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Photo Valley. Le mostre di inizio estate

di /// Giugno 26, 2024
Tempo stimato di lettura: 5 minuti

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Fotografia e ancora fotografia. Cosa vedere e dove recarsi dipende dai propri interessi, ma anche dalla voglia di scoprire un territorio ricco di tesori d’arte come l’Emilia Romagna.

Vi suggeriamo di seguire la traccia del paesaggio, rivoluzionato nei modi della sua rappresentazione a partire da Ghirri – con le mostre Luigi Ghirri. Zone di passaggio. Discrete semioscurità a Reggio Emilia e Luigi Ghirri. Atelier Morandi a Bologna – per proseguire con altri autori, tra i quali Massimo Baldini con Italia Revisited #1. Campionario per immagini a Ravenna. A Reggio Emilia, con il progetto Disintegrata, Silvia Rosi apre invece a nuovi aspetti di italianità.

Bologna, dove ritorna Bologna Fotografata. Persone, luoghi, fotografi, propone anche le mostre: Mary Ellen Bartley: MORANDI’S BOOKS e Paolo Quartapelle. S/CAVO.
Ci sono poi Portfolio 2024 a San Giovanni in Persiceto e La nuova forma della luce– Frammenti di rinascita a Dozza.

Tre mostre da non perdere a Modena: Franco Fontana. Modena dentro, Marina Caneve. A terra tra gli animali e Facce da Biennale.

Sulle prime alture dell’appennino modenese, nel Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, Guiglia ospita GU.PHO. PhotoFestival Vernacolare Internazionale.

Infine, a San Mauro Pascoli si esplora il Portogallo, secondo la visione di Marco Pesaresi.

  • Luigi Ghirri, Bologna 89-1990 ©Archivio Eredi Luigi Ghirri. Luigi Ghirri. Atelier Morandi; Palazzo Bentivoglio, Bologna
  • ©Luigi Ghirri, Bologna,1987 ©Archivio Eredi Luigi Ghirri. Luigi Ghirri. Zone di passaggio. Discrete semioscurità, Palazzo dei Musei, Reggio Emilia
  • ©Silvia Rosi, Immagine dalla serie / Image from the series Disintegrata © Silvia Rosi 2024. Collezione Maramotti, Reggio Emilia
  • ©Mary Ellen Bartley, Large White Bottle and Shadow, 2022, stampa d’archivio a pigmento montata su dibond, 68,58 x 91,44 cm; Mary Ellen Bartley: MORANDI’S BOOKS, Museo Morandi
  • Marina Caneve, Escape-device, Copenaghen, Danimarca, 2024, da A terra tra gli animali. Progetto realizzato grazie al sostegno di Italian Council (2023). FMAV Palazzo Santa Margherita, Modena
  • Interfoto, XXVI Biennale d’Arte di Venezia, padiglione Italia, Donne sedute all’ingresso, 1952. Fondo AAF – Collezione Fondazione di Modena – FMAV; Facce da Biennale, FMAV Palazzina dei Giardini

Ravenna

C’è stato un momento – erano gli anni ottanta del secolo scorso – in cui si ha una rivoluzione nel modo in cui viene rappresentato il paesaggio italiano. Chi lo fotografa lo osserva con uno sguardo nuovo. A partire da Luigi Ghirri. Una rivoluzione che ha avviato trasformazioni senza fine, come quelle proposte, con ironia e ricercate incongruenze, da Massimo Baldini in Italia Revisited #1. Campionario per immagini, alla Fondazione Sabe per l’Arte, Ravenna. Fino al 30 giugno 2024.

Massimo Baldini. ITALIA REVISITED #1. Campionario per immagini, 2023, © Massimo Baldini Fondazione Sabe per l’Arte, Ravenna
Massimo Baldini. ITALIA REVISITED #1. Campionario per immagini, 2023, © Massimo Baldini Fondazione Sabe per l’Arte, Ravenna

Reggio Emilia e Bologna

A proposito di paesaggi e impalpabili e carichi di senso, Reggio Emilia consente un viaggio in quella zona tra crepuscolo e la notte, con una riflessione sull’opera di Ghirri attraverso il tema del buio e sul suo ruolo nell’immaginario collettivo e nella fotografia.
Sono spazi “illuminati in maniera festosamente provvisoria”, capaci di sollecitare letture alternative del reale. Questa visione è posta in dialogo con i progetti di noti autori contemporanei. Luigi Ghirri. Zone di passaggio. Discrete semioscurità è a Palazzo dei Musei, fino al 2 marzo 2025.

Paesaggio può essere anche un microcosmo, come quello dello studio di un artista. Così è stato per Luigi Ghirri, che a fine anni ottanta ritrasse lo studio di Giorgio Morandi, in una sintesi che accomuna entrambi gli artisti: ovvero il processo della ‘variazione minima’ nella ricerca. Luigi Ghirri. Atelier Morandi è ai Sotterranei di Palazzo Bentivoglio, Bologna. Fino al 30 giugno 2024.

Sempre Reggio Emilia, che ha ospitato la XIX edizione del Festival Fotografia Europea, è il luogo in cui si tiene Disintegrata, progetto di Silvia Rosi, che è una sintesi del lavoro di raccolta di centinaia di foto occasionali e album di famiglia di persone giunte dall’Africa prima del 2000. Il progetto culmina con venti nuove opere fotografiche (alcune in movimento). Un’italianità messa in scena con un tocco di humor. Alla Collezione Maramotti fino al 28 luglio 2024.

