Piccola capitale emiliana addossata all’argine maestro del fiume Po, il borgo di Gualtieri è un paese ricco di testimonianze storiche e da tutti riconosciuto come un capolavoro dell’urbanistica tardo cinquecentesca.
Cenni Storici
Narrano gli storici che il nome “Gualtieri” apparve per la prima volta durante la dominazione longobarda come “Castrum Vultureno” poi diventato “Castrum Walterii”, ovvero residenza del longobardo Gualtiero vissuto nel VII secolo. Ma è dalla seconda metà del 1400 che inizia la storia di Gualtieri per come la possiamo vedere ancora oggi; appartenuto alla famiglia Sforza infatti, nel 1476, il feudo passa sotto i dominii della famiglia d’Este di Ferrara, a cui apparterrà continuativamente fino al 1860.
Dal 1560 al 1635 fu marchesato della ricca famiglia dei Bentivoglio, che realizzarono la “città nuova”, secondo schemi di un raffinato tardo manierismo e sotto uno stretto controllo delle leggi prospettiche, creando così una gigantesca scena teatrale al fine di magnificare il potere del Marchese. Nel 1635 Enzo Bentivoglio, su richiesta del duca Francesco I d’Este, permutò Gualtieri con Scandiano. Da allora fino all’Unità d’Italia, Gualtieri fu possesso diretto degli Este.
Gualtieri è tristemente noto anche per due grandi alluvioni che qui si sono succedute, una nel 1765, che in piazza superò 3,50 metri, mentre l’altra, del 1951, raggiunse 3,80 metri e di cui i monumenti della Piazza portano ancora memoria.
Cosa vedere
Piazza Bentivoglio, cuore pulsante del piccolo borgo di pianura ed in cui si affacciano i monumenti principali della città: il Palazzo Bentivoglio, la Torre Civica, la Casa della Comunità e la Collegiata di Santa Maria della Neve. La piazza, un perfetto quadrato di 96 metri di lato, fu costruita con una ambiguità di fondo, doveva servire infatti sia come luogo pubblico per la comunità, sia come cortile d’onore del Palazzo Bentivoglio che qui si affaccia.
A fondale orientale della piazza si erge poi Palazzo Bentivoglio (di cui oggi rimane solamente il fronte principale), che fu eretto da Ippolito Bentivoglio tra il 1594 ed il 1608 su progetto di Gian Battista Aleotti, detto l’Argenta.
Per tutti coloro che vogliono addentrarsi all’interno del Palazzo dei Bentivoglio segnaliamo: La Cappella Gentilizia, la Sala dell’Eneide, la Sala di Giove, la Sala di Icaro, il Salone dei Giganti e la Sala dei Falegnami che conservano ancora opere ed affreschi di estremo valore.
Il secondo luogo che consigliamo di vedere a Gualtieri è il suo particolare Teatro Sociale. Costruito all’interno dell’ala nord di Palazzo Bentivoglio, il “Teatro Principe” fu costruito nel 1775 in stile barocco e demolito e ricostruito tra il 1905 ed il 1912.
Situata al termine di un viale ortogonale sorge la bellissima Villa Torello – Malaspina – Guarienti, costruzione che porta i segni dell’architettura neo-classica. Qui consigliamo una visita al giardino, progettato secondo i canoni romantici, e che rappresenta ancora oggi uno degli esempi più interessanti di giardino pittoresco all’inglese nel reggiano.
Una storia curiosa riguarda anche le opere di Bonifica che furono effettuate nelle campagna intorno il borgo di Gualtieri. Il primo progetto di Bonifica dell’Area fu presentato infatti dalla famiglia Gonzaga, ma attuato da Cornelio Bentivoglio, il quale riuscì a coinvolgere nelle opere tutte le casate confinanti e con il fine di regolare la precaria situazione idrica delle zone paludose circostanti.
Tali lavori furono la causa dell’investitura a Marchese di Gualtieri di Cornelio Bentivoglio, che collaudò di persona le opere di bonifica.
Oggi le opere ed i Paesaggi della Bonifica di Gualtieri possono essere visitati comodamente in bicicletta attraverso i vari itinerari ciclabili che si snodano lungo la provincia del piccolo borgo e dei paesi confinanti.
Cosa fare
Primavera: Il territorio pianeggiante e le fioriture primaverili sono il contesto ideale per un giro in bicicletta lungo gli itinerari della bonifica del Po.
Estate: Visitare i musei dedicati al pittore Antonio Ligabue: la Fondazione Museo Antonio Ligabue, che contiene gran parte della produzione artistica e la Casa-Museo Antonio Ligabue, situata appunto in una della case appartenute al pittore.
Autunno: La tradizionale Sagra di Ottobre offre a tutti i visitatori un assaggio dei prodotti tipici locali, un evento per gli amanti del cibo, del buon vino e del Parmigiano Reggiano.
Inverno: Gualtieri è un classico esempio di piccola capitale padana del Rinascimento. Il percorso invernale che vi suggeriamo è quindi una visita ai palazzi e piazze storiche, un itinerario interno ai grandi saloni e degli ambienti dei Marchesi Bentivoglio.
Eventi
Il Mercatino dell’Antiquariato di Gualtieri è nato nel marzo del 1988, per iniziativa del Comune, poi successivamente assegnato alla gestione della Associazione Turistica Pro loco, si svolge ogni seconda domenica del mese (escluso il mese di Agosto) nella bellissima Piazza Bentivoglio, Corte dei Marchesi Bentivoglio e fulcro della vita cittadina.
Enogastronomia
Nella pianura reggiana le bontà della tradizione gastronomica sono tante e tutte di grande prestigio: piatti a base di pesce di fiume, la tradizionale lavorazione del maiale o dalla zucca che qui si coltiva; ci sono poi l’aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, il Lambrusco ed il Parmigiano Reggiano, il “Re dei formaggi”.
Se volete invece un consiglio su una specialità un po’ più particolare vi consigliamo “il gnocco fritto”, autentica prelibatezza di queste zone che può essere gustato con salumi e formaggi locali.
Personaggi
Antonio Ligabue, tra le figure più importanti della pittura italiana.
Umberto Tirelli, stilista e proprietario dell’omonima sartoria, famosa per aver confezionato abiti per i più grandi successi cinematografici nazionali ed internazionali.
Cammini e Vie di pellegrinaggio
A tutti coloro i quali interessano i percorsi naturali e le vie spirituali segnaliamo che la frazione di Santa Vittoria è attraversata dalla seconda tappa della Via Matilica del Volto Santo.
La rubrica “Emilia Romagna Borghi” è realizzata basandosi sulle adesioni dei Borghi alle Associazioni: Borghi più belli d’Italia, Bandiere Arancioni, Borghi autentici d’Italia.
Autore
Walter Manni
Esploratore e Avventuriero: ama navigare gli oceani, scalare le montagne più alte e surfare sulle onde del web
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