Archeologia significa emozione, stupore per la scoperta ma anche passione per il viaggio. Un percorso a ritroso nella storia per conoscere, tappa dopo tappa, quali siano le nostre origini e da dove proveniamo.
Una possibilità per dare un senso sociale al nostro presente attraverso l’interpretazione dei resti materiali – ma anche delle fonti scritte e iconografiche – che chi ci ha preceduto ha lasciato al suo passaggio.
L’Emilia-Romagna, come del resto tutta l’Italia, ha conosciuto un sovrapporsi di genti e culture differenti che nel perpetuarsi nel corso dei millenni hanno inciso e plasmato la storia di questa terra.
Scoperte archeologiche, fortuite e programmate svolte a partire del XIX secolo, hanno permesso di ricostruire sempre con maggior precisione questo alternarsi culturale, partecipando attivamente alla costruzione di una memoria collettiva.
Oggi parte di questi ritrovamenti sono conservati all’interno dei musei, dei centri e dei siti archeologici sparsi per tutto il territorio.
Iniziamo pertanto un percorso per conoscerli più da vicino e offrirvi validi spunti per visitarli di persona.
Mappa dei Siti Archeologici della Romagna – Fonte Sistema Turistico Regionale
Ferrara e Provincia
Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
Dove: Palazzo Costabili detto “di Ludovico il Moro” | Ferrara
Ospitato all’interno di uno dei più suggestivi palazzi rinascimentali della città, il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara è strettamente legato alla scoperta di Spina, il più importate scalo commerciale etrusco dell’Adriatico tra il VI e il III sec. a.C.
All’interno delle sue sale spiccano grandi vasi attici di formidabile fattura, reperti d’uso quotidiano e oggetti d’oro provenienti dagli scavi dell’abitato e dalle oltre 4000 sepolture rinvenute nel secolo scorso.
Da non perdere assolutamente: la sala delle piroghe con due imbarcazioni d’età tardo-romana, perfettamente conservate.
Museo Civico Lapidario
Dove: Via Camposabbionario | Ferrara
Ricavato all’interno della ex chiesa di Santa Libera, a due passi da Palazzo Schifanoia, il Museo Civico Lapidario è una realtà piccola ma ben tenuta, ricca di interessanti reperti d’artigianato funerario.
Al suo interno si conservano stele e sontuosi sarcofagi provenienti dall’area del Delta del Po datati tra il I e il III secolo d.C.
Museo Delta Antico
Dove: Ospedale degli Infermi – via Agatopisto, 2 | Comacchio
Il museo ricostruisce la storia del territorio in maniera innovativa grazie all’uso di allestimenti interattivi e scenografie 3D. A guidare il visitatore i reperti archeologici.
Si parte dalle origini dell’area del Delta fino alla nascita dell’emporio altomedievale di Comacchio, passando per Spina e l’occupazione romana con il prezioso carico commerciale della famosa nave di Comacchio.
SI SEGNALANO INOLTRE:
- Museo Civico di Belriguardo | Deliza di Belriguardo (Voghiera)
- Museo Archeologico: il sepolcreto dei Fadieni | Deliza del Verginese (Portomaggiore)
- Necropoli romana di Voghenza | Voghenza (FE)
- Museo Civico Archeologico “G. Ferraresi” | Stellata di Bondeno (FE)
- Museo del Territorio | Ostellato (FE)
Ravenna e Provincia
Domus dei Tappeti di Pietra
Dove: via Barbiani | Ravenna
La Domus dei Tappeti di Pietra è uno dei più importanti siti archeologici scoperti in Italia negli ultimi vent’anni.
Si tratta di un complesso abitativo databile tra l’età romana e il periodo bizantino con pavimenti riccamente decorati in mosaico e in marmo.
Museo Nazionale di Ravenna
Dove: via San Vitale, 17 | Ravenna
Ospitato all’interno del monastero benedettino di San Vitale, il Museo Nazionale di Ravenna raccoglie importanti reperti archeologici e collezioni di arti minori che ripercorrono la storia di Ravenna e del suo territorio dal periodo protostorico fino al pieno Medioevo.
Palazzo di Teodorico (cosiddetto)
Dove: via di Roma, angolo via Alberoni | Ravenna
Secondo alcuni sarebbe parte dell’antico palazzo del re Teoderico; secondo altri, invece, i resti di una chiesa altomedievale.
Ciò che è certo è che al piano superiore di questo complesso architettonico sono conservati alcuni mosaici e decorazioni in marmo rinvenuti agli inizi del secolo scorso durante lo scavo dei resti del palazzo imperiale tardo antico di Ravenna.
