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I Borghi più Belli d’Italia in Emilia-Romagna

di /// Novembre 27, 2024
Tempo stimato di lettura: 2 minuti

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I Borghi più Belli d’Italia in Emilia-Romagna: tesori di storia e tradizione

L’Emilia-Romagna non è solo sinonimo di città d’arte, verdi colline e sapori unici, ma custodisce anche un patrimonio meno conosciuto, fatto di piccoli gioielli incastonati nel cuore della regione: i borghi.

Alcuni di questi luoghi autentici fanno parte dell’associazione I Borghi più Belli d’Italia, un riconoscimento che premia le località che meglio conservano la loro autenticità, il valore storico e il fascino senza tempo.

Pronti a partire per un viaggio tra questi piccoli scrigni di bellezza?

Scopriamo i 17 Borghi più Belli d’Italia che si trovano in Emilia-Romagna, procedendo lungo la Via Emilia, da Piacenza a Rimini:

Provincia di Piacenza

  • Castell’Arquato, borgo medievale immerso tra i vigneti della Val d’Arda
  • Bobbio, borgo di pellegrinaggio lungo le sponde del Fiume Trebbia
  • Vigoleno, borgo fortificato caratterizzato da panoramiche mura merlate
  • Castell'Arquato (PC) | Credit: Colombo Nicola, via Shutterstock
  • Bobbio (PC), Ponte del Diavolo | Credit: Shchipkova Elena, via Shutterstock
  • Castello di Vigoleno Ph. Castelli del Ducato

Provincia di Parma

  • Compiano, con il suo castello immerso tra le colline dell’Alta Val Taro
  • Montechiarugolo, castello arroccato a picco sul Fiume Enza, tra terme ed enogastronomia

Provincia di Reggio Emilia

  • Gualtieri, il borgo dei Bentivoglio a ridosso del fiume Po

Provincia di Modena

  • Fiumalbo, un gioiello in pietra ai piedi del Monte Cimone
  • Castello di Montechiarugolo (PR) Ph. D-VISIONS via shutterstock solo uso editoriale
  • Gualtieri, Palazzo Bentivoglio Ph. caba2011
  • Fiumalbo (MO) Ph. maudanros via shutterstock

Provincia di Bologna

  • Dozza, il borgo dei murales e dell’Enoteca Regionale nella Rocca Sforzesca

Provincia di Ravenna

  • Brisighella, il borgo dei tre colli a ridosso del Parco della Vena del Gesso Romagnola
  • Bagnara di Romagna, castrum medievale integralmente conservato di cui è parte la Rocca Sforzesca

Provincia di Forlì-Cesena

  • Bagno di Romagna, terme e natura nella Romagna Toscana, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
  • Bertinoro, borgo del vino e dell’ospitalità tra le prime colline a ridosso della Via Emilia
  • Dozza (BO) | Credit: Vivida Photo PC, via Shutterstock (solo per uso editoriale)
  • Ravenna, Brisighella Ph. StevanZZ via shutterstock
  • Bertinoro (FC), Piazza della Libertà

Provincia di Rimini

  • Verucchio, borgo storico a pochi km da Rimini conosciuto come “culla dei Malatesta”
  • San Leo, borgo medievale dominato dalla Fortezza a strapiombo su uno sperone roccioso
  • San Giovanni in Marignano, borgo malatestiano conosciuto come “il granaio dei Malatesta”
  • Montefiore Conca, capitale medievale della Val Conca con l’imponente Rocca Malatestiana
  • Montegridolfo, borgo fortificato accessibile da una maestosa porta medioevale
  • Verucchio (RN) | Ph. FooTToo via Shutterstock
  • San Leo (RN), Vista della fortezza | Credit: Carlo Grifone
  • Montefiore Conca (RN), Rocca Malatestiana | Credit: Lara Braga

Il Club dei Borghi più Belli d’Italia, nato nel marzo del 2001 per volere dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ha l’obiettivo di promuovere il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani, che spesso rimangono fuori dai percorsi turistici più battuti.

Una marginalità che negli anni ha rischiato di causare in questi borghi spopolamento e abbandono, ma che oggi invece li ha resi i veri custodi della memoria e dell’identità più autentica del nostro Paese, un patrimonio intangibile che il Club si prefigge di preservare attraverso la sua attività di tutela, recupero e valorizzazione.

Per essere ammesso nel Club, ogni Comune deve soddisfare alcuni criteri indicati come requisiti essenziali nella Carta di Qualità e nel Regolamento, quali:

  • avere non più di 2.000 abitanti nel Borgo e non più di 15.000 nel Comune di riferimento;
  • possedere un patrimonio architettonico e/o naturale certificato;
  • farsi apprezzare per la qualità urbanistica (in termini di accessibilità e preservazione) e per la qualità architettonica (in termini di armonia e omogeneità);
  • manifestare, attraverso fatti concreti, una volontà di valorizzazione, sviluppo, promozione e animazione del proprio patrimonio.

Se un borgo dimostra di avere queste caratteristiche può entrare a far parte di questo circuito d’eccezione, che è un vero e proprio certificato di qualità per i visitatori…provare per credere!

Autore

Elisa Mazzini

Web Content Manager per @inEmiliaRomagna e mamma a tempo pieno.

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