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Berceto: il borgo di confine

di /// Settembre 15, 2022
Tempo stimato di lettura: 5 minuti

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Gioiello di pietra dell’Appennino Parmense il borgo di Berceto è sempre stato una rinomata meta turistica grazie al suo clima mite ed alla sua vicinanza con la costa tirrenica ed il Parco delle 5 Terre. Caratterizzato inoltre da una ampia varietà di paesaggi, il suo territorio oggi comprende un ampio tratto dell’Appennino tra la Val Taro e la Val Baganza, delimitato a sud dal Passo della Cisa, confine regionale con la Liguria.

Cenni Storici

Di fondazione romana, la costruzione dell’odierno centro abitato del borgo di Berceto inizia con tutta probabilità nel VII secolo con l’edificazione del Monastero Benedettino ad opera del Re longobardo Liutprando e per intercessione dell’allora vescovo di Rennes, Moderanno (oggi anche Santo Patrono del borgo).

Narra la leggenda infatti che nel 718 il vescovo di Rennes si trovava in viaggio di pellegrinaggio verso Roma portando con sé alcune reliquie di San Remigio, appena acquistate nella città di Reims.
Durante il viaggio Moderanno  giunse nei pressi del passo della Cisa, dove vi si fermò per riposarsi appendendo a una pianta le reliquie, che tuttavia dimenticò alla ripresa del cammino; non appena se ne accorse, ritornò sui suoi passi, ma, dopo aver ritrovato l’albero a cui si era appoggiato, non riuscì a raggiungere il ramo su cui aveva attaccato il suo prezioso carico, cresciuto miracolosamente; la pianta si riabbassò solo quando il vescovo promise di lasciare le reliquie a Berceto.
L’anno seguente il re dei Longobardi Liutprando fondò nei pressi del luogo del miracolo il monastero di “Bercetum” e ne nominò priore Moderanno.

Verità storica o mito, fu proprio attorno a questo edificio religioso che si sviluppò la storia del nascente borgo di Berceto, che da quel momento e proprio grazie a questo fatto divenne uno dei  paesi simbolo della Via Francigena, antica via di pellegrinaggio al tempo percorsa dai numerosi pellegrini diretti a Roma, che trovano nel borgo accoglienza e ristoro prima di proseguire il loro cammino attraverso il duro valico appenninico che li avrebbe condotti sulle miti coste tirreniche attraverso la Lunigiana.

Dopo essere stato donato da Re Carlomanno al vescovo di Parma nel 879, nel XII secolo il borgo di Berceto divenne proprietà del Comune di Parma e, dal 1308 fino al 1666, anno in cui passò sotto il controllo della famiglia Farnese, fu feudo della famiglia dei Rossi.

Sotto la famiglia Rossi, che fece del Castello di Berceto la sua dimora, il borgo visse un periodo di grande splendore. Tra le azioni più importanti intraprese nel corso del 1400 prima dal Conte Pier Maria Rossi e successivamente dal figlio Bertrando vi è l’ultima ricostruzione del castello e il primo stupendo restauro dell’antica abbazia di San Moderanno, opere che resero Berceto il più bel borgo di tutta la montagna.

Oggi il Borgo di Berceto comprende un vasto territorio naturale che si spinge fino al crinale appenninico ed una rinomata ed attrezzata località di soggiorno estivo, ottima partenza per escursioni a cavallo lungo l’Ippovia delle Valli del Taro e del Ceno. Ultima tappa sulla Via Francigena, prima del valico appenninico, l’antico borgo conserva il carattere e le atmosfere tipiche del medioevo, con case in pietra, palazzi dei secoli XII-XVII e ruderi di un castello.

Cosa Vedere

Berceto

Berceto conserva incantevoli scorci che testimoniano la sua lunga vicenda storica ed il suo carattere di valico appenninico e tappa imprescindibile lungo la Via Francigena.

Il Duomo è un esempio del prestigio che il borgo ha avuto nel corso dei secoli e si configura come una struttura imponente posta al centro della Via Francigena, sintesi di stili artistici di periodi differenti: longobardo, romanico e rinascimentale.

La Cappella di S. Apollonia si trova a fianco del Duomo mentre, dietro l’abside, si può ammirare Piazza San Giovanni, detta dei “Canoni” dai Bercetesi che, un tempo, si recavano quotidianamente alla fonte per rifornirsi di acqua da bere.

Un’altra imponente costruzione che consigliamo di visitare è il Castello, risalente al 1221, la cui area circostante è stata trasformata in parco archeologico.

