Prendevano il nome di Via Romea Strata una serie di antichi itinerari che dall’Europa Centro Orientale arrivavano alle porte dei confini nord-orientali della penisola italiana e alla città di Roma.
Le direttrici che infatti scendevano dalla Polonia , Repubblica Ceca e Austria oltrepassavano il confine alpino presso Tarvisio; le vie che arrivavano dai Balcani, dall’Ungheria e dalla Slovenia passavano dalla città di Gorizia, mentre quelle provenienti dalla Croazia dal centro abitato di Trieste. Tutte facevano parte degli antichi tracciati della Romea Strata, anche se localmente prendevano nomi differenti a seconda dei territori che attraversavano lungo il cammino.
La Romea Strata veniva quindi solitamente divisa in sette piccoli differenti percorsi ( Allemagna, Aquileiense, Annia, Nonantolana-Longobarda, Postumia, Porciliana e Vicetia) e la sua importanza era dettata dal fatto che consentiva, una volta ricongiuntasi con la Via Francigena a Fucecchio, di poter scegliere se proseguire il viaggio verso Roma ed i porti del sud dove imbarcarsi per Gerusalemme, o verso il santuario di Santiago di Compostela.
Durante il periodo dei grandi pellegrinaggi la Via Romea Strata si poneva quindi come uno dei principali itinerari europei che consentivano di raggiungere i più importanti luoghi sacri del Cristianesimo.
Da qualsiasi pease europeo i pellegrini partissero e qualsiasi dei sette differenti itinerari della Romea Strata avessero scelto di affrontare, tutti, una volta attraversato il fiume Po, confluivano in Emilia Romagna all’altezza di Badia Polesine. Da qui, una volta attraversato il borgo di Bondeno e la Pianura Padana, la via toccava l’Abbazia di Nonantola dove riprendeva a salire sullo stesso tragitto della Via Romea Nonantolana e la Piccola Cassia verso i castelli di Vignola e Spilamberto ed i Parchi Naturali di Rocca Malatina e del Frignano, per poi raggiungere il crinale appenninico con il passo della Croce Arcana. Da qui il tracciato viario ridiscendeva poi verso Pistoia, Fucecchio e San Miniato, dove si ricongiungeva con quello francigeno.
Oggi la Via Romea Strata è un grande itinerario che partendo dal vicino oriente europeo connette culture, storie e religioni e che nel suo andare tocca città e luoghi di grande valore storico e spirituale. Un viaggio quindi negli antichi insediamenti italiani, ma anche un viaggio alla scoperta delle tracce dei più significativi luoghi dello spirito della penisola italiana.
Borghi attraversati
Insieme con la Via Romea Nonantolana la Via Romea Strata è tra gli itinerari religiosi più suggestivi del territorio modenese che attraversa, lungo il suo percorso di risalita degli Appennini, alcuni tra i più rinomati borghi della Provincia di Modena. È il caso di Vignola, con la sua imponente Rocca, di Spilamberto città dell’Aceto Balsamico e di Fanano, piccolo borgo incastonato all’interno del Parco dell’Appennino Modenese e rinomato per le attività all’aria aperta come passeggiate, mountain-bike nei mesi estivi, e le ciaspole e lo sci in inverno.
Da Fanano è inoltre possibile raggiungere la vetta del Monte Cimone che con i suoi 2.165 metri è la cima più alta dell’Appennino Settentrionale.
Specifiche tecniche e servizi
Nei suoi circa 300 km di percorso sul territorio italiano (sono invece circa 186 i km sul territorio emiliano romagnolo) la Via Romea Strata Longobarda attraversa territori di pianura dominati un tempo da ordini monastici e nobili casate e disseminati di antichi borghi e comuni medievali, dove ogni pietra racconta il passaggio di pellegrini, mercanti e ambasciatori e, limitatamente al tratto emiliano romagnolo, viene solitamente suddivisa in 9 differenti tappe.
Sul sito ufficiale del cammino è inoltre possibile trovare informazioni riguardo le differenti direttrici con cui affrontare il pellegrinaggio insieme con le specifiche tecniche delle singole vie che compongono la Romea Strata e le tracce GPS delle tappe, tutte scaricabili liberamente.
Vi è poi una sezione dedicata al rilascio della Credenziale del Pellegrino ed una sezione riguardante tutte le informazioni per aver rilasciato l’attestato certificante l’avvenuto cammino.
Regioni attraversate: Veneto, Emilia-Romagna, Toscana
Tappe:
- Prima Tappa | Stellata – Finale Emilia 21,4 km
- Seconda Tappa | Finale Emiila – Nonantola 37 km
- Terza Tappa | Nonantola – Spilamberto 35,1 km
- Quarta Tappa | Spilamberto – Gainazzo 28,7 km
- Quinta Tappa | Variante Spilamberto – Savignano sul Panaro – Marano sul Panaro 10,4 km
- Sesta Tappa | Variente Savignano sul Panaro – Vignola – Marano sul Panaro 6,9 km
- Settima Tappa | Gainazzo – Montese 19 km
- Ottava Tappa | Montese – Fanano 23,5 km
- Nona Tappa | Fanano – Capanno Tassoni 4,1 km
Lunghezza: oltre 300 km; il tratto emiliano-romagnolo corrisponde a 186,1 km
Livello di difficoltà: medio
Informazioni
Ufficio Informazione Turistica
Via Roma 21 Palazzo della Partecipanza, Nonantola MO 41015
Telefono: 059/896555
Fax: 059/896556
Mail: uit@comune.nonantola.mo.it
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La rubrica “Emilia Romagna Slow” è realizzata nell’ambito del progetto Turismo Esperienziale dei Cammini con il Network degli Operatori e dei Cammini aderenti al circuito. Per informazioni a riguardo vai sul sito camminiemiliaromagna.it o scrivi a: m.valeri@aptservizi.com
Autore
Walter Manni
Esploratore e Avventuriero: ama navigare gli oceani, scalare le montagne più alte e surfare sulle onde del web
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