Salire in verticale verso i propri limiti danzando tra gli appigli che il tempo ha creato. Leggeri come falchi volteggiare nell’aria e salire in quota fino alla cima.
Questa, secondo gli esegeti più fini, la filosofia dell’arrampicare, pratica che unisce attività all’aria aperta e contatto con la natura. Si perché, conquistare la vetta di una cima o soltanto la fine di una scalata non è affare da poco: ci vuole coraggio, forte concentrazione, rispetto della montagna e una buona dose di incoscienza.
Per gli amanti della specialità l’Emilia Romagna offre una gamma di possibilità che vanno da falesie (cosi è il nome con cui viene chiamata la roccia di questa Regione) per principianti fino ad arrivare a scalate per esperti montanari.
Oggi vi vogliamo parlare degli spot più famosi e di quelli più facili da raggiungere, dei luoghi in cui incontrare altri “patiti” dello sport estremo ma anche, perché sempre di montagna si tratta, di bellissimi posti in fare una passeggiata od organizzare un picnic.
Cominciamo innanzitutto dalla grande palestra a cielo aperto che è rappresentata dalla Rocca di Badolo.
Situata a pochi chilometri da Sasso Marconi, il cosi detto “il castello di sabbia” è giornalmente meta di scalatori e atleti provenienti da tutta la regione. Tra i più grandi è antichi “spot” gratuiti del comprensorio emiliano-romagnolo è spesso usato come palestra e cielo aperto dalle varie associazioni locali per istruire ragazzi e ragazze all’arte dell’arrampicata e alla cultura e al rispetto della montagna. Con una superficie verticale di 120 metri e le sue innumerevoli “vie”, Badolo si pone, quindi, come un luogo avvicinabile sia dai principianti che dagli scalatori incalliti.
Nella zona dell’Appennino Reggiano si trova, invece, la Pietra di Bismantova, suggestivo altopiano di 1047 slm ricco di storia e di bellezze naturali. Il poeta Dante la paragonò, nei celebri versi della Divina Commedia, al Monte del Purgatorio, la qual cosa attribuisce una aria mistica e spirituale agli scalatori ed escursionisti che vorrebbero avvicinarla. Distante da Reggio Emilia 45 Km, è raggiungibile tramite la Strada Statale 63 e si offre sia come meta per famiglie che come palestra di roccia per i più arditi scalatori che amano e hanno reso famose le sue pareti di roccia a strapiombo.
Ultima in ordine di descrizione è Perticara, località che prende il nome dalla vicina cittadina al confine tra marche ed Emilia-Romagna. Nascosta all’interno della Valmarecchia e recentemente rivitalizzata dopo un abbandono durato qualche anno, Perticara è una località totalmente attrezzata e curata dagli appassionati locali, cosa che l’ha resa famosa come piccolo e tranquillo centro di arrampicata.
Sede di una antica miniera di Zolfo, la cittadina, inoltre, conserva memoria del suo passato tramite l’allestimento di un Museo e di un parco minerario con possibilità di effettuare varie escursioni a tema.
Per ulteriori informazioni riguardo le palestre e le associazioni di arrampicata sportiva:
Federazione arrampicata sportiva regionale
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