Tra le dolci pendenze delle colline imolesi corre il tracciato dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Una lingua d’asfalto che per fama e storia è divenuta leggendaria per gli appassionati delle competizioni motoristiche di tutto il mondo e divenendo parte integrante della MotorValley dell’Emilia Romagna.
Cenni Storici
E’ il 1950 quando quattro amici imolesi appassionati di corse automobilistiche (Alfredo Campagnoli, Graziano Golinelli, Ugo Montevecchi e Gualtiero Vighi ) realizzano finalmente il sogno di costruire un circuito stabile nelle immediate vicinanze della città di Imola. L’area prescelta al tempo ricadde su quella racchiusa fra la sponda destra del fiume Santerno , il Parco delle Acque Minerali e le prime colline, data la presenza di alcune carrozzabili di campagna e la speciale conformazione del terreno.
La storia racconta ancora che furono chiamati ad esprimersi i costruttori automobilistici della zona, Ferrari e Maserati tra tutti, i quali si dimostrarono entusiasti di poter disporre di un circuito del genere nelle vicinanze delle loro fabbriche – Ferrari lo definì addirittura un “piccolo Nurburgring italiano”.
Il 22 marzo del 1950 viene posta la prima pietra del cantiere, ma i lavori procedettero a rilento e l’inaugurazione avvenne solamente nell’ottobre del 1952. La prima vettura che ebbe l’onore di girare sul nuovo tracciato di Imola fu una Ferrari 340 sport mandata apposta da Enzo Ferrari, e da quel momento Imola diventa sinonimo di corse automobilistiche.
La Formula Uno arriva per la prima volta nel ’63 con una corsa non titolata, vinta da Jim Clarck con la Lotus: una giornata di festa che fu però rovinata dall’assenza della Ferrari, che pure aveva assicurato la sua presenza. Nel 1965 la pista inizia a prendere la forma di un vero e proprio autodromo con la costruzione della tribuna coperta sul rettilineo d’arrivo. Il circuito viene dedicato a Dino, il figlio di Enzo Ferrari scomparso, e verso la fine degli anni settanta diventa permanente.
Il Mondiale di Formula 1 arriva invece il 14 settembre del 1980 dapprima con la denominazione GP d’Italia, un anno dopo la consacrazione con il nome di GP di San Marino; vi rimarrà per 26 stagioni, facendo le fortune di giovani piloti e segnando la storia della Formula 1.
A segnare la storia del circuito anche gli incidenti che ne hanno scandito la lunga carriera. Nel 1989, il 23 aprile, la Ferrari numero 28 di Gerard Berger va dritta alla curva del Tamburello e si schianta ad oltre 280 chilometri all’ora. Subito viene avvolta dalle fiamme, ma in una manciata di secondi (14,98) gli uomini dei servizi di sicurezza intervengono salvando il pilota austriaco. Va molto peggio nel 1994 nel week-end tra il 30 aprile e il 1 maggio: quando perdono la vita Roland Ratzenberger e Ayrton Senna. A seguito dei due incidenti mortali il tracciato viene ampiamente modificato e scompaiono le curve del Tamburello e Villeneuve, sostituite da due varianti.
Dopo la perdita della Formula 1, seguita a quella della MotoGP risalente al 1999, il Circuito è stato ampiamente ammodernato una prima volta nel 2006, con la realizzazione del pit-building da 32 box, del paddock da 50.000 metri quadrati e della nuova Direzione Gara; ed una seconda volta con l’ampliamento della sala stampa/centro congressi e la realizzazione del progetto multimediale che riguarda il Museo Checco Costa.
Dal 2009 il Circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola è anche tappa fissa del Campionato Mondiale SBK.
Il Circuito dell’Autodromo di Imola
L’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari è universalmente riconosciuto come un tracciato tecnico e difficile da interpretare e che richiede un profilo professionale per essere affrontato a ritmi elevati
Il tracciato, che segue il senso di marcia antiorario, presenta un layout sia per auto che per moto ed ha una lunghezza tra i 4.909 ed i 4.936 metri, a seconda delle configurazioni. Nell’agosto 2011 il circuito è stato anche oggetto del lavoro di riasfaltatura del manto stradale, operazione che ha riguardato il 70% del tracciato.
Il Circuito di Imola durante l’anno ospita numerose manifestazioni automobilistiche e prevede la possibilità di partecipare a giornate di Prove Libere per Auto e Moto tramite registrazione sul sito ufficiale.
Tra le tante altre attività del Circuito segnaliamo la presenza del Museo Checco Costa, che ospita mostre ed eventi sulla storia dell’automobilismo, gli Open Days, il Tour dell’Autodromo o il Walking Tour per scoprire tutti i segreti della pista o l’esperienza di guidare un simulatore professionale.
Visitando l’Info Point & Official Store dell’Autodromo troverai tutte le informazioni che stai cercando, la sala simulatori ed il migliore merchandise del mondo motorsport. Non dimenticare di ritirare la mappa con il percorso visitatori all’interno del Parco delle Acque Minerali, dove si trova il Monumento dedicato ad Ayrton Senna.
Come Arrivare all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola
La posizione centrale nel centro-nord Italia rende l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari particolamente comodo da raggiungere con vari mezzi di trasporto
In Auto:
Uscita A14 – Imola
Usciti dal casello prendere indicazioni per autodromo
In Treno:
Stazione FS di Imola – circa 3,5 km dall’ingresso autodromo.
In Aereo:
Aeroporto di Bologna
Aeroporto di Rimini
Autore
Walter Manni
Esploratore e Avventuriero: ama navigare gli oceani, scalare le montagne più alte e surfare sulle onde del web
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