Trent’anni per un festival sono tanti, sono storia della fotografia. Eppure il SI FEST, a Savignano sul Rubicone, è più giovane che mai, lanciato nel futuro con una fitta serie di mostre, iniziative ed eventi ad alto grado di coinvolgimento.
FUTURA, I domani della fotografia è il titolo di questa edizione – declinato al femminile, ma anche alla latina, come plurale delle cose destinate a venire alla luce – proiettata verso mondi lontani e più che mai decisa a rivelarci il presente.
Il tempo e la natura
Per il trentennale, il direttore artistico Denis Curti, ha posto l’accento sul fluire del tempo: una riflessione che dal passato conduce al presente e a un’ipotesi sul possibile futuro in un momento in cui più che mai l’uomo si rende conto di essere parte integrante della Natura, da cui dipende il suo futuro.
Alcune mostre del SI FEST trattano esplicitamente il tema: Uguale ma diverso di Arno Rafael Minkkinen, in cui la figura umana, parte di un ecosistema complesso, si fonde con il paesaggio naturale; Polarnightdi Esther Horvath, progetto fotografico realizzato durante una spedizione per lo studio del riscaldamento globale nell’Artico; Riflessi sull’acqua di Mario Vidor, che, presentata alla prima edizione del SI FEST, viene riproposta per questo compleanno speciale.
Sul futuro difficile, sulla speranza e i sogni ci fa meditare Dreams di Elena Givone.
In Percorsi al femminile. Uno sguardo sul domani, curata da Alessia Locatelli in collaborazione con la Biennale della Fotografia Femminile di Mantova, le autrici si interrogano su temi strategici per un mondo diverso e possibile: dalla natura al paesaggio, dal lascito generazionale alla migrazione forzata.
30×30. Una lunga storia per il nostro futuro, a cura di Denis Curti, Roberto Brognara e Mariaelena Forti in collaborazione con La Repubblica e Reuters, ripercorre trent’anni di avvenimenti grazie alle prime pagine del giornale.
Savignano è stata testimone dell’evoluzione della società attraverso le immagini.
Luce in archivio. Percorsi visivi dai cataloghi fotografici di Palazzo Vendemini, a cura di Jessica Andreucci e Giuseppe Pazzaglia, è una panoramica sulle prime edizioni del festival e un omaggio all’archivio fotografico del Comune, che conta oltre 200mila documenti tra fotografie storiche, immagini della sezione contemporanea e campagne fotografiche, oltre al fondo, recentemente acquisito, del reporter riminese Marco Pesaresi.
Progetti in rete
Se l’immagine va acquisendo un peso sempre maggiore nella società contemporanea, Savignano e il SI FEST hanno una tradizione ben accreditata nell’individuare le tendenze in fotografia.
In quest’ottica sono significativi alcuni momenti di incontro, che sottolineano il valore dell’operare in rete.
Ad esempio, le immagini vincitrici di Reset, come risultato della call indetta da Sistema Festival Fotografia, formato da cinque festival di fotografia italiani – Cortona On The Move, Festival della Fotografia Etica (Lodi), Fotografia Europea (Reggio Emilia), Photolux Festival (Lucca) e SI FEST (Savignano sul Rubicone) – che si sono uniti per dare vita a una piattaforma di progettazione comune.
Vanno citati anche gli incontri con i sindaci di Senigallia e Bibbiena, città della fotografia e con gli studenti e i docenti del Campus di Rimini dell’Università di Bologna (protagonisti di Casa UniBO, un progetto di Comune di Savignano sul Rubicone e Università di Bologna sul tema “Fotografia e moda”).
E anche la presentazione di Emilia Romagna Photo Valley, progetto di mappatura e di valorizzazione della fotografia sul territorio regionale promosso da APT Servizi Emilia Romagna.
Gli eventi collaterali e il coinvolgimento
Accanto alle letture portfolio, che permettono di confrontarsi con gli esperti sul proprio lavoro, un’occasione per interagire con la fotografia – che letteralmente impregna Savignano – sono i laboratori. Intriganti. Come Dreams, Atelier dei sogni e SI FEST Kids, Il laboratorio dei sogni, quest’ultimo dedicato ai giovanissimi/e fra gli 8 e gli 11 anni, dove si raccontano i propri sogni con collage fatti di foto, testi, disegni.
Anche i visitatori possono farsi ritrarre dallo staff dell’Atelier: in omaggio un’istantanea e l’arricchimento del “muro dei sogni”, galleria work in progress di sogni condivisi.
In Ritratti per SI Fest 30 l’Associazione Cultura e Immagine, insieme a Savignano Immagini, propone un censimento fotografico basato su ritratti analogici. E l’autoritratto come modalità di rappresentazione di sé è il focus sia del progetto didattico Dal selfie all’autoritratto (curato da Susanna Venturi e Mario Beltrambini con l’Istituto Curie di Savignano) sia del video Me, Myself & I = [We], realizzato da studenti del Liceo artistico Amoretti di Imperia.
Tra i mille percorsi fotografici in cui immergersi e perdersi piacevolmente: le Tre sere di dopofestival con dj set e musica live (con i-Fest), lo Spazio LIFE – Libri, fotografia, editoria, libreria a cielo aperto per chi ama la fotografia, My Dear, con gli esiti del laboratorio fotografico nato in risposta all’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 dell’ONU: “raggiungere l’uguaglianza di genere”.
Ma c’è anche Polaroiders on tour, collettiva di 20 artisti istantanei italiani che attraverso la cornice bianca di una Polaroid raccontano un futuro sorprendente, oltre a workshop e Polawalk. Senza dimenticare le proposte del SI FEST OFF 2021.
SI FEST è un’iniziativa del Comune di Savignano sul Rubicone, realizzata dall’Associazione Savignano Immagini, promossa dalla Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio del Comune di Rimini, in collaborazione con il Dipartimento delle Arti – Università di Bologna.