli inizi del Novecento dal Duca Giuseppe Visconti di Modrone, padre del noto regista Luchino Visconti, il neo-medievale borgo di Grazzano Visconti è avvolto da un meraviglioso parco di ben 150.000 ettari.

Custodito come fosse un tesoro, il giardino trasmette un forte senso di benessere e tranquillità a chiunque si trovi a passeggiare lungo i suoi viali, sorprendendolo con le sue forme eclettiche.

In lui si combinano la simmetria del giardino all’italiana e francese con l’atmosfera romantica dei parchi all’inglese, persuasi dal suono dell’acqua del piccolo Rio Grazzano che scorre al suo interno.

Reggia di Colorno (Parma)

Dove: Piazza Garibaldi, 21 | Colorno (Parma)
Ingresso: l’accesso al giardino è gratuito; l’entrata alla Reggia è, invece, a pagamento.

Colorno (Parma), Reggia di Colorno
Colorno (Parma), Reggia di Colorno | Credit: D-VISIONS, via ShutterStock (solo per uso editoriale)

Un’affascinante sintesi di storie e stili: ecco come si presenta la Reggia di Colorno, conosciuta da molti anche come la Versailles di Parma.

Sulle sua “pelle” porta i segni di progetti, dinastie e trasformazioni diverse succedutesi nel corso dei secoli, alcune delle quali funeste e radicali.

Dopo un grande restauro operato sul finire degli anni ’90 del secolo scorso, oggi la reggia ha recuperato le forme della prima metà del Settecento con il grande giardino alla francese.

Alle sue spalle, il parco ottocentesco dallo stile romantico fa en pendant all’intero complesso, rimarcando questo sito come uno dei luoghi assolutamente da visitare in Emilia-Romagna.

Labirinto della Masone (Parma)

Dove: Strada masone, 121 | Fontanellato (Parma)
Ingresso: a pagamento

Fontanellato (Parma), Labirinto della Masone
Fontanellato (Parma), Labirinto della Masone | Credit: D-VISIONS, via ShutterStock (solo per uso editoriale)

200 mila piante di bambù di venti specie diverse compongono questo straordinario giardino dalla particolare pianta a stella.

Il Labirinto della Masone è di fatto il più grande labirinto esistente al mondo, realizzato con piante che dai 30 cm raggiungo anche i 15 metri d’altezza.

L’ideatore e progettista Franco Maria Ricci ha impiegato quasi 10 anni per realizzare questo suo sogno, oggi aperto al pubblico grazie a un percorso di oltre 3 km in cui perdersi e ritrovarsi grazie alla potenza della natura e dell’arte.

Museo Giardino della Rosa Antica (Modena)

Dove: Via Giardini Nord, 10250 | Montagnana di Serramazzoni (Modena)
Ingresso: a pagamento

Montagnana di Serramazzoni (Modena), Museo Giardino della Rosa Antica
Montagnana di Serramazzoni (Modena), Museo Giardino della Rosa Antica | Credit: inappenninomodenese.com

Laddove tra le colline modenesi si estendevano terreni tenuti a foraggio, oggi si trova una delle più grandi collezioni al mondo di rose antiche.

Stiamo parlando del Museo Giardino della Rosa Antica, un caso tra i primi in Europa, con quasi 800 varietà di rose differenti che, grazie a visite guidate e percorsi sensoriali, possono essere avvicinate e conosciute da tutti.

Oggi quest’area verde è un punto di riferimento internazionale per botanici, paesaggisti, cultori e per tante persone che, a vario titolo, dedicano tempo e passione a questo fiore e al suo mondo magico, evocativo e poetico.

Giardino di Palazzo di Varignana (Bologna)

Dove: Via Ca’ Masino, 611/A | Castel San Pietro Terme (BO)
Ingresso: a pagamento (solo su prenotazione)

Castel San Pietro Terme (BO)
Castel San Pietro Terme (BO), Palazzo di Varignana | Credit: ilviaggiatore-magazine.it

Una superficie di circa 3 ha, in cui la campagna si fonde con la natura e la bellezza del resort di Palazzo di Varignana.

Avvolto dalla bellezza dei colli bolognesi, questo straordinario progetto di riqualificazione paesaggistica curato dallo scrittore e botanico Antonio Perazzi riesce a condensare in una singolare e armoniosa fusione sapere botanico, agronomico e architettonico.

Villa La Babina (Bologna)

Dove: centro Direzione CLAI – Via Sasso Morelli, 40 | Imola (Bologna)
Ingresso: gratuito (previo appuntamento)

Imola (BO), Villa La Babina
Imola (BO), Villa La Babina | Credit: Gabriele Angelini, Archivio Fotografico Grandi Giardini Italiani

Immerso nella campagna imolese, il parco di “Villa La Babina” si mostra come un’oasi verde, tipica delle grandi dimore signorili che nell’Ottocento costellavano la pianura bolognese.