Museo Tamo
Dove: via Rondinelli, 2 | Ravenna
Il museo Tamo è uno spazio espositivo interamente dedicato all’arte del mosaico attraverso reperti eccelenti provenienti dalla città e dal suo territorio capaci di narrare lo splendore di questa tecnica artigianale nel corso dei secoli.
Museo Arcivescovile
Dove: via San Vitale, 17 | Ravenna
Il Museo Arcivescovile nasce attorno alla metà del XVII secolo per ospitare le opere d’arte provenienti dall’antica cattedrale della città, demolita e ricostruita proprio in quel periodo.
Nel tempo ha accolto numerosi reperti archeologici provenienti dagli scavi condotti nelle chiese della diocesi. Segni particolari: al suo interno si trova uno dei monumenti Unesco della città, la Cappella Arcivescovile di Sant’Andrea.
Antico Porto di di Classe
Dove: via Marabina, 7 | Ravenna
Con i suoi magazzini porticati lungo le banchine di un canale, servito da una strada lastricata, l’Antico Porto di Classe costituisce parte del quartiere commerciale dellla cittadina di Classe, edificata agli inizi del V secolo ai margini a sud di Ravenna, nel momento del trasferimento della capitale dell’Impero Romano da Milano.
Classis – Museo della città e del Territorio
Dove: via Classense, 29 | Ravenna
Classis è uno dei più importanti musei archeologici d’Italia, nonché un vero e proprio viaggio nella storia di Ravenna.
Ospitato all’interno dell’ex-zuccherificio di Classe, si sviluppa su un’area espositiva di ben 2.800 metri quadrati, circondata da un parco di un ettaro e mezzo sempre aperto al pubblico.
Villa Romana di Russi
Dove: via Fiumazzo, 25 | Russi
A circa 20km a ovest di Ravenna, è una delle ville rustiche meglio conservate di tutta l’Italia settentrionale.
Costruita per la produzione di cibo da destinarsi alla flotta militare romana di stanza a Classe, oggi si mostra come doveva apparire durante la prima epoca imperiale (I-II secolo d.C.).
Forlì/Cesena e Provincia
MAF – Museo archeologico di Forlimpopoli “Tobia Aldini”
Dove: Piazza Fratti, 4 | Forlimpopoli
Ospitato all’interno della rocca albornoziana, il Museo MAF rappresenta un viaggio nella storia locale dal paleolitico fino al Medioevo grazie ai ritrovamenti archeologici recuperati nell’area dell’abitato di Forum Popili.
Museo Civico Mons. Domenico Mambrini
Dove: via Pianetto Borgo | Galeata
Posto in prossima dell’area archeologica della città romana di Mevaniola, il Museo Civico Mons. Domenico Mambrini occupa parte del convento dei Padri Minori di Pianetto.
All’interno un itinerario ripercorre la storia della città umbro-romana di Mevaniola, quella della raffinata ed elegante villa di Teodorico, quella della solitaria Abbazia di Sant’Ellero e del castello di Pianetto.
Museo Archeologico Nazionale di Sarsina
Dove: via Cesio Sabino, 39 | Sarsina
Il Museo Archeologico Nazionale è indubbiamente uno dei più importanti musei archeologici dell’Italia settentrionale. Nato alla fine del ‘800, ha accolto nel tempo moltissimi materiali provenienti dagli scavi condotti in città ma soprattutto nella necropoli di Pian di Bezzo.
Pur abbracciando un arco cronologico molto vasto, le sue raccolte si concentrano maggiormente sull’età repubblicana-imperiale (I sec. a.C. – III sec. d.C.).
Museo Archeologico di Cesena
Dove: Piazza Maurizio Bufalini | Cesena
Ospitato all’interno della Biblioteca Malatestiana, inserita dall’Unesco nel registro delle “Mémoire du monde dell’UNESCO”, il Museo Archeologico di Cesena ricostruisce grazie alla cultura materiale la storia di Cesena e del suo territorio.
Museo della Marineria
Dove: via Armellini, 18 | Cesenatico (FC)
Posto lungo il Porto Canale di Cesenatico, il Museo della Marineria raccoglie reperti dedicati al passato della città, soprattutto risalenti all’età romana.
Museo Renzi San Giovanni in Galilea
Dove: via Matteotti, 27 | Borghi (FC)
Fondato nel 1885 da don Francesco Renzi, il Museo Renzi è uno dei più antichi d’Italia.
Grazie alle collezioni tematiche ricostruisce la storia dei territori posti tra le valli del Marecchia e del Rubicone attraverso i resti materiali rinvenuti nel corso dei secoli.
