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Sarete d’accordo con me che quando inaugura un nuovo museo si tratta sempre di un’ottima notizia, un nuovo traguardo per la cultura e una grande festa da celebrare e condividere con il maggior numero di persone possibili.
Sono questi i casi in cui, travolto dal mio animo un po’ punk-umanistico, mi verrebbe voglia di correre in mezzo a una piazza, ghermire un megafono e gridare ai quattro eventi la notizia.
Per questo oggi sono felicissimo di raccontarvi la storia di un nuovo spazio espositivo che nel 2017 ha aperto le sue porte al pubblico e alla comunità che lo ha fortemente voluto, dopo un lungo lavoro di progettazione scientifica che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione di numerosi “attori”, pubblici e privati.
Oggi, quindi, vi chiedo di seguirmi nel cuore della provincia di Ferrara, nella piccola cittadina lagunare di Comacchio.
Conosceremo da vicino il Museo Delta Antico, spazio espositivo che ripercorre la storia dell’area del Delta del Po, dalle prime testimonianze dell’età del Bronzo fino al Medioevo.
Dove si trova il Museo?
Come prima cosa la sede. Il nuovo polo va a occupare gli spazi dell’antico Ospedale degli Infermi, un’imponente architettura neoclassica, poco lontana dal famoso Ponte dei Trepponti, realizzata tra il 1778 e il 1784, ai tempi del riformismo pontificio di papa Clemente XIV. Non potete sbagliarvi!
La maestosità del suo atrio colonnato e gli eleganti campanili in barocco attireranno inevitabilmente la vostra attenzione. Questo è comunque l’indirizzo: via Agatopisto 2.
Di che parla il Museo?
Oltre 1000 mq per più di 2000 reperti, sono questi i numeri che contraddistinguono il nuovo spazio espositivo.
Attraverso suggestive ricostruzioni scenografiche, allestimenti 3D e approfondimenti interattivi, il tutto suddiviso in cinque sezioni tematiche e cronologiche, avrete modo di imbarcarvi in un viaggio straordinario nelle terre del Delta del Po che per secoli costituirono importanti snodi commerciali e di civiltà, trait d’union tra il Mediterraneo e l’Europa continentale.
Di stanza in stanza, incontrerete l’antica città di Spina, porto e avamposto etrusco risalente al VI sec a.C., con i suoi materiali provenienti dallo scavo dell’abitato e dai ricchi corredi delle necropoli, in parte giunti dal Museo Archeologico di Ferrara.
Attraverserete l’età romana con il prezioso carico commerciale della famosa nave di Comacchio, ritrova nel 1981 nella vicina “Valle Ponti”; e, infine, giungerete nel Medioevo con i reperti emersi dagli interventi urbani che attestano la nascita del nuovo emporio commerciale di Comacchio attorno all’VIII sec d.C., in un momento storico in cui Bizantini e Longobardi si contendevano il territorio e il dominio sulle principali vie di comunicazione.
Autore
Davide Marino
Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi
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