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“Dove la terra non comincia e il mare sembra non finire” potrebbe essere questa la giusta copertina da assegnare a un libro dedicato al PARCO DEL DELTA DEL PO.
È proprio qui che oggi vogliamo portarvi, perchè in fondo conoscere meglio il proprio territorio e ciò che esso ha da offrirci, non può che essere una cosa bella e utile, soprattutto quando si ha che fare con uno degli ecosistemi più straordinari al mondo, eletto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Più volte, in passato, vi abbiamo raccontato la bellezza di questa gigantesca oasi, “contesa” tra ben due regioni – il Veneto e l’Emilia-Romagna – ricca di boschi e pinete, valli d’acqua dolce e salmastra, ambienti lagunari e una popolazione floristica e faunistica incredibile.
I modi per viverla sono tanti, ma forse attraversarla a bordo di un CAMPER, in un viaggio a più tappe, può essere quello migliore, o per lo meno il più romantico.
Al netto delle difficoltà organizzative e logistiche (per lo meno se siete al vostro primo viaggio in camper), sappiate che tutto il parco è ben attrezzato con aree sosta e campeggi, e offre al turista ampia libertà di scelta.
Non ci sono particolari vincoli e il territorio è ben collegato.
Una capillare rete di documentazione, informazione e assistenza, che fa capo ai suoi centri visita e musei, è in grado di fra fronte a tutte le richieste ma soprattutto garantisce validi punti di partenza per andare alla scoperta del ricco patrimonio culturale, naturalistico, enogastronomico che tutta l’area sa offrire.
A questi poi si aggiungono gli Uffici d’Informazione Turistica e le Pro Loco locali che chiudono il cerchio e supportano il visitatore in ogni tappa del suo viaggio.
Il Parco del Delta rimane comunque un itinerario ideale per coloro che sono alla ricerca di un contatto diretto con la natura, non disdegnano il mare e desiderano svolgere attività escursionistiche senza allontanarsi dal proprio camper.
I birdwatcher, in particolare, possono trovare in queste zone un paradiso vista la moltitudine di volatili da ammirare e fotografare.
Del resto, non è caso che proprio a Comacchio si tenga ogni due anni la prestigiosa fiera International Po Delta Birdwatching.
L’area è il contesto ideale per dare sfogo alla passione per lo sport e la vita all’aria aperta, soprattutto a bordo di una bicicletta. Pertanto, prima di partire, non dimenticate di caricarla sul vostro camper.
1° TAPPA | ALLA FOCE DEL DELTA
Dove sostare: nell’area di Mesola sono presenti diversi campeggi e aree soste
Tempo di sosta: 2 giorni
L’orizzonte appare piatto e indistinto su tutta l’area. Terra e acqua sembrano confondersi. A nord il Grande Fiume fa sentire la sua presenza mentre qua e là, da qualche canale, emerge la testa di qualche volatile tipico del territorio.
Le cose da fare sono molte e le distanze minute possono venire in aiuto. Sicuramente partire da Mesola può essere la cosa più giusta da fare.
La permanenza in quest’area può regalare tantissime sorprese.
Si può prevedere una sosta presso la coreografica corte del castello di Mesola, una delle tante Delizie Estensi del territorio; un salto veloce alla chiusa di Torre Abate, una struttura idraulica nel 1569; oppure proseguire all’interno della bella Riserva Naturale del Gran Bosco della Mesola, antico territorio di caccia degli Estensi e uno degli ultimi e meglio conservati esempi di bosco di pianura popolato da cervi autoctoni e branchi di daini. Indispensabili in questo caso il binocolo e la fotocamera.
Lungo la strada che porta a Goro e Gorino, si attraversa un suggestivo ponte di barche che permette di raggiungere la bocca del Po, fino all’ampia laguna (nota come sacca).
L’intera zona è conosciuta per la produzione di molluschi, in particolare vongole veraci, cozze e ostriche, pertanto se volete gustarvi qualche prelibatezza culinaria vi consigliamo una sosta presso uno dei tanti ristoranti della zona.
Da non dimenticare poi l’escursione che vi porta all’Isola dell’Amore, ultimo lembo di terra che separa il Po dal mare: una spiaggia sabbiosa raggiungibile esclusivamente via acqua, al cui centro troneggia un faro, che le conferisce un irresistibile aspetto romantico.
