In questo articolo abbiamo raccolto i luoghi che chiunque ami le auto d’epoca non dovrebbe assolutamente perdere nella Motor Valley dell’Emilia-Romagna: dai musei ai circuiti che hanno fatto la storia dell’automobilismo, fino ai tracciati e alle collezioni private, vero e proprio tesoro della regione.
I Musei della Motor Valley
Sono il piatto forte della Motor Valley. I musei ufficiali, gestiti direttamente dalle case automobilistiche Ferrari, Lamborghini, Pagani, Ducati, raccolgono quasi l’intera produzione industriale delle varie case automobilistiche e motociclistiche.
I due Musei Ferrari (il Museo di Maranello e il Museo Enzo Ferrari di Modena) raccontano la storia, i modelli ed i trofei del Cavallino Rampante, cosi come i musei Lamborghini – il Museo Lamborghini di Sant’Agata Bolognese e il Museo Ferruccio Lamborghini di Funo di Argelato – che custodiscono la memoria storica e le creazioni del fondatore della celebre casa bolognese.
Nel nuovo Museo Ducati sono invece le due ruote a farla da padrone. Qui troverete tutti i modelli ed i trofei della casa di Borgo Panigale, insieme a video, cimeli e alle tute dei piloti che nel tempo hanno vestito i colori Ducati. Un excursus sulla storia delle due ruote bolognesi, ma anche un viaggio nelle evoluzioni tecniche dei motori e delle parti meccaniche che hanno reso grande e vincente questa casa motociclistica.
Ultimo, ma solo in ordine di elenco, lo showroom della Pagani, uno spazio allestito direttamente nella sede della fabbrica di San Cesario sul Panaro, in cui poter ripercorrere la storia delle autovetture create da Horacio Pagani e dai suoi meccanici.
I Circuiti della Motor Valley
Non si può parlare di vetture storiche senza citare i Circuiti dell’Emilia Romagna, i templi dell’automobilismo moderno. Tosa, Acque Minerali, la curva della Quercia: sono termini diffusi tra gli appassionati, che indicano luoghi di grandi atti eroici ed errori colossali, ma in cui si è comunque fatta la storia delle corse.
Il primo in ordine di costruzione fu l’Autodromo di Modena, che come molti circuiti del tempo (ad esempio Silverstone) era stato costruito sfruttando la pista aerea di un campo di aviazione. Fu uno dei primi circuiti di test di tutta l’Emilia Romagna, e all’epoca era talmente affollato di richieste da non essere mai disponibile per più di qualche giorno.
Proprio per la difficoltà di prenotare la pista dell’Autodromo di Modena e per la convivenza forzata con l’aeroporto, l’ingegner Enzo Ferrari decise di costruire un proprio circuito dedicato esclusivamente alle sue macchine. Nasceva cosi nel 1972 l’Autodromo di Fiorano, che da quel momento sarebbe passato alla storia come il circuito di test di tutti i modelli Ferrari.
Secondo in ordine di costruzione fu invece lo storico Circuito di Imola, inaugurato il 25 aprile del 1953. Circuito misto, ricavato dall’unione delle strade collinari a sud di Imola, questo tracciato è un pezzo di storia dell’automobilismo e della Formula 1.
Progettato con l’aiuto di Enzo Ferrari ed intitolato nel 1970 allo scomparso figlio Dino, dal 1980 l’Autodromo di Imola ha ospitato le gare ufficiali del Campionato del Mondo di Formula 1, diventando tristemente famoso nel 1989 per l’incendio all’autovettura del pilota Gerard Berger e nel 1994 per una serie di incidenti che causarono, tra l’altro, la morte dei piloti Ayrton Senna e Roland Ratzenberger.
Dopo una lunga pausa, dal 2023 il circuito di Imola è di nuovo sede del GP di Formula 1, oltre ad ospitare le gare del Campionato Mondiale SuperBike e una serie di manifestazioni automobilistiche dedicate alle auto d’epoca.
Ed eccoci arrivati a Santa Monica sotto le tribune del famosissimo Misano World Circuit Marco Simoncelli, il tempio del motociclismo italiano: è infatti il circuito di casa di Valentino Rossi ed è situato nel bel mezzo di quella che viene definita la “Riders Land” – La Terra dei Piloti.
