Bagno di Romagna è un piccolo borgo appenninico dell’Emilia-Romagna posta a soli 50km da Forlì, alle porte del suggestivo Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
Celebre in tutta Italia per le sue sorgenti termali, ogni anno accoglie moltissimi turisti italiani e stranieri che decidono di trascorrere qui una vacanza all’insegna del relax e del benessere.
Le sue acque termali infatti sono di natura bicarbonato-alcalino-sulfurea, minerale, ipertermale ed escono dalla sorgente a una temperatura di ben 47 °C. Non desta stupore pertanto se già gli antichi romani – come racconta il poeta romano Marziale – decantassero questa località come luogo ameno di soggiorno.
Il territorio è vario, ben conservato, stimolante, ricco di storia, arte, monti e valli abbandonate, laghi e foreste per tranquille passeggiate o entusiasmanti percorsi di trekking.
Il soggiorno è garantito da comodi alberghi, fattorie, agriturismi, residences e una varietà di proposte gastronomiche.
Per queste ragioni il Touring Club ha premiato Bagno di Romagna con la prestigiosa Bandiera Arancione, segno di una ottima qualità ambientale e turistica e fa parte del Club Borghi più Belli d’Italia,
Cenni storici
Sebbene i reperti più antichi risalgano all’Età Neolitica, Bagno di Romagna si affaccia al balcone della Storia durante l’epoca romana quando il poeta Marziale ne cantò le virtù terapeutiche delle sue calde acque termali.
In epoca medievale furono i conti Guidi di Bagno a costruire le fortezze di Corzano e Montegranelli, sovrastanti il borgo.
Quest’ultime rappresentavano ottimi punti strategici per il controllo del territorio, soprattutto nei confronti del vicino insediamento di San Piero in Bagno posto nel fondovalle lungo il fiume Savio e sorto nel XIII secolo come “mercatale”.
Con la disfatta di Corzano a opera dei Lanzichenecchi nel ‘500, l’abitato di San Piero aumentò di dimensioni e di importanza tanto che il comune vi si trasferì, decidendo però di mantenere il nome di Bagno di Romagna.
Cosa vedere
Bagno di Romagna è una delle mete preferite da chi ama lo “slow tourism” grazie alla sua sorgente termale che, immersa nel verde, si presente come un perfetto paradiso in cui vivere lentamente, assaporando i piaceri della natura e sopratutto della tavola.
Allo stesso tempo il borgo antico si mostra essere una località suggestiva e romantico, adatta a un perfetto weekend in compagnia del vostro partner.
Se siete amanti dell’arte non potrete non visitare il Palazzo del Capitano in cui durante l’anno sono organizzate mostre ed eventi, e sede della biblioteca e archivio cittadino.
Inoltre, si consiglia la basilica di Santa Maria Assunta, prospiciente la piazza principale, fiore all’occhiello della cittadina. L’impianto attuale della chiesa risale al periodo rinascimentale, intorno all’860.
Cosa fare
IN ESTATE
Un’escursione nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è quello che fa per voi per nascondervi dai raggi solari e godervi un picnic immersi nella natura! Consigliate sono le zone protette della Foresta della Lama e la riserva integrale di Sasso Fratino nel cuore della foresta;
IN AUTUNNO
Durante questa parte dell’anno il bosco è il vero protagonista. Potrete godervi i funghi e tartufi che esso vi offre, andando a raccoglierli personalmente o per i più pigri, gustandoli nei ristoranti della zona.
IN INVERNO
L’inverno e il suo freddo spesso ci ammorbano con malanni e piccoli acciacchi, nulla di preoccupante se immersi nei 47° delle rigeneranti acque termali! Vi assicuriamo che è incredibile vedere le montagne innevati galleggiando in acqua fumante lontani dallo stress della città.
IN PRIMAVERA
Nel circondario sono diversi i luoghi da immortalare con un bello scatto fotografico, si va dalla Fonte del Chiardovo, ai laghi del monte Comero fino alla mulattiera per Corzano e la diga di Ridracoli.
Non vi resta altro che prendere la vostra reflex, inforcare la bicicletta e partire all’avventura!
Eventi
IN ESTATE
Ogni anno, alla fine di luglio, si festeggiano i Giorni del Capitano, una rievocazione storica legata all’insediamento nella Val di Bagno, dei Capitani, per conto della Repubblica di Firenze;
IN AUTUNNO
Tutte le domeniche, nella località di Selvapiana, è in programma l’Ottobre Selvapianese: eventi e chioschi gastronomici celebrano i prodotti del sottobosco, in particolare le castagne del Monte Còmero.
Per i veri amanti dei colori autunnali, imperdibile è il Fall Foliage Festival nel cuore delle Foreste Casentinesi, tra trekking, bike e fotografie tema nature;
IN INVERNO
Anche gli gnomi hanno la loro fiera! Ogni anno a novembre imperdibile è la Fiera degli Gnomi con la mostra mercato dei prodotti tipici, artigianato, mercato ambulante, giochi, enogastronomia, degustazioni;
IN PRIMAVERA
Da fine aprile ai primi di maggio la Sagra di Primavera a San Piero in Bagno espone oltre 60 stands con piante da orto, da giardino e da appartamento, prodotti biologici per l’alimentazione, prodotti del bosco e sottobosco, per il giardinaggio, artigianato artistico, ceramica e vasellame.
Enogastronomia
Come ogni località di Romagna che si rispetti, anche a Bagno offre diverse specialità enogastronomiche da assaporare.
Dal matrimonio tra la tradizione emiliano-romagnola e la Toscana, nascono i Basotti, dei particolarissimi tagliolini cotti al forno insieme al brodo (qui trovate la ricetta).
Tipici sono anche i Tortelli alla Lastra ripieni con un impasto a base di patate e il Raviggiolo, un formaggio freschissimo presidio Slow-Food.
Cammini
Sono due i cammini che attraversano il territorio di Bagno di Romagna: la Via Romea Germanica e il cammino di San Vicinio.
Come arrivare
Posto al confine tra la Toscana e l’Emilia-Romagna, il borgo di Bagno di Romagna dista quasi 50 km da Cesena e Forlì e ben 65 km da Arezzo.
Si consiglia di raggiungerlo in macchina, procedendo lungo la strada statale 3 bis Tiberina (SS 3 bis), conosciuta come E45.
La rubrica [Emilia Romagna Borghi] è realizzata basandosi sulle adesioni dei borghi alle Associazioni: Borghi più belli d’Italia, Bandiere Arancioni del Touring Club, Borghi autentici d’Italia.
Autore
Arturo Castellini
Curioso esploratore romagnolo, trascorre la sua settimana a pianificare la prossima gita nell’entroterra italiano, alla ricerca della più sincera tradizione
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