Cattolica, nota come la Regina dell’Adriatico, è un’accogliente cittadina della riviera romagnola.
Famosa per le sua spiaggia di sabbia fine, per la ricca e accogliente offerta alberghiera, per i tanti servizi di spiaggia e la sua ristorazione, Cattolica è indiscutibilmente oggi una meta meta balneare famosa in tutta Europa.
Un po’ di storia
In pochi sanno, però, che la vocazione e la predisposizione all’ospitalità, questa cittadina ce l’ha fin da tempi antichi.
Cattolica nacque infatti lungo una Strada, l’antica Via Flaminia (oggi via Cattaneo e via Pascoli), una strada consolare romana, che collegava Roma a Rimini e lungo la quale, il borgo di Cattolica si sviluppò, quasi naturalmente, come luogo di ricezione, di sosta e di ristoro per tutti quei viandanti, che qui passavano per raggiungere la loro destinazione.
Su questa strada, si trovano ancora oggi, gli edifici che ne caratterizzarono la vita civile e religiosa in epoca medievale, dalla chiesa delle suore (chiesa di Sant’Apollinare) alla Rocca Malatestiana (costruita nel 1490 per sorvegliare il mare e la Flaminia); dalla chiesetta di Santa Croce (oggi sede espositiva), all’Ospedale dei Pellegrini (oggi sede del Museo della Regina, che racconta, attraverso i tanti reperti in mostra, le origini della città e la storia della sua marineria).
Da contrada di taverne, come venne definita nel ‘500, ad importante località turistica di oggi, Cattolica dimostra di essere nata per l’accoglienza, fin da tempi antichi.
Il porto
In passato, però, l’economia di Cattolica ruotava tutta intorno al suo porto peschereccio. Ed è proprio da qui che noi, oggi, vogliamo partire, per raccontarvi la nostra Cattolica.
Amiamo profondamente il nostro porto, un amalgama di storia, tradizioni, gastronomia e convivialità. Qui, una semplice passeggiata può trasformarsi in un’esperienza unica.
Al mattino, il via vai delle barche e dei gabbiani in cerca di cibo, lo rendono un luogo vivo e frenetico, dove si può acquistare direttamente dalle barche il pesce appena pescato. Il prodotto ittico della marineria di Cattolica, che spicca per gusto, è, senza alcun dubbio, la vongola, considerata una vera e propria eccellenza della gastronomia romagnola.
I chioschetti intorno al porto offrono aperitivi e piatti di qualità e lo street food è un’ottima alternativa, se si vuole degustare passeggiando.
Da questa zona si può godere il tramonto più bello della riviera romagnola (sic!), grazie alla conformazione della baia cattolichina, con il sole che, in estate, si immerge in mare in direzione di Rimini.
La marineria di Cattolica era un luogo di scambi commerciali la cui memoria si perde nel tempo, come testimoniano le numerose anfore romane rinvenute durante i lavori di realizzazione del marina di Cattolica.
Ci piace pensare che questi scambi abbiano lasciato delle commistioni culturali anche nella nostra tradizione culinaria, come nel Miacetto – il dolce natalizio tipico di Cattolica – che trova al suo interno ingredienti e sapori tipici di terre lontane e di cui ogni famiglia custodisce, ancora oggi, gelosamente la propria ricetta.
Oggi, il porto è una grande attrazione turistica, anche per il fascino che da sempre emanano questi luoghi “mitici” ricchi di leggende e di storie.
Ospita un marina per le barche da diporto ed è circondato da una bellissima passeggiata sopraelevata che costeggia il mare.
Qui lo sguardo spazia dalle alte colline tra Marche e Toscana (Monte Carpegna e Parco Interregionale del Sasso Simone e Simoncello) alla Repubblica di San Marino, dalla grande baia della riviera romagnola fino al Parco San Bartolo, che si immerge nelle acque di Gabicce Mare, nelle Marche.
La colonia diventata Acquario
Adiacente alla foce del fiume Conca, si trova un’opera architettonica di grande impatto visivo: è la Colonia Marina XXVIII Ottobre costruita negli anni ’30, per ospitare i figli degli italiani all’estero. Si tratta di un monumento d’ispirazione futurista, conosciuta come Le Navi, perché gli edifici che lo compongono richiamano una flotta marina.
Le Navi, oggi, ospitano il famoso Acquario di Cattolica, il più grande acquario dell’Adriatico.