Museo Archeologico del Compito
Dove: via San Giovanni, 7 | Savignano sul Rubicone
Un Museo Archeologico del Compito nato nel 1930 per evitare di disperdere i materiali archeologici rinvenuti lungo questo tratto di via Emilia.
Voluto fortemente da don Giorgio Franchini, il Museo raccoglie una significativa raccolta di frammenti architettonici e scultorei, terrecotte figurate legate alla decorazione di importanti edifici di età repubblicana, diverse monete etrusche e romane, ceramiche e reperti fossili e osteologici.
Rimini e Provincia
Arco d’Augusto, Ponte di Tiberio e anfiteatro romano
Dove: centro storico | Rimini
Costituiscono la triade dei monumenti d’età romana che Rimini conserva gelosamente all’interno del suo centro storico, punti di riferimento imprescindibili per conoscere con mano la storia dell’antica Ariminum.
Domus del Chirurgo
Dove: Piazza Ferrari | Rimini
Una vera e propria Domus Romana scavata in estensione agli inizi degli anni ’80 nel cuore di Rimini: oltre 700mq di pavimentazioni in mosaico e strutture materiali.
Gli scavi hanno portato in luce anche i resti di un’abitazione tardo imperiale e le tracce di un insediamento altomedievale con un grande sepolcreto.
Museo della Città a Rimini
Dove: via L. Tonini, 1 | Rimini
Dedicato alla storia della città, il Museo della Città offre nella sua sezione archeologica un excursus che dalla Preistoria giunge fino all’età tardoantica.
In particolare si segnala l’esposizione degli strumenti chirurgici e i reperti rinvenuti durante lo scavo della domus di piazza Ferrari e gli splendidi mosaici dall’abitazione di palazzo Diotallevi.
Visitor Center di “ARimini”
Dove: Corso d’Augusto, 235 | Rimini
Accompagnati dall’avatar del grande Giulio Cesare, il Visitor Center di “ARimini” è un percorso multimediale e interattivo alla scoperta di Rimini e del suo territorio.
Museo Civico Archeologico Villanoviano
Dove: via Sant’Agostino, 14 | Verucchio
Allestito nel trecentesco monastero dei Padri Agostiniani, il Museo Civico Archeologico Villanoviano raccoglie oggetti e arredi che ripercorrono l’occupazione etrusca di tutta l’area durante uno dei suoi periodi di massimo splendore, quello orientalizzante.
Al suo interno: reperti provenienti da centinaia di tombe villanoviane-etrusche databili tra il X e il VI secolo a.C.
MUSAS – Museo Storico Archeologico di Santarcangelo
Dove: via Montevecchi, 41 | Santarcangelo di Romagna
Nel cuore di uno dei più bei borghi della provincia di Rimini, il Museo MUSAS custodisce e valorizza il patrimonio archeologico e storico-artistico della città e del suo territorio.
Museo del Territorio “L.Ghirotti” di Riccione
Dove: via Lazio, 10 | Riccione
Nel Museo del Territorio “L.Ghirotti” di Riccione si trova la più significativa testimonianza relativa a Riccione e ai suoi dintorni dalla preistoria all’età romana attraverso una ricca scelta di fossili, minerali e rocce e una vasta gamma di oggetti in pietra, osso, ceramica e metallo.
Museo della Regina
Dove: via Pascoli, 23 | Cattolica
Il Museo della Regina ripercorre, attraverso le sue due sezioni (Archeologia e Marineria), la storia di Cattolica dai primi insediamenti romani del I sec. a.C. fino ai giorni nostri.
Autore
Davide Marino
Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi
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Roberta
Beh avete mostrato solo la Romagna… Non mi sembra corretto scrivere Emilia Romagna e trattare solo dei ritrovamenti 8n Romagna..
Chi legge può pensare che in Emilia non ci sono siti archeologici di valore. A Travo (PC) abbiamo un Museo Archeolico e un Parco Archeologico “Villaggio Neoliuico” uno dei ritrovamenti più importanti del Nord Italia. In provincia di Piacenza ci sono altri siti archeologici. Come a Parma ecc…
Davide Marino
Buongiorno Roberta, come riporta il titolo dell’articolo, per ora abbiamo affrontato solo questa porzione regionale, suddividendola per province. A breve pubblicheremo anche un articolo dedicato all’Emilia per la quale sto raccogliendo già il materiale. Al suo interno si parlerà di Travo come di altri siti archeologici presenti nelle province di Ferrara, Parma, Modena, Bologna, Reggio-Emilia e Piacenza. Buona giornata – Davide | #inEmiliaRomagna Staff