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Dimore di personaggi illustri in Emilia

di /// Aprile 4, 2024
Tempo stimato di lettura: 5 minuti

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Dopo aver esplorato le terre della Romagna alla ricerca delle dimore delle personalità più illustri che hanno vissuto e trascorso parte della loro vita qui, ci dirigiamo verso l’Emilia per visitare altre case e abitazioni rese celebri dai loro ex residenti.

Musicisti, poeti, pittori, cantanti e sognatori: lungo questo itinerario unico ci sono molte tappe che sicuramente si discostano dai tradizionali tour turistici.

Giuseppe Verdi

Sant’Agata (Piacenza), Villa Verdi
Sant’Agata (Piacenza), Villa Verdi | Credit: IBC – Regione Emilia Romagna

Genio indiscusso della musica e uno dei massimi compositori italiani dell’Ottocento, Giuseppe Verdi nasce da una povera famiglia il 10 Ottobre del 1813 a Roncole di Busseto (ora Roncole Verdi) in provincia di Parma.

Qui, ancora oggi, è visitabile la sua casa natale, proclamata monumento nazionale: un’abitazione semplice e umile, che richiama alla memoria gli immobili tipici della campagne dell’Ottocento.

Di tutt’altro tenore è, invece, la grande dimora in cui Verdi visse, insieme al suo grande amore Giuseppina Strepponi, parte della sua esistenza fino alla sua morte. Siamo a Sant’Agata di Villanova sull’Arda, in provincia di Piacenza, a soli 3 km da Busseto.

Circonda da un vasto parco romantico, la villa ha mantenuto intatta la sua struttura originaria, conservando gli arredi e i cimeli. Qui Verdi compose opere immortali come La Traviata, Trovatore, Don Carlos, Aida, Otello, Falstaff e molte altre; qui si dedico all’otium e alla meditazione contemplativa.

Della villa, oggi abitata dagli eredi, sono visitabili le stanze poste a mezzogiorno, con il ricco arredo e i cimeli d’epoca, tra cui si ricorda la stanza arredata con il mobilio che furono all’Hotel de Milan, dove Verdi morì nel 1901.

Enzo Ferrari

Modena, Museo Enzo Ferrari
Modena, Museo Enzo Ferrari | Credit: Musei Ferrari

Fondatore della casa automobilistica più celebrata al mondo, il mito di Enzo Ferrari nasce a cavallo tra delle due guerre mondiali del secolo scorso, e oggi di certo non ha bisogno di presentazioni o inutili salamelecchi.

Tra i vitigni di lambrusco e il formaggio grana della Pianura Padana, dal 2012 a Modena sorge il museo dedicato alla sua memoria e alle mitiche imprese. Si tratta di uno spazio espositivo interamente visitabile che racchiude due anime distinte ma strettamente collegate: la casa natale di inizio Ottocento e la nuova galleria, progettata dall’architetto Jan Kaplicky, contraddistinta da una futuristica copertura di colore giallo.

Mentre all’interno della prima si ritrovano contenuti multimediali che raccontano la vita e l’attività del grande costruttore; nella seconda, invece, si ammira una delle collezione Ferrari più belle al mondo, dagli esordi fino ai nostri giorni.

Tra le tante attività che è possibile effettuare, da non dimenticare è la presenza di un simulatore di guida semi professionale di Formula 1 e il tour “Discover Ferrari & Pavarotti Land” alla scoperta delle più significative eccellenze del territorio Modenese.

Luciano Pavarotti

Modena, Casa Museo Luciano Pavarotti
Modena, Casa Museo Luciano Pavarotti | Credit: Luciano Pavarotti Foundation

Icona indiscussa della lirica internazionale, Luciano Pavarotti nasce a Modena nel 1935. Considerato uno tra i dieci tenori più importanti della storia, ha riscosso durante la sua carriera un’infinità di successi, senza poi non contare il grande impegno nel sociale con progetti importanti come il Pavarotti & Friends.

Allo scopo di mantenerne vivo il ricordo, la Fondazione a lui dedicata ha inaugurato un museo nell’abitazione in cui ha vissuto negli ultimi anni della sua vita.

La villa situata nelle campagne modenesi è stata realizzata ditro volere del Maestro a sua immagine e somiglianza e al suo interno custodisce moltissimi cimeli (come abiti di scena, le sue sgargianti camicie hawaiane, le sciarpe e i foulard, etc.) raccolti nell’arco di una vita.

Lucio Dalla

Bologna, La Casa di Lucio Dalla
Bologna, La Casa di Lucio Dalla | Credit: Giacomo Maestri, via luciodalla.it

A due passi da Piazza Maggiore sorge la casa del celebre musicista Lucio Dalla, uno dei cantautori italiani più geniali e versatili, capace nel corso di una lunga carriera di spaziare dalla canzone politica a struggenti ballate notturne.

