Nel corso dei millenni popoli e culture diverse hanno plasmato i caratteri dell’Emilia-Romagna, ne hanno segnato i confini e riscritto più volte la storia.
Seguendo la via Emilia come fosse una fantomatica linea del tempo e addentrandoci nei principali musei e siti archeologici della regione, è possibile ripercorrere le sue vicissitudini, dall’età preistorica fino a quella contemporanea.
Ma se da una parte c’è la Romagna con la sua tradizione storica e i reperti materiali fortemente segnati dalla presenza di una capitale come Ravenna (dell’impero tardo romano prima, goto e bizantino dopo); dall’altra invece l’Emilia rileva uno sviluppo più diffuso, concentrato per lo più attorno alle principali città d’arte di tradizione romana.
Dopo la Romagna, ci spostiamo quindi in Emilia per conoscere i siti e i musei archeologici più importanti e offrirvi validi spunti per visitarli di persona.
Mappa dei Siti Archeologici dell’Emilia
(Fonte Sistema Turistico Regionale)
Bologna e provincia
Museo Civico Archeologico
Dove: Via dell’Archiginnasio, 2 | Bologna
Considerata una delle più importanti raccolte archeologiche presenti in Italia, il Museo Civico Archeologico è ospitato dal 1881 nel quattrocentesco Palazzo Galvani, a pochi metri da Piazza Maggiore.
Tra le sue sezioni spicca quella etrusca, tappa imprescindibile per la conoscenza dell’Etruria padana, che proprio in Bologna (l’antica Felsina) ebbe la sua capitale.
Da non perdere: le collezioni d’arte greca, romana e gallica con reperti provenienti in gran parte dal territorio e infine quella egizia, tra le più importanti d’Europa.
Scavi archeologici di Salaborsa
Dove: Piazza Nettuno 3 | Bologna
Posti nel cuore della città, proprio al di sotto della pavimento di cristallo della piazza coperta di Salaborsa, gli Museo Civico Archeologico ripercorrono le trasformazioni di questa parte di Bologna nel corso dei secoli.
Si incontrano così la basilica civile dell’antica Bononia, le corti medievali, il viridario e l’orto botanico rinascimentale. L’accesso è libero secondo un piano di orari che potete consultare qui.
L’antica città di Kainua e il Museo Nazionale etrusco “Pompeo Aria”
Dove: via Porrettana Sud 13 | Marzabotto
Tra il VI e il IV secolo a.C. Marzabotto è stata una delle più importanti città-stato dell’Etruria padana.
Oggi parte della sua area archeologica – ogni anno indagata dagli studenti dell’Università di Bologna – è visitabile lungo le strade del suo impianto urbano ortogonale fino all’acropoli e le due necropoli. A completare il percorso il prestigioso museo “Pompeo Aria” che getta luce sulla storia e le vicende del sito.
Museo Civico Archeologico “Luigi Fantini”
Dove: Via del Museo 2 | Montebibele
Il museo Civico archeologico “Luigi Fantini” documenta la storia del popolamento delle valli dei fiumi Idice e Zena.
Al suo interno sono raccolti i materiali provenienti dalle campagne di scavo dell’insediamento etrusco-celtico di Monte Bibele e della sua necropoli (inizi del IV e gli inizi del II secolo a.C), andando di fatto a costituire la più completa raccolta di materiali celtici presenti in regione nonché una delle più importanti in Italia.
SI SEGNALANO INOLTRE:
- Museo della Città Romana di Claterna | Ozzano dell’Emilia (BO)
- Muv – Museo e centro di documentazione della Civiltà Villanoviana | Castenaso (BO)
- Museo della Preistoria “Luigi Donini” | San Lazzaro di Savena (BO)
- i centri espositivi afferenti al Museo Archeologico Ambientale | San Giovanni in Persiceto (BO)
- Museo Civico Archeologico e Paleoambientale “Elsa Silvestri” | Budrio (BO)
- Museo di San Domenico | Imola (BO)
Modena e provincia
Museo Archeologico Etnologico
Dove: Palazzo dei Musei – Largo Porta Sant’Agostino, 337 | Modena
All’interno del settecentesco Palazzo dei Musei sono ospitati alcuni dei più importanti istituti culturali e conservativi della città.ù
Tra questi il Museo Archeologico Etnologico che, con il suo percorso espositivo, raccoglie importanti testimonianze materiali del modenese databili tra il Paleolitico e il Medioevo, nonchè una sezione con reperti etnologici provenienti da tutto il mondo.
