Siete in cerca di luoghi e attività da fare con tutta la famiglia in Romagna?
Ecco di seguito un itinerario di 3 giorni tra Cesena e le Foreste Casentinesi, pensato apposta per i bambini: cultura, natura e tanto divertimento vi aspettano!
Cesena
Partiamo dal centro di Cesena, deliziosa cittadina romagnola a misura d’uomo (o meglio, di bambino!), e in particolare da Piazza del Popolo, cuore malatestiano della città.
La piazza è circondata da casette colorate e al suo centro si trova la cinquecentesca Fontana Masini; passeggiando in questo luogo vi sembrerà di fare un salto dentro un quadro, in stile Mary Poppins.
Proprio di fronte alla Fontana Masini parte un breve percorso in salita che conduce, proseguendo su Via Malatesta Novello, alla Rocca Malatestiana.
La Rocca si trova sulla sommità del Colle Garampo, circondata dal Parco della Rimembranza.
Qui è possibile visitare gli spalti, godendo del panorama che spazia fino al mare, scoprire i suggestivi camminamenti interni e visitare i due torrioni centrali; nella Torre Maestra sono esposte alcune armature e selle originali, mentre nel Palatium è ospitato il Museo di Storia dell’Agricoltura (info per le visite guidate).
La Rocca è sede inoltre di un ricco calendario di iniziative, come visite guidate al tramonto, aperitivi, degustazioni, eventi musicali ed incontri culturali.
Scendendo nuovamente verso il centro, a pochi passi da Piazza del Popolo non si può perdere una visita alla Biblioteca Malatestiana Antica, unico esempio al mondo di biblioteca umanistica perfettamente conservata nell’edificio, negli arredi e nella dotazione libraria.
La Malatestiana Antica è proprio per questo motivo iscritta, prima in Italia, nel Registro Unesco Memoria del Mondo, il programma UNESCO volto a salvaguardare il patrimonio documentario dell’umanità.
La Biblioteca, sorta all’interno del convento francescano, venne costruita nel Quattrocento per volontà di Malatesta Novello; fu iniziata nel 1447 e ultimata nelle parti strutturali da Matteo Nuti nel 1452.
Varcato il maestoso portale, sul cui timpano campeggia l’elefante emblema dei Malatesta, vi ritroverete in un luogo quasi mistico, pervaso da una luce soffusa che filtra dal grande rosone di fondo. La biblioteca ha una pianta a tre navate, scandite da 20 eleganti colonne con capitelli a scudi e a foglie.
Per motivi di sicurezza, le visite alla Malatestiana Antica si svolgono esclusivamente con l’accompagnamento di una guida esperta della Biblioteca: scopri di più.
Bagno di Romagna
Proseguiamo il nostro itinerario spostandoci verso l’Appennino Romagnolo, dove trascorreremo il secondo giorno di viaggio.
In meno di 1h di auto (50km circa) si raggiunge Bagno di Romagna, grazioso borgo – tra i più belli d’Italia e Bandiera Arancione del TCI – celebre in tutta Italia per le sue sorgenti termali.
Qui gli amanti della natura possono prendere parte all’escursione guidata nel Bosco del Benessere, un percorso di Forest Bathing adatto a tutti e suddiviso in 9 tappe, che dal centro del paese arriva fino alle colline.
I più piccoli si divertiranno anche a percorrere il Sentiero degli Gnomi, un itinerario semplice con partenza dal centro del paese, disseminato di casette di legno e sculture di pietra che raffigurano simpatici gnomi e altre creature fantastiche del bosco.
Dopo aver esplorato la natura che circonda Bagno di Romagna, un pomeriggio alle terme è quello che ci vuole per rilassare la mente e il corpo.
Le Terme Santa Agnese offrono tante opportunità per approfittare delle benefiche acque termali locali, note sin dall’epoca dei romani. L’ideale per un bagno rilassante in piscina, per provare il percorso termale romano o uno dei tanti trattamenti a base di acqua e fanghi.
Diga di Ridracoli
Il giorno successivo è dedicato alla scoperta della Diga di Ridracoli e del suo lago, un angolo incantato della Romagna che sorge all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Costruita negli anni ‘80 per soddisfare le esigenze idriche del territorio, la diga è il luogo perfetto per trascorrere una giornata nella natura, a stretto contatto con l’acqua.
Sono tante le attività da praticare all’interno dell’area, adatte a tutte le età: il punto di partenza ideale è Idro, l’Ecomuseo delle Acque di Ridracoli, dove approfondire la storia della diga e lo stretto rapporto tra l’uomo e l’acqua.
Una volta alla diga potrete scegliere se esplorarla a piedi, seguendo uno dei tanti percorsi naturalistici che la attraversano, oppure ammirarla dal basso, a bordo di un battello elettrico o con una divertente escursione guidata in canoa!
Nei pressi della diga si trovano poi alcuni luoghi di ristoro in cui fare il pieno di energie assaporando i piatti della tradizione romagnola. Un esempio è il Rifugio Ca’ di Sopra, raggiungibile in battello o con una camminata di circa 5 chilometri.
Santa Sofia
Il nostro itinerario tra Cesena e le Foreste Casentinesi si conclude a Santa Sofia, altra meta imperdibile di un territorio ricco di sorprese.
Questo piccolo borgo circondato dal verde permette infatti di vivere l’esperienza di una città slow, un luogo in cui il rispetto per l’ambiente si intreccia alla salvaguardia delle tradizioni e ai principi del buon vivere.
Oltre ad ospitare uno dei centri visita del Parco delle Foreste Casentinesi, Santa Sofia è rinomata per la sua sensibilità verso l’arte contemporanea, tanto da vantare un vero e proprio museo a cielo aperto situato lungo il fiume Bidente. Il parco fluviale è infatti disseminato di sculture e installazioni di grandi artisti del nostro tempo, come il “Cono Tronco” di Arnaldo Pomodoro.
Durante la visita al suggestivo borgo medievale, sarebbe un peccato non concedersi una pausa gastronomica per sperimentare il piatto tipico locale. Stiamo parlando dei tortelli alla lastra, un gustoso piatto a base di zucca e patate, tradizionalmente cotto sulla pietra. Il modo migliore per concludere il nostro viaggio!
Autore
Elisa Mazzini
Web Content Manager per @inEmiliaRomagna e mamma a tempo pieno.
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