Abbandonata la foce del Grande Fiume e ripresa la strada dell’entroterra, con il camper può essere facilmente raggiungibile la grande abbazia di Pomposa, uno dei complessi monastici medievali più importanti d’Italia.
Il parcheggio per fare una sosta non manca e la visita è ai suoi tesori artistici e monumentali è doverosa.
2° TAPPA | COMACCHIO E LE SUE VALLI
Dove sostare: nei 7 lidi di Comacchio (meglio noti come lidi estensi), sono tante le soluzioni tra aree sosta e camping
Tempo di sosta: 2/3 giorni
Un reticolo infinito di corsi d’acqua è ciò che si incontra quando si raggiunge l’area delle Valli di Comacchio, patria riconosciuta dell’anguilla e di molte specie di uccelli.
Al centro di questo ecosistema naturale che si estende per oltre 13 mila ettari, sorge il borgo marittimo di COMACCHIO, antica città fluviale che vide crescere la sua fama a partire dall’alto Medioevo.
Oggi il centro storico si contraddistingue per le sue ordinate vie d’acqua, sulle quali si affacciano case dai colori pastello e, per quell’aspetto apparentemente trasandato che ricorda le sue origini pescherecce.
Il borgo è ricco di importanti emergenze culturali: dal pittoresco ponte dei Trepponti all’Antica Pescheria, passando per il Loggiato dei Cappuccini all’Antico Ospedale degli Infermi, oggi sede del nuovo Museo Delta Antico.
A piedi, in bicicletta o addirittura in barca, è bene girare senza fretta per le valli di Comacchio: gli itinerari e i percorsi tematici sono tantissimi.
Il nostro consiglio è quello di chiedere informazioni sulle iniziative in programma agli uffici preposti diffusi su tutto il territorio.
Tra le tante cose che vi suggeriamo sicuramente non può mancare una visita alle Saline di Comacchio e alla Manifattura dei Marinati, una cena rigorosamente a base di pesce, un’escursione per le valli per ammirare le colonie di fenicotteri, una visita alla Casa Museo Remo Brindisi a Lido di Spina, ma anche un salto alla ritrovata Oasi di Boscoforte da poco riaperta al pubblico.
E poi, che dire, c’è il mare con le sue sette località balneari capace di soddisfare le esigenze più disparate con il suo carattere selvaggio e libertario.
3° TAPPA | RAVENNA, CERVIA E I TESORI ARTISTICI E NATURALI DEL TERRITORIO
Dove sostare: Ravenna e Cervia offrono un’ampia soluzione di aree soste e camping ben attrezzate
Tempo di sosta: 3 giorni
L’area a sud della Valli di Comacchio è ricca di suggestioni e originalità. Tra pinete e pialasse, i lidi di Ravenna (in tutto sono nove) sanno regalare atmosfere uniche e rilassanti.
Dipende da tutto ovviamente da cosa si cerca: ogni località balneare della costa ravennate ha infatti le sue specificità ed è in grado di risponde a esigenze differenti.
Sicuramente le spiagge più a nord, come Casal Borsetti, Marina Romea e Porto Corsini, sono più a misura di camperista e garantiscono un selvaggio contatto con la natura grazie ad aree come la Pineta di San Vitale, Punte Alberete, la Pialassa Baiona e tutta la fascia delle spiagge retrodunali.
Punto di ritrovo per andare alla scoperta della natura di quest’area è sicuramente il Museo NatuRa a Sant’Alberto, dal quale nel corso dell’anno partono diversi itinerari alla scoperta.
Più a sud, invece, tra Lido di Dante e Lido di Classe, troviamo il Centro Visite Cubo Magico Bevanella, che organizza visite guidate legate alla Pineta di Classe, all’Oasi dell’Ortazzo e dell’Ortazzino e alla Foce del Bevano.
Al centro la città millenaria di RAVENNA con le sue suggestioni d’Oriente e i suoi splendidi mosaici di V-VI secolo custoditi all’interno dei suoi monumenti Unesco, tra cui si ricorda la Basilica di Sant’Apollinare in Classe ai margini dell’omonima pineta.
Ultimo, ma non per importanza, il borgo marittimo di CERVIA celebre per le sue saline millenarie che accolgono fenicotteri, cavalieri d’Italia, avocette e tante altre specie protette che ogni anno si fermano qui lungo il loro perpetuo migrare tra aree calde e fredde del Pianeta.
Autore
Davide Marino
Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi
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