O città bene avventurosa… la gloria tua salirà tanto
ch’avrai di tutta Italia il pregio e ‘l vanto.
Ludovico Ariosto (Canto 43, verso 55)
Al riparo da possenti mura, da secoli Ferrara accoglie i visitatori compiacendoli con il fascino e l’atmosfera del suo centro storico e una tradizione enogastronomica gelosamente custodita.
Appartata in un angolo d’Italia poco distante da Venezia, qui il Medioevo e il Rinascimento sono riusciti a dialogare grazie alla lungimiranza di una famiglia, quella degli Estensi, che per ben tre secoli (dal 1200 in poi) ha reso questo centro una delle principali Capitali europee del pensiero e della cultura, ed è per questa celebrata nel 1995 dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Girovagando per la città si respira un’atmosfera dai sapori autentici. L’irregolare planimetria delle strade del ghetto mostra scorci a dimensione umana, adatti al passeggio e alla contemplazione. Attorno al Palazzo Comunale e alla grande cattedrale romanica-gotica di San Giorgio si ritrovano i ferraresi, oggi come ieri, per confrontarsi su arte, cultura, cibo e politica; a questi si aggiungono gli studenti universitari con le loro voci e sogni per il futuro. Poco lontano si erge l’ombra maestosa del castello estense, simbolo della città.
Le piazze centrali creano ordine all’irregolarità medievale e fanno da cornice ai principali mercati, a partire da quello del mitico “listone” di Piazza Trento Trieste fino agli eventi cittadini più importanti come Ferrara Sotto le Stelle, Ferrara Buskers Festival e la rassegna annuale della rivista Internazionale. Sciami di biciclette si dirigono lungo i quattro assi cardinali fino a raggiungere le mura della città, ancora perfettamente conservate e percorribili, dove i grandi parchi urbani fanno da cornice ideale.
Tesori artistici costellano il tessuto urbano, dovunque. Palazzo Schifanoia colpisce con il suo ciclo d’affreschi, vero e proprio viaggio nella pittura del Quattrocento; Casa Romei, poco lontano, mostra le fattezze reali di una residenza signorile durante il Rinascimento. A questi si aggiungono: il monastero di San Antonio in Polesine, la basilica di San Francesco, la suggestiva Via delle Volte, Piazza Ariostea e la modernità prospettica del Corso Ercole d’Este con i suoi signorili complessi tra cui il celebre Palazzo dei Diamanti, sede di mostre d’arte famose in tutta Italia.
Ferrara rapisce l’anima e lo fa silenziosamente: nelle opere degli intellettuali e artisti di ogni tempo e, infine, a tavola con la sua fiera cucina che trova nella Coppia, l’Α e l’Ω di ogni cosa.
I MUSEI
Tra un piatto di cappellacci e una salama, grazie alla carta turistica myFE alcuni luoghi culturali della città sono facilmente accessibili (Castello Estense, Palazzo Schifanoia e la Palazzina Marfisa d’Este). A questi si aggiunge un lungo elenco di musei da visitare: la Pinacoteca Nazionale, il maestoso Museo Archeologico conservato all’interno di Palazzo Costabili (gratuito ogni prima domenica del mese), il Museo della Cattedrale con i capolavori di Cosmè Tura; il MEIS – il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah e la recente MLB Home Gallery, una galleria d’arte contemporanea tra le mura di una casa privata.
Il centro storico è esso stesso un museo. I vicoli, i palazzi signorili, le chiese mantengono quasi inalterate le loro fattezze storiche. Tra le nebbie invernali che donano alla città un aspetto malinconico e suggestivo, troviamo “Al Brindisi“, l’osteria più antica del mondo che lo stesso Ariosto cita nella sua Lena; il cimitero della Certosa; la Chiesa di Santa Maria in Vadoantico cimitero ebraico di Via delle Vigne ma anche uno dei tanti cinema o ristoranti del centro, monumenti della tradizione locale.
FUORI DALLA CITTÀ
Figlia del Po più che del mar Adriatico, Ferrara e il suo territorio sono stati segnati dalla presenza ingombrante del grande Fiume. Qualcosa di magico e misterioso domina questi luoghi, dove da sempre uomo e natura hanno lottato per averne il controllo. Da questi scontri sono nati veri e propri gioielli, punti di partenza per percorsi attraverso l’arte, la natura e l’enogastronomia.
Il cuore pulsante rimane il Delta, uno dei più importanti ecosistemi italiani riconosciuto anch’esso Patrimonio dell’Umanità. Gli itinerari possibili appaiono infiniti e lo stupore che li accompagna indescrivibile. Lo stesso che poi si prova quando ci s’imbatte nella monumentale abbazia di Pomposa, fondata tra V e VI secolo o in una delle tante dimore di svago, dette Delizie, costruite dagli Estensi tra il XV e il XVI secolo (come quella di Belriguardo a Voghiera, Del Verginese a Portomaggiore e, infine, quella del castello della Mesola), tracce di un passato splendore in bilico tra natura, armonia e bellezza.
COME ARRIVARE A FERRARA
IN AEREO
L’Aeroporto Internazionale di Bologna “Guglielmo Marconi” si trova a circa 53 km d’autostrada da Ferrara ed è raggiungibile in 45 minuti. Durante tutto l’anno è attivo un servizio di navetta: Ferrara Bus&Fly
IN AUTO
Si raggiunge con l’autostrada A13 che collega i due capoluoghi Bologna e Padova, passando per Rovigo (www.autostrade.it). La SS64 Porrettana la pone in comunicazione con l’alta Toscana, dopo aver attraversato l’Emilia Romagna mentre la SS 16 Adriatica e la SS 309 Romea portano a Ravenna e nel cuore della Romagna. In ultimo, il raccordo Autostradale Ferrara-Porto Garibaldi che, da Ovest ad Est, taglia l’intera provincia fino al Mar Adriatico.
IN TRENO
Posta sulla linea Bologna-Padova, la stazione di Ferrara è in collegamento con le principali città del nord-est Italia: www.trenitalia.it. Da qui, inoltre, fanno scalo le tratte Ferrara-Codigoro e Suzzara-Ferrara (www.fer.it), e la linea Ravenna-Rimini
Per maggiori info: www.ferraraterraeacqua.it
Autore
Davide Marino
Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi
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