Un fine settimana da dedicare alle immagini e all’ambiente con la 4ª edizione del Foto Festival della Natura • Obiettivo Natura IV.
L’appuntamento è per l’1, 2 e 3 aprile. La meta è Argenta, a una trentina di chilometri da Ferrara, con le sue valli.
Si tratta di una tre giorni dedicata a una precisa mission, quella di cogliere in fotografia il fascino delle luci e delle acque e di documentare, scoprendolo, il grande patrimonio di specie vegetali e animali che caratterizzano quest’area del Parco Regionale del Delta del Po, da Argenta, appunto, alle Anse Vallive di Ostellato.
L’invito è anche a visitare, l’Ecomuseo e il Museo della Bonifica.
Dall’alba al tramonto. In Oasi (e non solo)
La manifestazione si apre venerdì 1 aprile con la Presentazione del Foto Festival (al Centro Culturale Mercato di Argenta) e un intervento di Francesco Petretti su Raccontare la vita selvatica al tempo della pandemia, e prosegue fin dall’alba del 2 aprile con workshop tecnici alternati ad escursioni in oasi, nella zona del Museo delle Valli, per coglierne gli aspetti più interessanti, fino alle trasparenze del tramonto.
Escursioni fotografiche e incontri tecnici anche la domenica, prima a Ostellato e alle Vallette poi alle Anse Vallive di Portomaggiore – Bacino di Bando.
Si tratta di un ciclo di lezioni “a cielo aperto” di fotografia naturalistica, alternate a momenti in aula, con il biologo e ornitologo Francesco Petretti e con i fotografi naturalisti Milko Marchetti e Stefano Unterthiner, con Alberto Czajkowski (Canon Italia) e Sergio Stignani (AFNI – Associazione Fotografi Naturalisti Italiani Emilia-Romagna).
Il Foto Festival della Natura • Obiettivo Natura IV è organizzato da Comune di Argenta con l’Ecomuseo, in collaborazione con Comune di Ostellato, Comune di Portomaggiore, Soelia spa. e Atlantide Soc. Coop. Sociale.
Tra gli eventi correlati, ricordiamo sia le serate aperte al pubblico dell’1 e 8 aprile, proposte da AFNI, sia la mostra fotografica Fauna e paesaggi del Delta del Po, organizzata a cura del Circolo Fotografico di Portomaggiore, che si tiene fino all’11 maggio presso la Delizia Estense del Verginese.
Fotografare per conoscere
La passione per la fotografia è sinonimo di curiosità e scoperta. Significa ritagliare pezzi ben definiti di realtà e renderli visibili a chi osserva quelle immagini. Cosa che presuppone una ricerca attenta sui soggetti e sui luoghi da indagare attraverso la fotocamera.
Che si tratti di immortalare un’alba mozzafiato e il risveglio della natura o di catturare in uno scatto l’elusivo un martin pescatore o un mignattino piombato, che nidifica tra maggio e giugno sulle ninfee, fotografare la natura è conoscenza.
Per le Valli la fotografia costituisce anche uno dei principali strumenti con cui è possibile richiamare un turismo impegnato, lento e di grande qualità.
Per saperne di più
Le Valli costituiscono una realtà territoriale molto particolare, da scoprire attraverso un sistema museale che ne racconta la storia, dalla vita in valle alle bonifiche, incluse le attività di tutela, indispensabili in ambienti tanto delicati.
Si va dal Museo della Valli d’Argenta al Museo della Bonifica, che si trova nello Stabilimento Idrovoro (attivo) di Saiarino. Di notevole impatto, quasi sospeso sull’acqua, fu inaugurato nel 1925 ed è al centro del sistema di bonifica di destra Reno, con l’immensa rete di canali, idrovore e casse d’espansione. Cuore del museo è la sala pompe, vero monumento di archeologia industriale in cui il liberty è la nota dominante. Il Museo Civico, con sede nella chiesa di San Domenico, conserva invece opere pittoriche e reperti archeologici provenienti dalla zona della Pieve di San Giorgio e dagli scavi nel centro cittadino.
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