Appassionati o meno di acquari, noi una visita alla struttura esterna la consigliamo comunque, soprattutto se siete amanti di architettura e design.
Piazze, fontane e lungomare
A ridosso de Le Navi, oltrepassato il fiume Ventena (piccolo fiume che sfocia a Cattolica), inizia una passeggiata pedonale lungo la spiaggia, che collega la zona di ponente con la zona di levante.
A metà percorso, tra Le Navi ed il porto, sul lungomare Rasi Spinelli, si trova la bellissima Piazza I Maggio, conosciuta come la Piazza delle Fontane, grazie alle tante fontane che la arredano. Qui si può assistere, nelle calde serate estive, allo spettacolo di giochi d’acqua (per gli orari degli spettacoli raccomandiamo di rivolgersi sempre all’ufficio IAT di Cattolica).
Tra tutte le fontane della Piazza I Maggio, la più bella, senza alcun dubbio, è la fontana delle Sirene: opera scultorea di Giuseppe Casalini (1928), commissionata in occasione dei lavori di riqualificazione urbana della città balneare. La fontana è un inno alla bellezza e alla sensualità femminile e simbolo storico del turismo cattolichino.
Da Piazza I Maggio prosegue, fino al porto, il lungomare Rasi Spinelli. Qui si possono ammirare ancora alcune ville delle ricche famiglie di villeggianti, che un tempo avevano scelto Cattolica come residenza estiva per il loro relax.
Una delle più belle e significative per Cattolica è senza alcun dubbio “Villa Marconi“, che ospitò lo scienziato Guglielmo Marconi tra il 1893 e il 1896. Come ricorda il pannello storico posizionato davanti alla villa, è proprio da qui, aiutato dal custode giardiniere, che lo scienziato inizia a sperimentare le “trasmissioni senza fili”.
Oggi, il lungomare è intitolato ai due giovani repubblichini cesenati, Domenico Rasi e Vanzio Spinelli, accusati di rapporti con i partigiani e di propaganda sovversiva.
Si tratta di una triste pagina della storia della nostra zona, che è stata resa immortale non solo nella lastra di marmo affissa sul muro del cimitero di Cattolica, dove vennero fucilati i due ragazzi nel giugno del 1944, ma anche nella pellicola realizzata dai ragazzi del circolo cinema Toby Dammit di Cattolica.
Oltre Cattolica
Cattolica, infatti, si trova all’estremo lembo sud della riviera romagnola. Il confine tra Cattolica e la regione Marche è segnato dal porto canale di Cattolica, ossia il fiume Tavollo.
Oltrepassato il ponte mobile sul fiume, ci si ritrova, senza accorgersene, a Gabicce Mare, nelle Marche, dove inizia il promontorio del Parco Regionale del Monte San Bartolo, il primo sistema collinare costiero che si incontra scendendo da nord: un vero must per gli amanti della natura, del ciclismo e del trekking e per chiunque voglia godersi paesaggi mozzafiato a picco sul mare.
Se a Sud Cattolica è delimitata dal fiume Tavollo, a nord, il confine con Misano Adriatico è segnato dal fiume Conca e dalla sua foce. E’ un luogo naturalisticamente molto importante e di grande bellezza, tanto da essere stata istituita qui, nel 1991, l’Oasi faunistica del Conca. Ebbene sì: un’oasi faunistica in piena riviera romagnola!
Da qui si snoda un sentiero immerso nella natura. Gli amanti del trekking, del Nordic Walking o della mountain bike adoreranno il percorso battuto che dal mare, costeggiando il fiume, risale verso la Valconca. L’immersione è totale. In quest’oasi è possibile osservare diversi tipi di uccelli acquatici come cicogne nere, pellicani o aironi bianchi.
La nostra città è tutto questo: spiaggia e mare, ma anche storia, arte, cultura, tradizione e gastronomia; il tutto racchiuso in un piccolo scrigno di 6 chilometri quadrati di superficie, tra due fiumi, con un mare davanti e splendide colline alle sue spalle.
Parlami di tER è una serie di racconti dall’Emilia-Romagna. Sono sguardi d’autore gettati sulla regione da persone che son natie, vivono o semplicemente si sono innamorate di questa singolare, bellissima, terra con l’anima.
Se anche tu vuoi raccontare l’Emilia-Romagna che si vede dalla tua finestra sei benvenuto.
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