Al Museo Morandi (Bologna), Mary Ellen Bartley, fotografa americana, propone un lavoro basato su fotografie prodotte assemblando libri appartenuti a Morandi in composizioni significative. Come tradizione del Museo Morandi, il progetto, crea relazioni tra l’opera di Giorgio Morandi e quella di artisti contemporanei, per nuovi sguardi sull’opera dell’artista. Mary Ellen Bartley: MORANDI’S BOOKS, fino al 7 luglio 2024.

Ritorna una nuova edizione di Bologna Fotografata. Persone, luoghi, fotografi: foto di cronaca, immagini pubblicitarie, album di famiglia e ritratti segnano un viaggio per immagini da fine ottocento agli anni novanta. Alla Galleria Modernissimo, fino al 4 agosto. Sempre nel capoluogo, a Officina a DumBO, si tiene S/CAVO, progetto di Paolo Quartapelle, che nasce per indagare la realtà che si nasconde dietro le apparenze. Fino al 27 giugno 2024.

©Franco Fontana Lavazza Set, 2010. Franco Fontana. Modena dentro; Ex Ospedale Estense
©Franco Fontana Lavazza Set, 2010. Franco Fontana. Modena dentro; Ex Ospedale Estense

San Giovanni in Persiceto e Dozza

A San Giovanni in Persiceto, a pochi chilometri da Bologna, è in corso Portfolio 2024 (la manifestazione è alla sua XIII edizione), in cui sono esposti i lavori di quindici autori del Circolo fotografico “Il Palazzaccio”. Fino al 30 giugno 2024.

La nuova forma della luce – Frammenti di rinascita è un progetto artistico, che prende forma come risposta all’alluvione del 2023 in Emilia-Romagna. È realizzato dal fotoreporter Gabriele Fiolo, mediante la trasformazione di diapositive distrutte, in opere d’arte uniche: una storia di resilienza e reinvenzione. Al Museo Rocca di Dozza fino al 28 luglio 2024.

Immagini, una volta frammenti di memoria perduta, sono ora potenti testimonianze di coraggio e speranza. Co-autori dell’opera: fango e acqua.
Immagini, una volta frammenti di memoria perduta, sono ora potenti testimonianze di coraggio e speranza. Co-autori dell’opera: fango e acqua.

Modena

Destinazione Modena: in città il tour fotografico non può che iniziare dalla mostra dedicata a Franco Fontana. Il legame tra il maestro e le arti visive è sottolineato in Franco Fontana. Modena dentro, con le sue opere messe a confronto con quelle di artisti contemporanei italiani (tra loro, ad esempio, Mimmo Rotella, Christo, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto). Le passioni personali per Piet Mondrian, Mark Rothko, Alberto Burri diventano riferimenti visivi inconsci, sottesi al suo stile sintetico. La geometria e il colore, il visibile e l’invisibile, il tempo e l’attimo sono gli elementi con i quali Franco Fontana scompone la realtà e ricompone l’immagine di quanto già esiste oltre l’obiettivo. Alla Nuova ala Palazzo dei Musei (Ex Ospedale estense) fino al 30 giugno 2024.

Marina Caneve. A terra tra gli animali  è a FMAV Palazzo Santa Margherita. L’autrice parte da uno studio sul Progetto Natura 2000, la rete di corridoi ecologici promossi da Unione Europea a tutela della biodiversità per ripensare al ruolo dell’essere umano nel mondo. Fino al 6 ottobre 2024.

Facce da Biennale presenta a FMAV – Palazzina dei Giardini, scenografico luogo di divertimento per la corte estense, 106 immagini in bianco e nero che raccontano la Biennale d’Arte di Venezia dal 1948 al 1986. Le fotografie, da negativi su pellicola 6×6 cm realizzati dall’agenzia fotografica Cameraphoto di Venezia, sono parte del fondo “Archivio Arte Fondazione” (Fondazione di Modena). Fino al 15 settembre 2024.

Spostandoci di una trentina di chilometri da Modena, si raggiunge il Castello di Guiglia, dove si tiene GU.PHO. PhotoFestival Vernacolare Internazionale. Un festival che per scelta non assegna temi, ma che quest’anno vede le proposte degli artisti che conducono a un’indagine sul “falso”, sul fake, per rispondere alla storica e attualissima domanda: “la fotografia è verità? È documento? È prova?”. L’indagine è accompagnata da incontri sul tema, tra rappresentazioni di vita reale e storie verosimili. Dal 20 al 23 giugno 2024.

Le grand bouffe; GU.PHO. 2024 FotoFestival Vernacolare Internazionale
Le grand bouffe; GU.PHO. 2024 FotoFestival Vernacolare Internazionale

San Mauro Pascoli

Portogallo 1989 di Marco Pesaresi è a Villa Torlonia, a San Mauro Pascoli (FC). Un’occasione per vedere questo racconto di viaggio in cento scatti in bianco e nero, presentato per la prima volta al pubblico. Prima delle ricerche nelle grandi metropoli e dei viaggi in treno ai confini dell’Europa, Pesaresi aveva esplorato la zona di Trás-os-Montes e l’Alentejo, regioni povere nel cuore del Portogallo. Fino al 29 settembre 2024.

©Marco Pesaresi 1989. Portogallo 1985. Marco Pesaresi, Villa Torlonia, San Mauro Pascoli
©Marco Pesaresi 1989. Portogallo 1985. Marco Pesaresi, Villa Torlonia, San Mauro Pascoli

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