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Le città Unesco dell’Emilia-Romagna

di /// Agosto 1, 2023
Tempo stimato di lettura: 4 minuti

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Stupore, fascinazione e meraviglia. Sono questi gli stati d’animo che si provano non appena si entra in contatto, anche solo visivamente, con uno dei tanti monumenti iscritti all’interno della Lista Unesco del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

L’Italia è il Paese al mondo che ne detiene il maggior numero. Da Nord a Sud, dalle Alpi al Mediterraneo, sono ben 58 i siti riconosciuti sul territorio che ci invitano a intraprendere un viaggio straordinario tra eccellenze paesaggistiche, naturalistiche, artistiche e architettoniche.

Ferrara, Ravenna, Modena e Bologna sono le quattro città d’arte dell’Emilia-Romagna riconosciute siti UNESCO, testimoni della bellezza universale della nostra regione e luoghi indiscussi da aggiungere all’elenco di destinazioni turistiche che la nostra Penisola può regalare.

Ferrara: città del Rinascimento e Delta del Po

FERRARA è stata la prima città dell’Emilia-Romagna ad essere dichiarata Patrimonio dell’Umanità.

Nata attorno a un guado sul fiume Po durante il periodo bizantino, fu grazie alla famiglia degli Estensi che la città conobbe un periodo di grande splendore e rinnovamento culturale e architettonico.

Tra la fine del Medioevo e l’età rinascimentale Ferrara si arricchì di edifici e opere che ben di addicevano a una grande capitale europea, attirando a sé importanti letterati e artisti – tra cui Piero della Francesca, Jacopo Bellini e Andrea Mantegna – provenienti da ogni dove.

La sue peculiare struttura, frutto di un piano urbanistico di grande respiro, la rese già alla fine del Quattrocento città ideale, affascinante allo sguardo e interessante dal punto di vista storico e architettonico.

Oggi, come ieri, Ferrara conserva questa ammirevole struttura urbanistica custodita all’interno delle possenti mura del Cinquecento che separano la città dal resto del territorio.

Proprio su quest’ultimo si è esteso nel 1999 il riconoscimento Unesco, andando a interessare l’area vasta del Delta del Po contrassegnata dalle cosiddette “Delizie”, residenze di campagna dei duchi d’Este incredibili per la preziosità delle loro strutture e dei dettagli ma anche per l’eleganza con la quale si armonizzano con il paesaggio circostante.

Per informazioni turistiche e visite nella città d’arte: www.ferrarainfo.com

Ravenna: i suoi Monumenti Paleocristiani

La Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia, il Mausoleo di Teodorico, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e di Sant’Apollinare in Classe, i Battisteri degli Ariani e degli Ortodossi, infine la Cappella di Sant’Andrea: 8 diversi monumenti Unesco per un’unica città.

Verrebbe da pensare che in effetti si tratti di una concentrazione inusuale per un piccolo centro come Ravenna, posto a pochi km dal mare Adriatico lungo l’antica Via Romea Germanica che un tempo collegava l’Europa continentale con Roma.

In realtà sono la giusta dimensione per un abitato che, tra il V e il VI secolo, per ben tre volte – con tempi e modi diversi – ebbe la possibilità di fregiarsi del titolo di capitale imperiale.

Furono Romani, Goti e Bizantini a donarle questa straordinaria fama che ancora oggi si protrae, rendendo la città una delle più affascinanti e visitate dell’Emilia-Romagna, tanto da attrarre a sé nel tempo poeti e scrittori come Dante Alighieri (qui sepolto) e il romantico Lord Byron.

Fu nel 1996 che Ravenna acquisì l’ambita dicitura di Patrimonio dell’Umanità, soprattutto grazie agli spettacolari ornamenti in mosaico conservati all’interno di alcune suoi edifici. Al loro interno si possono ritrovare, in un perfetto connubio, elementi della tradizione artistica antica, paleocristiana e bizantina, punto di contatto tra Oriente ed Occidente.

Per informazioni turistiche e visite nella città d’arte: www.turismo.ra.it

Modena: il Duomo, la Ghirlandina e Piazza Grande

Dichiarata Patrimonio UNESCO nel 1997, Modena è una fiorente città di tradizione romana posta lungo la Via Emilia, a soli 45 km da Bologna.

Capitale per ben due secoli e mezzo sotto la dinastia degli Estensi, la città è molto conosciuta in tutto il mondo per la sua tradizione enogastronomica e motoristica, legata ai grandi marchi della velocità come Ferrari e Lamborghini.

Nel centro storico è custodito un patrimonio artistico che testimonia appieno la tradizione culturale romanica del XII secolo composto dal grande complesso monumentale della Cattedrale, la Torre Civica (chiamata da i suoi abitanti Ghirlandina) e la prospiciente Piazza Grande, un tempo sede dei poteri sacri, commerciali e politici della città.

Furono Lanfranco e Wiligelmo, e successivamente i maestri Giovanni Pisano e Arnolfo di Cambio, le grande personalità artistiche che elaborano il programma architettonico e iconografico di questa triade, portavoce dei valori civili e religiosi dell’epoca nel periodo di passaggio tra romanico e gotico.

Per informazioni turistiche e visite nella città d’arte: www.visitmodena.it

Bologna: la città dei portici

Bologna è da sempre crocevia di persone e culture provenienti da tutto il mondo, punto nodale della regione Emilia-Romagna.

La sua storia si perde nel secoli e ci riporta agli antichi Etruschi che nel 534 a.C. la fondarono nel cuore della Pianura Padana con il nome di Velzna, in seguito latinizzato in Felsina.

Fu, però, a partire dal Medioevo che il centro abitato conobbe il suo successo, accrescendo di dimensioni e registrando una serie di primati dal punto di vista culturale, sociale, giuridico, economico e politico.

Di quel grandioso passato tante sono le vestigia che sono giunte fino a noi, e che oggi rendono Bologna una città unica al mondo. Tre queste sicuramente non si può che non menzionare le torri ma soprattutto i suoi portici.

Non esiste infatti al mondo una città con tanti portici quanti ne possieda Bologna. Tutti insieme, considerando solo il centro storico, misurano in lunghezza più di 42 km, che raggiungono poi i 62 km contando anche quelli fuoriporta.

Un primato internazionale, senza dubbio, che dal 2021 ha fatto in modo che Bologna sia stata inserita all’interno della Lista Unesco del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Per informazioni turistiche e visite nella città d’arte: www.bolognawelcome.com

Autore

Davide Marino

Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi

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