Museo Lapidario Estense
Dove: Palazzo dei Musei – Largo Porta Sant’Agostino, 337 | Modena
Una collezione lapidaria fortemente voluta dal duca Francesco IV d’Austria-Este (1828) che, con i suoi ben 329 manufatti, tratteggia la storia della città attraverso l’arte della scultura, dall’età romana al periodo medievale e rinascimentale.
Terramara di Montale
Dove: Via Vandelli (Statale 12 – Nuova Estense) | Montale Rangone
Un parco archeologico all’aperto che, grazie a ricostruzioni dal vero e progetti di archeologia sperimentale, ripercorre le tracce dei quasi quattro secoli di vita della terramara di Montale, un villaggio fortificato dell’età del Bronzo datato tra il XVI e l’inizio XIII secolo a.C.
Reggio Emilia e provincia
Palazzo dei Musei
Dove: Via Lazzaro Spallanzani, 1 | Reggio nell’Emilia
Il Palazzo dei Musei di Reggio è un contenitore capace di raccogliere collezioni antiquarie e opere diverse per interesse, funzione e periodo storico.
Sul fronte archeologico da non perdere: i Mosaici romani, il Museo Chierici, il Portico dei Marmi (sezione romana), il Museo Romano, il Museo di Preistoria e Protostoria.
SI SEGNALANO INOLTRE:
- Museo della Terramara “Santa Rosa” | Poviglio (RE)
- Museo Archeologico Romano | Brescello (RE)
- Museo Nazionale “Naborre Campanini” | Canossa (RE)
Parma e provincia
Museo Archeologico Nazionale di Parma
Dove: Complesso della Pilotta – Piazza della Pilotta, 3 | Parma
Accolto nelle sale del monumentale Palazzo della Pilotta, il museo è uno dei più antichi d’Italia (1760).
Fondato per ospitare i materiali provenienti dalla scavi della città di Veleia, nel corso della sua storia ha acquisito collezioni differenti (egizie, etrusche e romane) ma soprattutto è divenuto un punto di riferimento imprescindibile per tutte le ricerche condotte nell’area del Ducato.
Piacenza e provincia
Musei Civici di Palazzo Farnese
Dove: Piazza della Cittadella, 29 | Piacenza
All’interno del cinquecentesco Palazzo Farnese trovano spazio i musei civici con le loro ricche collezioni, tra queste il museo archeologico, ospitato nell’adiacente Cittadella Viscontea.ù
Nelle sue sale sono raccolti reperti e testimonianze preistoriche e protostoriche provenienti dal territorio circostante e, in una sala dedicata, ci conserva il famoso Fegato di Piacenza, uno dei più importanti manufatti legati all’arte della divinazione etrusca.
Area Archeologica e Antiquarium di Veleia
Dove: Strada Provinciale 14, 14 | Lugagnano Val d’Arda
Sul luogo dell’antica città romana di Veleia sorge uno dei siti archeologici più importanti dell’Italia Settentrionale.
Passeggiando per le sue rovine e all’interno del suo antiquarium è possibile conoscerne la storia, dalle origini preromane fino al completo abbandono.
Museo Geologico “Giuseppe Cortesi”
Dove: Ospedale Santo Spirito – Via Sforza Caolzio | Castell’Arquato
Il Museo Geologico “Giuseppe Cortesi” conserva un’ampia raccolta di molluschi fossili e scheletri di cetacei riferibili allo strato tipo del “Piacenziano”, ovvero terreni di origine marina di età compresa tra 3,5 e 2,5 milioni di anni fa. Grazie a esse è così possibile seguire la storia evolutiva del bacino padano, da quando quest’area era completamente occupata dal mare fino alla comparsa dell’uomo.
Villaggio Neolitico di Travo: Parco e Museo Archeologico
Dove: Via del Mulino, 22 | Travo
È uno dei più importanti insediamenti dell’Italia settentrionale riferibili al Neolitico recente (4200 – 3500 a.C. ) ma soprattutto oggi è un parco archeologico dalla spiccata vocazione didattica.ù
Inserito all’interno di una suggestiva area verde, rileva alcuni edifici abitativi in scala reale, allestiti con materiali e oggetti copie di quelli rinvenuti durante le indagini archeologiche.
L’adiacente museo completa il percorso di visita. Nel corso dell’anno il parco ospita diversi eventi tra i quali ha particolare evidenza la rievocazione in costume “Preistorica” per un viaggio nel tempo indietro di 6000 anni.
SI SEGNALANO INOLTRE:
- Antiquarium “Santa Margherita” | Piacenza (PC)
- Museo Archelogico della Val Tidone | Pianello Val Tidone (PC)
- Museo dell’Abbazia di San Colombano | Bobbio (PC)
Autore
Davide Marino
Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi
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