Dopo la sua morte (2012) la Fondazione Dalla si è presa cura dell’intera struttura, conservandone le collezioni e le innumerevoli opere presenti al suo interno.

Posta al piano nobile di un pregevole palazzo del ‘400, la dimora è un vero e proprio monumento alla vita dell’artista e alle sue opere. Nei suoi spazi si coglie l’eccentricità di Dalla e i profondi legami che intratteneva con il mondo dell’arte in tutte le sue forme.

Di recente, grazie all’iniziativa “Venerdì ci vediamo da Lucio”, ogni venerdì è possibile visitarne gli spazi attraverso un tour guidato esclusivo.

Giorgio Morandi

Bologna, Casa Giorgio Morandi
Bologna, Casa Giorgio Morandi | Credit: Mambo

Celebre per le sue nature morte e malinconiche, Giorgio Morandi è forse uno dei maggiori pittori che l’arte italiana abbia conosciuto durante il secolo scorso.

Originario di Bologna (1890), passa praticamente la sua vita dividendosi tra la città natale e la piccola località di Grizzana, nell’entroterra bolognese, che proprio in suo onore modifica nel 1985 il toponimo in Grizzana Morandi.

A Bologna in via Fondazza, 36 sorge la casa in cui il pittore visse dal 1910 fino alla sua morte (1964). Acquista dal Comune e oggi visitabile dietro prenotazione, rappresenta un valido lasciapassare per entrare in contatto con il mondo visionario del Morandi.

Lo studio, l’atmosfera, gli oggetti originali rivivono nell’appartamento come i tantissimi dettagli che si scorgono spostandosi tra gli spazi e lungo i corridoi. Fotografie, documenti, libri a lui appartenuti raccontano la sua vita di uomo e d’artista, aprendo delle “finestre” sulla sua famiglia e sui rapporti che intratteneva con gli intellettuali dell’epoca.

Insieme al Museo Morandi (presso il Museo Mambo), dove oggi è conservata la collezione più ampia al mondo delle sue opere, la Casa di Fondazza mostra i molteplici lati della personalità del pittore.

A queste si aggiunge la Casa Museo Morandi, situata nella piccola località appenninica di Grizzana dove ancora sorge la sua casa di villeggiatura perfettamente integra e arredata come un tempo.

Giosuè Carducci

Bologna, Casa Giosuè Carducci
Bologna, Casa Giosuè Carducci | Credit: Casa Carducci

Per gli amanti della letteratura, a Bologna tra Porta Maggiore e Porta Santo Stefano si ritrova la casa di Giosuè Carducci, Premio Nobel per la Letteratura, che qui dimorò dal 1890 al 1907 (anno della sua morte), quando fu chiamato dal Ministro dell’Istruzione a ricoprire la cattedra di eloquenza Italiana dell’Università.

La casa, interamente visitabile, è al contempo un museo, un centro di documentazione dedicato alla letteratura ottocentesca, nonché una dimora d’epoca riferibile agli inizi del 1500. Con i suoi mobili, i suoi libri e i mille oggetti ha mantenuto inalterato il suo aspetto.

Degna di nota è la libreria, acquistata in toto insieme alla casa, dalla regina Margherita di Savoia e donata pochi anni dopo al comune di Bologna a condizione che venisse conservata e destinata a Museo e Biblioteca aperti al pubblico.

Conte Cesare Mattei

Grizzana Morandi (BO), Rocchetta Mattei
Grizzana Morandi (BO), Rocchetta Mattei | Credit: Rapallo80, via Wikimedia

Personaggio controverso il conte Cesare Mattei che nel 1845 decide di ritirarsi dalla vita pubblica e politica e trasferirsi a Grizzana Morandi sull’Appennino Bolognese.

Adirato con la classe medica che non aveva saputo salvare la madre da dieci anni di sofferenze, all’interno del suo castello dedica anima e corpo allo studio di una nuova medicina da lui inventata, l’Elettromeopatia: una medicina alternativa basata sull’abbinamento del potere delle erbe con quello dell’elettricità vegetale, di cui oggi non conosciamo più i veri fondamenti, pur essendo ancora praticata in molte parti del mondo, soprattutto in India.

Dopo un ingente restauro che ne ha recuperato gran parte delle strutture, il castello oggi è visitabile, mostrando con lo stupore di molti le sue articolate ed eccentriche sale.

La dimora racchiude, infatti, un intreccio labirintico di camere dai variopinti stili, torri e scalette, con una ricerca di una perfezione non solo estetica ma anche funzionale ed esoterica che strizza l’occhio agli stilemi dell’arte moresca.

Autore

Davide Marino

Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi

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