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5 CittaSlow da visitare in Emilia Romagna

di /// Ottobre 31, 2024
Tempo stimato di lettura: 6 minuti

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Sin dagli albori del Movimento Slow, nato nel 1986 ad opera di Carlo Petrini, l’Emilia Romagna ha contribuito alla diffusione di quella cultura in cui la lentezza diventa sinonimo di “pienezza vitale”.
Vivere in maniera slow significa, in questa prospettiva, mirare al godimento pieno della vita, incoraggiando la felicità e l’autodeterminazione, facendo tutto alla giusta velocità, privilegiando la qualità piuttosto che la quantità.

Se inizialmente il progetto slow comprendeva principalmente un ambito più legato al cibo, oggi si può parlare di “Slow World”: numerosi sono i settori e le iniziative legati alla ricerca di una sana lentezza nel vivere, dallo Slow Travel alla Slow Medicine. Dal 1999 si è sviluppata anche una vera e propria rete di CittaSlow che, abbracciando i valori di tale cultura, desiderano una maturazione lenta, per evitare l’omogenizzazione e la globalizzazione della città.

L’Emilia Romagna, che da subito ha saputo intravedere il valore del progetto slow, è una terra che consente alle persone di vivere al giusto ritmo, tanto che numerosi suoi Comuni hanno deciso di diventare CittaSlow.

Di seguito vi evidenziamo 5 località in cui il vostro tachimetro scenderà rapidamente, consentendovi così di gustarvi a pieno le meraviglie di questa terra, abbandonando per un attimo i ritmi frenetici e la velocità della vita quotidiana.

Santarcangelo di Romagna (RN)

Tra un bicchiere di Sangiovese e un abbondante piatto di tagliatelle, in questo magico borgo romagnolo potrete riscoprire un più sereno ritmo di vita, tra natura e opere d’arte.

I più avventurosi potranno attraversare le misteriose grotte tufacee del Monte Giove, un tempo forse cantine o antichi luoghi di culto.

Per gli amanti dell’arte invece tanti sono i luoghi da visitare, partendo da Piazza Ganganelli dove si erge l’arco trionfale eretto nel 1777 in onore del concittadino Papa Clemente XIV, fino ai musei come lo storico-archeologico MUSAS o il MET, museo etnografico degli usi e costumi della gente di Romagna, dedicato alla tradizione popolare e all’identità del luogo.

Immancabile una tappa presso la splendida Rocca Malatestiana della cittadina.

Santarcangelo di Romagna Ph @jes_piro
Santarcangelo di Romagna Ph @jes_piro

Castel San Pietro Terme (BO)

Un secondo comune con tutte le caratteristiche che una CittaSlow deve possedere è quello di Castel San Pietro Terme: tra siti archeologici e gallerie d’arte potrete trascorrere, a pochi chilometri da Bologna, uno splendido weekend all’insegna del vivere alla giusta velocità.

Quale modo migliore per rallentare i ritmi frenetici dell’abbandonarsi alla quiete nell’antico complesso termale? Se le calde acque solfuree e salsobromojodiche permettono di riscoprire il benessere fisico, le tante squisitezze del territorio rigenerano anche l’appetito; da assaggiare la famosa pasta tirata a mano, i vini imbottigliati sui colli adiacenti, il famoso miele, e tra i dolci gli immancabili Savoiardi, tanto apprezzati dalla regina Margherita nei primi del ‘900, la cui ricetta è tramandata da secoli.

Castel San Pietro Terme Ph @chiari.mazzini
Castel San Pietro Terme Ph @chiari.mazzini

Brisighella (RA)

Uno dei Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Brisighella è in luogo ideale in cui godersi la quiete delle CittaSlow, tra tipicità enogastronomiche che si faranno ricordare e paesaggi mozzafiato.

Famosa per il suo pregiato olio DOP, il Brisighello appunto, nei dintroni della cittafina troviamo 130 km di sentieri escursionistici lungo i quali si allineano punti panoramici e numerose cavità naturali, i percorsi che portano alla scoperta delle “Terre di Faenza”: luoghi, tradizioni e culture che interpretano al meglio lo spirito tipico della gente di Romagna.

Brisighella @noelsutherland
Brisighella Ph @noelsutherland

Castelnovo ne' Monti (RE)

Nell’Appennino Reggiano, proprio ai piedi della Pietra di Bismantova, si estende l’abitato di Castelnovo ne’ Monti, il cui capoluogo è racchiuso tra tre colline ricoperte di conifere: Monte Castello, Monte Forco e Monte Bagnolo.

Tra pesca sportiva, ricerca di funghi e passeggiate nel verde alla scoperta dell’Appennino, potrete vivere una villeggiatura con il giusto ritmo, all’insegna del relax e dello sport all’aria aperta. Immancabile una gita presso la famosa Pietra di Bismantova,citata da Dante nel IV canto del Purgatorio, perla di interesse archeologico e naturalistico, e parte del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Pietra di Bismantova Castelnovo Ph @melissa.cherubini
Pietra di Bismantova, Castelnovo ne’ Monti Ph @melissa.cherubini

Borgo Val di Taro (PR)

In epoca medioevale nella valle del Taro nacquero numerosi monasteri legati all’Abbazia di San Colombano a Bobbio, in primis proprio Torresana, antico nome del Borgo Val di Taro.

Oggi come allora la dolce lentezza del vivere si contrappone, in quel di Taro, con la rapidità di crescita dei suoi succulenti funghi porcini che si fregiano del marchio IGP. Tra aria fresca e verde campagna, antica spiritualità e cucina tradizionale, qui la frenesia delle grandi città diventa solo un brutto ricordo.

Borgotaro @the_crowded_planet
Borgo Val di Taro Ph @the_crowded_planet

Autore

Arturo Castellini

Curioso esploratore romagnolo, trascorre la sua settimana a pianificare la prossima gita nell’entroterra italiano, alla ricerca della più sincera tradizione

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