L’impianto paesaggistico si integra perfettamente con l’ambiente rurale circostante e si caratterizza con larghe zone a prato sulle quali svettano monumentali esemplari arborei.

Dal 1999, insieme alla villa di villeggiatura di fine del Settecento, è di proprietà della cooperativa CLAI che, oltre ad occuparsi del suo ripristino, si è prodigata per la sua messa a sistema con visite guidate e spazio per spettacoli ed eventi.

Villa Montericco Pasolini (Bologna)

Dove: Via Montericco, 10 | Imola (Bologna)
Ingresso: a pagamento (solo su prenotazione)

Da secoli la famiglia Pasolini Dall’Onda custodisce questa dimora tra i campi e i frutteti della campagna imolese.

Nata da un torrione di guardia del Quattrocento, nel tempo si è allargata divenendo una splendida dimora nobiliare, con i suoi giardini, i boschi popolati da daini e fagiani e una tenuta agricola specializzata nella produzione di vino pregiato.

Palazzo Fantini (Forlì/Cesena)

Dove: Via XX Settembre, 81 | Tredozio (Forlì-Cesena)
Ingresso: ingresso a pagamento (solo su prenotazione)

Tredozio (FC), Roseto di Palazzo Fantini
Tredozio (FC), Roseto di Palazzo Fantini

Al confine tra Romagna e Toscana, la nobile dimora in stile barocchetto di Palazzo Fantini custodisce un giardino curato dai caratteri tipicamente ottocenteschi e romantici.

Attraversando il suo portale, ci si immerge in un grande parco all’italiana arricchito da aiuole, arte topiaria, roseti e bordature di fiori antichi.

Colori e profumi donano charme e piacevolezza a chi lo visita: location ideale per eventi e manifestazioni ma anche per prendersi una pausa dalla frenesia della vita.


Nel proporvi questo elenco ci siamo in parte appoggiati alla rete d’eccellenza costituita dall’associazione dei Grandi Giardini Italiani che dal 1997 raccoglie i giardini più belli visitabili in Italia, promuovendo la pratica del cosiddetto Horticultural Tourism.

Esiste tuttavia su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna un numero maggiore di parchi pubblici e giardini storici da fruire e valorizzare.

La banca dati dei parchi e giardini della regione Emilia-Romagna costituisce, a tal proposito, un punto di partenza fondamentale soprattutto per chi ha la voglia, il piacere e la curiosità di approfondire questo tema.

Autore

Davide Marino

Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi

Potrebbe interessarti

Questo articolo ha 4 commenti

    • Davide Marino

      Grazie Francesca della tua segnalazione e buona weekend di Pasqua da parte di tutta la nostra Redazione | Davide – staff #inEmiliaRomagna

  • Umberto Rovaldi

    Altro giardino storico (da non dimenticare !), fra i piu’suggestivi e rappresentativi dell’Emilia e dell’Italia, è quello del Casinò dei Boschi di Sala Baganza (Parma), storico conplesso moumentale composto da Villa neoclassica con parco all”inglese, residenza prediletta di Maria Luigia d’Austria duchessa di Parma, semiabbandonato storico gioiello di architettura del paesaggio nascosto nel cuore del Parco Regionale Boschi di Carrega, primo parco regionale in ordine di tempo istituito (1982) in Emilia-Romagna, che fa pendant con la reggia di Colorno, l’altra residenza extraurbana dei Duchi di Parma. Il Casino dei Boschi di Sala è facilmente e molto piacevolmente raggiungibile in bicicletta dal Parco Ducale di Parma pedalando sula ciclabile del LungoParma e su Strada Farnese (sponda sinistra del Torrente Baganza), cioè sulla Greenway delle 3 Residenze Ducali / Ti-Bre Dolce Ciclovia Nazionale 16 BicItalia (
    http://www.bicitalia.org/it/bicitalia/gli-itinerari-bicitalia/141-bi16-ciclovia-tirrenica) ..Sapevatelo!;-)

    • Davide Marino

      Grazie Umberto. Non conoscevo questo storico complesso. Ho visto che fa parte della lista dei “Luoghi del Cuore da salvare” del FAI? In che stato si trova adesso?
      Io lo aggiungo volentieri al nostro lungo elenco dei parchi storici della regione. Grazie tante delle informazioni cicloviarie che ci hai fornito per raggiungerlo.
      Davide | staff #inEmiliaRomagna

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *