Nella vallata del Montone, in provincia di Forlì, scopriamo Portico di Romagna e San Benedetto in Alpe, due piccoli borghi facenti parte dell’Unione di Comuni della Romagna Forlivese.
Riconosciuti con la Bandiera Arancione Touring Club, si distinguono per l’ottima conservazione e per l’estrema cura dell’arredo urbano, oltre che un contesto naturalistico di notevole pregio, quello del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Cenni storici
La storia del piccolo borgo di Portico di Romagna è molto antica; il suo nome deriva dal latino porticum ed è risalente all’epoca romana, quando questi territori vennero liberati dal popolo dei Galli.
Ma è in epoca medioevale che questo luogo ottiene sempre maggior prestigio, rappresentando una tappa importante del percorso che collegava la Romagna alla bella Firenze.
Gli scontri tra le diverse famiglie nobili, desiderose di ottenere il dominio su questa zona strategica per il controllo dell’Italia, terminarono definitivamente nel 1386 quando Portico divenne il capoluogo dei territori romagnoli sotto il controllo della repubblica fiorentina.
La storia di San Benedetto in Alpe è collegata a quella dell’omonima abbazia che in queste zone sorge a partire dall’anno mille.
Lo stesso Dante Alighieri, esule da Firenze, trovò riparo proprio in questi luoghi. A ciò si aggiunge il fatto che la famiglia della sua tanto amata Beatrice fosse anche proprietaria di un edificio (Palazzo Portinari) ancora oggi esistente nel centro dello storico borgo.
Cosa vedere
Certamente il borgo, suddiviso sui tre antichi livelli, si dimostra molto suggestivo e dal sapore medioevale, bello quanto la natura che lo circonda e avvolge in un verde abbraccio.
Nelle vie del centro diversi sono i palazzi antichi di interesse culturale, quali Palazzo Portinari, Palazzo Traversari o Palazzo Mazzoni.
Il Ponte della Maestà, probabilmente risalente al lontano XIV secolo, non può non rappresentare una tappa fissa del vostro percorso nella piccola cittadina montana. Perfettamente conservato, accoglie ogni anno i pellegrini che ripercorrono il cammino di Assisi.
Nella frazione di Bocconi è invece il Ponte della Brusia, a schiena d’asino e articolato su tre arcate, che vi porta fino al centro cittadino dove sorge la Torre Vigiacli, cioè delle guardie, intorno al quale si sviluppò il paese.
Cosa fare
Estate: sfuggire alla calura estiva è possibile scappando verso le Cascate dell’Acquacheta, percorrendo una verde passeggiata nella natura, e trascorrendo così una bella giornata all’aperto.
Autunno: a pochi passi da Portico possiamo trovare un vero “record” della natura romagnola: il vulcano del Monte Busca, il più piccolo d’Italia! Una lingua di fuoco perenne che esce dalla terra, consigliato nelle notti autunnali per illuminarvi e scaldarvi anima e corpo.
Inverno: in Campigna d’inverno si può sciare in una delle piste da sci e snowboard presenti nel parco; dallo sci di fondo allo snowpark, il divertimento è assicurato a tutti gli amanti delle bianche montagne.
Primavera: la natura attorno al borgo è un’attrattiva veramente interessante in qualsiasi stagione, ma in primavera il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi vi farà capire veramente il concetto di aria aperta, con trekking, una ricca biodiversità e paesaggi mozzafiato!
Eventi
Autunno: il periodo perfetto per scoprire la Sagra dei frutti del Sottobosco, in cui funghi, tartufi, giuggiole, marroni e noci profumano e colorano le nostre tavole. Le bellezze e bontà di questa stagione si possono scoprire con stand, di artigiani e produttori esperti selezionati negli anni, per festeggiare la tradizione toscano-romagnola.
Inverno: proprio in questa stagione la bella Portico diventa Il paese dei presepi quando, negli angoli più caratteristici del piccolo borgo, vengono realizzati e disposti tanti presepi all’aperto, che rendono ancora più suggestiva la cittadina.
Cammini e Vie di Pellegrinaggio
Due diversi cammini spirituali incontrano questa zona montuosa: il Cammino dei Sant’Antonio e il Cammino di Dante. Il primo ci porta fino a Padova nella tomba del santo, snodandosi in diversi percorsi per un totale di 300km percorribili, passando per Monselice, Rovigo, Ferrara, Bologna, i Parchi dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell’Abbadessa e della Vena del Gesso Romagnola fino ad arrivare a Montepaolo.
Il cammino di Dante ripercorre invece il viaggio del sommo beata per queste terre, quando, esule da Firenze, attraversò i sentieri e gli antichi percorsi della Romagna toscana. Un viaggio stimolante e suggestivo, che vi farà rivivere sensazioni del lontano medioevo, posando i piedi nelle terre cantate anche nei versi della Divina Commedia.
La rubrica “Emilia Romagna Borghi” è realizzata basandosi sulle adesioni dei Borghi alle Associazioni: Borghi più belli d’Italia, Bandiere Arancioni, Borghi autentici d’Italia.
Autore
Arturo Castellini
Curioso esploratore romagnolo, trascorre la sua settimana a pianificare la prossima gita nell’entroterra italiano, alla ricerca della più sincera tradizione
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