“Ma quant’è bello andare in giro per i Colli Bolognesi…” cantava Cesare Cremonini insieme ai Lunapop, descrivendo il piacere di una classica gita fuori porta in sella a una Vespa. Evadere dalla città per trovarsi immersi nella pace della natura agreste del bolognese è ormai diventato un ever-green.
In ogni momento e ogni stagione tutte le scuse sono buone per fare un giro nella cornice verde che avvolge la città di Bologna, ricca di luoghi incantevoli. Al piacere di una bella giornata fuori città si accosta la buona tavola con trattorie ed agriturismi tipici, che tengono alta la bandiera dell’antica tradizione culinaria bolognese.
Partendo dal pittoresco borgo di Monteveglio, si può ammirare il panorama mozzafiato dalla maestosa Abbazia che padroneggia su tutta la valle. Il territorio circostante si estende tra boschi, vigneti e fattorie: un quadro rurale di antica bellezza, caratterizzato dai calanchi, aree di erosione che mettono a nudo la natura argillosa del suolo e ospitano una flora appariscente.
Spostandosi verso il comune di Monte San Pietro si incontrano numerose frazioni pittoresche, un paesaggio dove l’antichità di pievi e torri si unisce ai rigoglio dei vigneti dedicati alla produzione di vini Doc dei Colli Bolognesi. Proprio in questa zona sorge infatti la frazione di Pignoletto, da cui deriva il nome del celebre vino DOCG.
Proseguendo lungo la Valsamoggia, sembra di ritornare direttamente nel Medioevo non appena si mette piede nel piccolo paesino di Savigno. In questa zona di confine tra l’Appennino di Bologna e quello di Modena ci troviamo al centro di un vero e proprio paradiso enogastronomico, patria di tortellini, tagliatelle e lasagne, nonché zona di produzione di prosciutto, zampone, cotechino, mortadella, Parmigiano Reggiano e Aceto Balsamico.
Perla di questo luogo senza tempo è anche il tartufo bianco protagonista assoluto dell’inimitabile Festival del Tartufo, l’appuntamento autunnale più atteso da tutti i buongustai.
Spostandosi invece nella valle del fiume Reno, si giunge a Sasso Marconi, dove si trova la seicentesca Villa Griffone, scenario dei primi esperimenti di radiotrasmissione di Guglielmo Marconi e oggi sede della fondazione intitolata a suo nome e del museo che riunisce i cimeli della sua ricca vita di scoperte ed onori.
Ovviamente non si può terminare il tour dei colli bolognesi senza aver avuto il piacere di degustare un buon bicchiere di Pignoletto, il bianco d’eccellenza di Bologna. Si tratta di un vino perfetto per l’aperitivo o per un pasto leggero, tradizionale compagno dei salumi emiliani e delle paste fresche, ma adatto anche per le carni bianche, il pesce, le uova e i formaggi freschi.
Il gusto di tutti i colli bolognesi in un solo bicchiere!
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