Disegnato e realizzato sotto l’egida dell’onnipresente Ingegner Enzo Ferrari, fu inaugurato nel 1972 e da allora è sempre stato utilizzato principalmente per le gare motociclistiche. Ad oggi l’autodromo di Misano è una delle tappe del Campionato Mondiale di Moto Gp e del Campionato Mondiale di SuperBike; nonostante sia la casa di molti piloti romagnoli, il record del circuito appartiene allo spagnolo Daniel Pedrosa, che nel 2016 fece fermare le lancette su 1’ 32’’ e 979’’’.
L’Autodromo Riccardo Paletti di Varano de Melegari è intitolato invece alla memoria dell’omonimo pilota di Formula 1 milanese, scomparso nel 1982 durante il gran premio del Canada e abituale frequentatore del circuito. All’interno dell’autodromo si trova la Curva Ickx, così chiamata per via del campione belga che nel 1970, al volante della sua Ferrari, impostò male la traiettoria ritrovandosi maldestramente nella sabbia e meritandosi l’intitolazione della curva.
Oggi il circuito di Varano è sede della Driving Academy ed ospita, con la partecipazione della vicina Dallara, giornate di apertura dedicate alle auto private.
Le Gare Storiche della Motor Valley
Finora abbiamo esplorato i musei ed i circuiti dell’Emilia-Romagna, ma dov’è che la passione per le auto d’epoca tocca il suo apice? Dove potete guidare questi bolidi del tempo passato sui vecchi tracciati di gara?
Se portare le auto d’epoca alla loro massima potenza è la vostra passione, allora non potete perdere la mitica Vernasca Silver Flag. Nata nel 1953 come prova minore del campionato provinciale, la Vernasca Silver Flag consiste in un percorso su strade provinciali conosciuto per la sua difficoltà e per la sua varietà di guida (si sviluppa infatti per metà sulla strada di fondovalle e per metà in salita con curve e tornanti davvero impegnativi). Antenata delle odierne gare di rally ha visto la partecipazione di case automobilistiche quali Alfa Romeo, Lotus, Porsche attestandosi sempre tra le gare d’auto tra le più partecipate.
Tra le altre gare per appassionati alle auto d’epoca non possiamo non citare il Gran Premio Terre di Canossa, gara di regolarità classica con più di 75 prove a cronometro che prevede la partecipazione di vetture costruite tra il 1919 ed il 1976. Quel che rende davvero unico il GP Terre di Canossa è il clima che si respira durante la gara ed i paesaggi attraversati.
Il tracciato oggi infatti prevede la partenza dalla pianura emiliana e attraversa gli antichi possedimenti dei Canossa, scollinando in Toscana e tagliando la linea del traguardo nelle bellissime Cinque Terre liguri, il tutto accompagnato dalla presenza degli Chef Stellati emiliani, dalle feste in spiaggia della Versilia e dai gustosi piatti di mare della Liguria.
Le Collezioni Private della Motor Valley
Faremmo un torto alla ricchezza della Motor Valley dell’Emilia-Romagna se non accennassimo alle più importanti collezioni private custodite in questa regione. Frutto della passione di singoli proprietari, queste raccolte rappresentano un vero e proprio tesoro museale salvato al passaggio del tempo.
Tra queste spicca la Collezione Umberto Panini di Modena, che comprende la collezione ufficiale della casa automobilistica Maserati, e non solo. Oltre ad alcune auto, nel museo privato i visitatori potranno ammirare una trentina di moto d’epoca, per la maggior parte prodotte in Emilia Romagna.
Tra le altre collezioni menzioniamo il Museo del Motociclo di Rimini, nato dall’unione di tre collezioni private differenti. In mostra circa 250 motocicli di 55 marche differenti, con esemplari che spaziano dalla fine dell’Ottocento fino ai prototipi della Bimota.
Per scoprire tutte le collezioni private dell’Emilia-Romagna vi suggeriamo di consultare la sezione dedicata sul sito della Motor Valley, che conta più di 20 differenti musei privati.
Autore
Walter Manni
Esploratore e Avventuriero: ama navigare gli oceani, scalare le montagne più alte e surfare sulle onde del web
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