Nella Bassa Parmense, a 5 Km dalla Via Emilia tra Parma e Fidenza, sorge un borgo dove si può assaporare la vita lenta e tranquilla della pianura, i suoi luoghi d’arte e la sua squisita cucina. È Fontanellato, una delle località contrassegnate dalla Bandiera Arancione del Touring Club, nonché aderente al circuito delle CittaSlow italiane.
Cenni storici
Il toponimo di Fontanellato deriva da fontana lata ovvero grande fontana, in quanto il paese si colloca tra i fiumi Taro e Stirone.
Posta al centro della piazza principale, la Rocca è il cuore e il simbolo di Fontanellato. L’imponente fortezza, circondata da ampio fossato colmo d’acqua detto peschiera, fu eretta nel XIV secolo su un preesistente edificio del XII secolo, una torre difensiva costruita nel 1124 da parte dei Pallavicino. Sottoposta a numerosi restauri, nel corso dei secoli è stata trasformata da fortezza difensiva a residenza nobiliare dai Conti Sanvitale, che l’hanno poi abitata per circa 6 secoli, vendendola al Comune solo nel 1948. La Rocca è oggi sede dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza.
Cosa vedere
Una visita a Fontanellato non può che partire dalla Rocca Sanvitale, che con le sue mura merlate galleggia come un’isola elegante in mezzo alle casette colorate di Piazza Matteotti.
Aperta tutto l’anno, racchiude al suo interno uno dei capolavori del Manierismo italiano: la cosiddetta Camera Picta, una piccola saletta dipinta nel 1524 da Francesco Mazzola, il Parmigianino, con il mito di Atteone trasformato in Cervo da Diana, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio. La sala fungeva da studiolo privato di Paola Gonzaga, e un’ipotesi accreditata lo interpreta come luogo raccolto dove la Signora si ritirava per commemorare il suo defunto figlio, scomparso prematuramente.
Tra le altre sale del Castello troviamo:
- l’appartamento nobile dei Sanvitale, dove sono conservati arredi e decorazioni risalenti ai secoli compresi tra il XVI e il XIX, dalla Sala delle armi alla Galleria degli antenati, passando per la Sala dei ricevimenti e la sontuosa Camera nuziale;
- la Sala dello Stendardo, che ospita lo Stendardo della Beata Vergine di Fontanellato, un grande drappo in damasco rosso lungo 5 metri e alto 4 metri datato tra il 1654 ed il 1656; la sua forma e gli anni della sua esecuzione fanno pensare ad un suo utilizzo come bandiera di nave capitanata da un nobile Sanvitale;
- la Camera Ottica, l’unica attualmente in funzione in Italia, all’interno della quale un sistema di specchi riflette l’immagine della piazza antistante su uno schermo
- la Sala del teatrino, creata per l’intrattenimento dei figli della duchessa Maria Luigia d’Austria.
Altri luoghi di rilievo del borgo sono:
- il Santuario della Beata Vergine del Rosario, che si eleva al di fuori del centro storico ed è meta di pellegrinaggi sin dal XVI secolo;
- l’Oratorio dell’Assunta, con la sagrestia lignea del 1720 opera di Giulio Seletti e le decorazioni di Sebastiano Galeotti;
- il Teatro Comunale, progettato personalmente da Alessandro Sanvitale nel 1681, ma demolito completamente nel 1832, la cui struttura attuale risale al XIX secolo e si basa sul progetto presentato nel 1858 dall’architetto Pier Luigi Montacchini;
- le ex scuderie Sanvitale e l’adiacente Villa Gandini, con il Parco botanico che presenta alberi secolari di più di seicento anni.
Cosa fare
Ammirare “in solitaria” (da soli o in coppia) la Camera Picta del Parmigianino: scrivendo a rocca@fontanellato.org è possibile prenotare questa speciale visita, che permette di stare seduti all’interno della stanza senza altre persone attorno o altri rumori, per ammirare i dipinti nella loro trascendentale bellezza.
Visitare il vicino Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci, il più grande labirinto al mondo di bambù che con la sua pianta a stella copre circa 7 ettari di terreno; al suo interno ospita spazi culturali per più di 5.000 mq, destinati alla collezione d’arte del celebre editore Franco Maria Ricci, composta da circa 500 opere che spaziano dal Cinquecento al Novecento, e alla sua biblioteca, dedicata ai più illustri esempi di tipografia e grafica, tra cui molte opere di Giambattista Bodoni e l’intera produzione di Alberto Tallone.
Fare una passeggiata nell’Oasi del Priorato, il cosiddetto Parco Pozzi: un’area di 12 ettari rinaturalizzata con l’intento di ricostruire lo scomparso bosco della pianura padana.
Eventi
Numerosi e sempre in aggiornamento sono gli eventi che coinvolgono la Rocca e il borgo circostante, dalle iniziative musicali ai festival enogastronomici, dalle visite guidate pensate apposta per i più piccoli e quelle per gli appassionati di storia e leggende. Per questo consigliamo di consultare sempre la pagina Eventi e il calendario mensile del sito turistico locale.
Alcuni appuntamenti sono tuttavia ricorrenti, in particolare:
- il Mercatino dell’antiquariato, ogni terza domenica del mese;
- Rocca e natura, mercato dei prodotti naturali, ogni quarta domenica del mese;
- la Dispensa dei Sanvitale, mercato enogastronomico dove è possibile degustare e acquistare i prodotti tipici parmensi (salumi, formaggi, marmellate, conserve, liquori) ma anche una selezione di prodotti da altre regioni italiane.
Enogastronomia
Tra i salumi primeggiano il culatello (non a caso Fontanellato sorge lungo la Strada del Culatello) e la spalla cotta, oltre ad un salume particolare che viene prodotto proprio in loco: la Culaccia di Fontanellato.
Tra i piatti tipici troviamo poi i tortelli d’erbetta (ravioli di verdura e ricotta conditi con abbondante parmigiano e burro fuso), gli anolini in brodo, la trippa alla parmigiana, anatra e faraona arrosto, lepre in salmì, coniglio alla cacciatora e le rane.
Ovviamente Fontanellato rientra nella zona di produzione del Parmigiano Reggiano, quindi chi fosse interessato ad acquistarne può rivolgersi direttamente ai caseifici che espongono la classica insegna con la scritta vendita diretta.
Autore
Elisa Mazzini
Web Content Manager per @inEmiliaRomagna e mamma a tempo pieno.
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