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24 h
La nostra meta non è mai un luogo, ma piuttosto un nuovo modo di vedere le cose.
(Henry Miller)
A Piacenza, città d’arte della pianura Padana, c’è una, anzi due possibilità, per entrare a tu per tu con l’Arte in una maniera straordinaria e insolita: salire* su una cupola e trovarsi a pochi metri dagli affreschi di Guercino e Pordenone.
Percorsi per secoli inutilizzati, affreschi di grandi artisti, luoghi religiosi che hanno creato cultura e l’hanno saputa conservare per tramandarla alle generazioni future.
Una combinazione di storia civile e religiosa del territorio, perfetta per far scoprire lo scrigno di tesori che la città offre, regalando tante emozioni e suggestioni.
Le salite alla cupola della cattedrale affrescata dal Guercino e alla cupola della basilica di Santa Maria di Campagna affrescata dal Pordenone viene riproposta fino al 31 luglio 2025.
Noi ne abbiamo già approfittato e sono certa che la cosa vi incuriosirà al punto tale da voler subito programmare questa esperienza.
Questa nuova possibilità di fruizione dell’arte, così insolita e solitamente riservata ai soli addetti ai lavori, mi ha incuriosita fin da subito: primo perché è singolare poter ammirare gli affreschi da così vicino, poi perché si ha una nuova visione dell’opera e infine perché mi attraeva l’idea di percorrere spazi andati in disuso avendo la possibilità di disporre di singolari prospettive da immortalare.
La nostra esperienza, scarpe comode ai piedi, inizia dalla Basilica di Santa Maria di Campagna, la cui cupola maggiore fu affrescata dal Pordenone, massimo pittore friulano del Rinascimento con la Salita al Pordenone.
La salita si sviluppa per un percorso stretto ma comodo, procedendo verso la cupola lungo l’antico camminamento detto degli artisti, che passando sulle coperture delle volte della navata centrale ci fanno avvicinare alla meta. Vi assicuro che è strano pensare di essere proprio sopra la navata, in un posto sconosciuto e vietato ai più.
Una volta giunti in cupola, si è liberi di percorrere la galleria circolare aperta sull’esterno della città, edotti dalle informazioni fornite dall’accompagnatore: alle figure sacre dell’antico testamento riprodotte nelle vele della cupola e negli ovali delle lesene, si alternano immagini del mondo pagano che decorano il fregio. Un percorso mozzafiato dove non saprete dove guardare, rapiti dai colori perfettamente fedeli all’origine dopo il restauro.
Dopo l’estasi dell’esperienza in cupola il percorso termina con la cappella dedicata a Santa Caterina d’Alessandria, dove l’artista friulano, rappresenta tre episodi della vita della santa (Martirio della ruota dentata, la Disputa di S. Caterina e la Decollazione di S. Caterina) oltre alla pala d’altare Sposalizio mistico di Santa Caterina e la cappella della Natività o dei Magi affrescata con le Storie dell’infanzia di Cristo.
L’esperienza culturale continua con la salita alla Cupola del Duomo con accesso dai giardini sul retro delle absidi. Anche in questo caso viene utilizzato un percorso recuperato, più stretto di quello del Pordenone, attraverso luoghi segreti da cui osservare l’interno e l’esterno della Cattedrale in maniera inconsueta.
Passando per i matronei del presbiterio, dai quali si possono ammirare da vicino i dipinti e gli affreschi del presbiterio, si raggiunge la cupola entrando nel loggiato. Qui le meraviglie della cupola si svelano grazie ad un magistrale gioco di luci che illumina la vela.
Anche in questo caso, poter procedere lungo tutto il perimetro della cupola e ammirare da vicino il ciclo affrescato dal ferrarese Guercino regala emozioni indescrivibili, dando l’impressione di essere davvero al cospetto dei profeti o comparse degli episodi dell’infanzia di Gesù raffigurati.
Si prosegue poi con la vista sulla piazza dalla vetrata a forma di croce greca sulla facciata della Cattedrale: impagabile e perfetta per scattare foto curiose della città!
Durante l’esperienza vi domanderete quanto sia stato scomodo all’epoca realizzare tali meraviglie e comprenderete appieno la grandezza degli artisti in grado di rappresentare le figure da vicino studiando un disegno “allungato” capace di dare la giusta prospettiva allo spettatore finale che avrebbe apprezzato l’opera sempre dal basso e (quasi) mai da vicino.
Una volta giunti al termine poi, alzare lo sguardo all’insù e ammirare da lontano, così come se lo era prefigurato l’artista, l’opera poco prima apprezzata da vicino ti fa sentire davvero molto fortunato ad avere vissuto un’esperienza così ricca ed emozionante.
Segnalazione importante dal momento che in entrambi i casi si tratta di chiese in cui si svolgono quotidianamente funzioni religiose: le visite, con prenotazione obbligatoria, si effettuano sabato e domenica ad orari prefissati; dal martedì al venerdì è possibile salire solo sulla Cupola del Guercino previa prenotazione.
Credo che un’offerta turistica così articolata possa, tra stupore e meraviglia, stuzzicare la curiosità di molti e stimolare un amore verso l’arte. Già un notevole numero di turisti ha colto questa straordinaria opportunità: per non perderla basta prenotare giorno e ora della visita e iniziare a fare il conto alla rovescia.
Sarà davvero un’occasione unica per comprendere e apprezzare pienamente la ricca attività culturale di questa città d’arte nel Nord Italia.
Per godere contemporaneamente di queste due salite c’è tempo fino al 31 luglio 2025, poi sarà possibile salire solo sulla cupola del Duomo.
Possibilità di acquisto di biglietto unico per entrambe le cupole, con agevolazioni per famiglie e scuole.
In caso vi abbia convinto qui trovate le informazioni su come arrivare e cosa mangiare a Piacenza.
* le salite sono vietate a persone affette da malattie cardiache, da acrofobia (vertigini), da claustrofobia, con limitata capacità motoria e in situazione psicologica alterata
Autore
Celestina Paglia
Sangue siculo – abruzzese, nata e cresciuta a Firenze, emiliano romagnola di adozione. Montanara inside da sempre, da poco ha scoperto la sua passione anche per il mare…
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