Il borgo di Berceto conta inoltre un numero molto elevato di frazioni le quali presentano elementi architettonici e naturali degni di rilievo.
Nella frazione di Corchia ad esempio è presente uno straordinario insediamento che conserva un nucleo medievale con case in pietra, viottoli lastricati, sottopassi ad arco e un ostello risalente al XII secolo.
Per chi si volesse avventurare nella zona, consigliamo inoltre una visita alla frazione di Fugazzolo, che viene solitamente suddivisa in due nuclei distinti: quello superiore caratterizzato da edifici in pietra con portali cinquecenteschi e quello quello inferiore, in cui sorge la Chiesa di San Ciriaco e una serie di sentieri che portano ai “Salti del Diavolo”. Questo luogo in particolare è forse il più adatto agli amanti della montagna offrendo piacevoli itinerari da effettuare a piedi ed in bicicletta.

La frazione di Pietramogolana conserva inoltre i resti di un’antica fortezza di cui oggi rimangono una torre mutila sul colle e la chiesa di S. Giovanni.

Cosa Fare

Autunno

La stagione autunnale, con le prime piogge dopo la calura estiva, ha sempre rappresentato il momento ideale per la ricerca dei funghi, uno dei prodotti di eccellenza di questo territorio. Se poi siete appassionati di camminate in montagna vi segnaliamo che l’itinerario Berceto – Lago Santo Parmense rappresenta la prima tappa dell’Alta Via dei Parchi, itinerario escursionistico che corre lungo tutti i crinali appenninici dell’Emilia Romagna.

Inverno

La montagna, la neve, i magnifici scorci a metà strada tra Emilia Romagna. Toscana e Liguria; l’inverno a Berceto è consigliato a chi ama le ciaspole, le arrampicate sul ghiaccio e gli altri sport invernali.
La sera poi ci si può sempre rifugiare davanti al fuoco o nelle osterie della zona, dove gustare le bollenti prelibatezze dell’Appennino Parmense.

Primavera

Dell’Alta Via dei Parchi vi abbiamo già detto, ma il territorio di Berceto comprende molti altri itinerari naturali da percorrere sia a piedi che in bicicletta, come ad esempio alcune tappe della la Via Francigena.
E poi ci sono le fioriture naturali, le belle e intime frazioni appenniniche ed i panorami sulla Lunigiana e sulla costa Ligure, tra i più belli di tutto l’Appennino.

Estate

Come sempre, tutti coloro che sentono il bisogno di scappare dalla calura estiva troveranno in Berceto un ottimo luogo in cui ritemprare mente e corpo dal caos cittadino. Un eremo di pace e fresca tranquillità a pochi chilometri dal Parco Nazionale delle Cinque Terre; un ottimo luogo per chi ama la montagna, senza rinunciare al mare.

Enogastronomia

Berceto

Come tutti i comuni dell’Appennino Tosco Emiliano anche Berceto ha una ricca e consolidata tradizione gastronomica. Si va dai rinomati funghi porcini della zona alla produzione del famoso Parmigiano Reggiano Vacche Rosse, vera e propria perla della casearia locale.
Non possiamo non menzionare poi la Spongata di Berceto, tipico dolce natalizio originariamente consumato dai pellegrini che attraversavano la Via Francigena, ed il Fungo Prunolo, tra i funghi più saporiti e gustosi dell’alta Val Taro.
Concludono la lunga lista di specialità locali la Pattona di Corchia, dolce tipico a base di farina di castagne, ed i frutti di bosco, che crescono in abbondanza tra i rovi che ricoprono i boschi delle montagne della zona.

Cammini

Berceto è una delle principali tappe del percorso francigeno nella zona emiliana e del nord Italia: da qui passano ogni anno e in ogni stagione centinaia di pellegrini che percorrono l’antica Via Francigena.

Come Arrivare

Ferrovie dello Stato – la fermata più vicina è Parma (52 km).
AutobusLinea urbana e extraurbana TEP Parma; dalla stazione ferroviaria di Parma, linea Parma-Fornovo o Parma-Calestano con coincidenze per Berceto.

Informazioni

InfoPoint Berceto
Piazza San Giovanni Bosco 2, Berceto (PR)
Tel. +39 0525 1861969
Apertura: da mercoledì a domenica, 10.00-12.00 e 15.00-18.00 (chiuso il lunedì e martedì)

Autore

Walter Manni

Esploratore e Avventuriero: ama navigare gli oceani, scalare le montagne più alte e surfare sulle onde del web

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Questo articolo ha 2 commenti

  • Michele D’Addetta

    A Walter Manni
    Sei la persona che ha scritto meglio di Berceto negli ultimi 12 anni. Chi per un verso che per un altro, tendono tutti a dir sciocchezze che fan ridicolo.
    Voi no: Bravo anzi, complimenti
    Se volete dire di più di Berceto sono a vostra disposizione io e non solo.
    Una cosa: si potrebbe vedere il video,?

    • Walter Manni

      Buongiorno Michele
      grazie due volte: per i complimenti e per averci segnalato il problema del video, che abbiamo subito risolto.

      A presto 😀
      Walter | staff #inEmiliaRomagna

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