Organizzare un weekend con i bambini, si sa, può essere una sfida. Trovare la meta ideale che li incuriosisca e tenga alta la loro attenzione richiede un po’ di preparazione, ma il tempo a disposizione è sempre troppo poco.
Per questo abbiamo pensato a una serie di articoli dedicati proprio all’Emilia-Romagna a misura di bambino, con tante idee per trascorrere un weekend di scoperta e divertimento sul nostro territorio da Bologna a Modena fino a Cesena e Rimini, e molto altro ancora.
Oggi vi portiamo nella capitale del mosaico, Ravenna – splendida città d’arte che sa affascinare grandi e piccini – e nella sua provincia, per un percorso all’insegna dell’arte, dei piccoli borghi e degli itinerari nella natura.
Ravenna e Classe
Chi organizza una gita Ravenna – specialmente se è la prima in assoluto – non può prescindere da una visita ai suoi monumenti paleocristiani e bizantini dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Otto edifici che vi lasceranno senza fiato per la ricchezza dei mosaici che ospitano, risalenti al V e il VI secolo d.C, testimonianza del nobile passato della città romagnola. Il più noto tra tutti è la Basilica di San Vitale – il nome vi dice qualcosa? – con i suoi cicli musivi citati in tutti i manuali di storia dell’arte, da cui vi consigliamo di iniziare la visita. Il biglietto è cumulativo e prevede agevolazioni per i bimbi più piccoli.
Ma il centro storico di Ravenna non è soltanto una mappa del tesoro in cui andare a caccia dei mosaici più belli e colorati. Tra un morso a una piadina e un giretto per i suoi vicoli potreste imbattervi in un’altra basilica e nel segreto che custodisce al suo interno. Stiamo parlando della Basilica di San Francesco, probabilmente frequentata dallo stesso Dante Alighieri durante il suo soggiorno ravennate.
Varcata la sua soglia, dirigetevi verso la cripta sotto l’altare, ma attenzione: se pensate di poterla visitare, vi sbagliate di grosso! Abbellito da una pavimentazione a mosaico, l’ambiente è perennemente allagato a causa del fenomeno della subsidenza (l’abbassamento del livello del suolo), il che ha permesso di creare una “piscina artificiale” in cui oggi sguazzano felici i pesci rossi.
A proposito di pausa pranzo, a due passi dalla centralissima Piazza del Popolo di trova il Mercato Coperto, l’antico mercato cittadino di recente riaperto in seguito a un lungo restauro. Al suo interno potrete scoprire i sapori della cucina ravennate comodamente seduti al ristorante, o fare incetta di prodotti tipici da degustare tutti insieme una volta rientrati a casa.
Per l’ultima tappa della nostra giornata ravennate ci spostiamo verso Classe, sede dell’antico porto romano della città, per ammirare gli splendidi mosaici della Basilica di Sant’Apollinare in Classe raffiguranti il santo patrono di Ravenna. Prima di entrare, però, è probabile che alcune sculture abbiano attirato la vostra attenzione: sono le placide bufale in bronzo dell’artista Davide Rivalta disseminate nel prato antistante la basilica, che vi attendono per l’immancabile foto di rito.
Prima di lasciare Classe non dimenticate di fare tappa al museo archeologico Classis Ravenna, un viaggio interattivo nella storia millenaria della capitale bizantina.
Mirabilandia
Weekend con i bambini a Ravenna fa rima con Mirabilandia, il parco divertimenti più grande d’Italia. Qui non importa l’età, ma solo la voglia di svagarsi e provare le tante attrazioni del parco, dalle più alle meno estreme!
Oltre alle giostre Mirabilandia offre un programma di eventi e animazioni per le famiglie e alcune aree tematiche come la Bimbopoli, dedicata ai più piccoli, la Route 66 ispirata al sogno americano o la Ducati World, che comprende un simulatore di guida.
D’estate è d’obbligo poi un salto al Mirabeach, il parco acquatico di Mirabilandia, perfetto per rinfrescarsi le idee tra piscine e scivoli mozzafiato.
Brisighella
La prossima tappa del nostro itinerario è il piccolo borgo di Brisighella – uno dei più belli d’Italia – situato a circa 50 chilometri da Ravenna. Con la sua rocca, la torre dell’orologio e i variopinti edifici del centro, Brisighella promette un vero e proprio tuffo nel medioevo per tutta la famiglia.
Osservando il paese da lontano, ciò che spicca sono proprio la Rocca Manfrediana (sede del Museo l’Uomo e il Gesso) e la torre, che insieme al Santuario del Monticino poggiano sui tre colli del borgo, detti pinnacoli di gesso per via delle rocce di cui sono formati. Dopo una passeggiata nel centro vale la pena salire fino alla fortezza (o alla torre) per ammirare il meraviglioso paesaggio circostante, inserito nel Parco della Vena del Gesso Romagnola.
Da non perdere poi la Via degli Asini, la cui storia piacerà molto ai piccoli esploratori. Questa via del centro è un percorso sopraelevato ricavato all’interno dei palazzi, riconoscibile per via degli archi che si aprono sul corso principale. Un tempo la via veniva utilizzata dai “birocciai” e dai loro carretti trainati dai fidi asinelli per il trasporto del gesso; da qui il nome che porta ancora oggi.
Parco della Vena del Gesso Romagnola
Dopo un’immersione totale nella storia e nell’arte del territorio, quello che ci vuole è un bel pomeriggio dedicato alla natura. Come abbiamo visto, Brisighella è uno dei comuni compresi all’interno del Parco della Vena del Gesso Romagnola, l’area verde che si estende tra le colline di Imola e Faenza caratterizzata da uno spettacolare paesaggio di natura carsica dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Oltre alla possibilità di scoprirlo seguendo uno dei sentieri che lo attraversano, il Parco ospita un luogo molto particolare che saprà certamente intrigare i più piccoli, e soprattutto i più avventurosi. Si tratta della Grotta del Re Tiberio, un vasto sistema di cavità naturali lungo più di 6 chilometri situato nel comune di Riolo Terme, di cui è possibile visitare il tratto iniziale in compagnia di una guida.
I giovani speleologi potranno addentrarsi nella grotta per una sessantina di metri e osservare da vicino le nicchie, i sedili e gli abbeveratoi scavati dall’uomo nella roccia.
Faenza
Pochi chilometri separano Brisighella da Faenza, ed è proprio qui che si conclude la tappa ravennate del nostro viaggio nell’Emilia-Romagna per bambini. L’elegante cittadina romagnola deve la sua fama internazionale alla ceramica, a cui dedica ogni anno grandi eventi, manifestazioni e premi.
In città non può mancare dunque uno spazio tutto incentrato su questa antica arte. Il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza (MIC) rappresenta la più importante raccolta d’arte ceramica al mondo, con una collezione che vanta oltre sessantamila opere datate da 4000 anni a.C. ai giorni nostri.
Un luogo magico per i bimbi, che possono divertirsi a scovare le forme e i colori più strani delle opere d’arte di varie epoche storiche. Il MIC organizza inoltre laboratori ceramici per ragazzi e famiglie, pensati per “mettere le mani in pasta” e sperimentare di persona la creazione di un’opera.
Autore
Maria Grazia Masotti
Eterna sognatrice con i piedi per terra. Cresciuta in campagna e amante delle grandi città. È sempre pronta per un viaggio, purché sia sostenibile.
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