A me l’autunno non dispiace. Le ragioni sono tante. Mi piacciono le castagne, le coperte calde, il divano, una buona tazza di tè e il gusto di una torta appena sfornata.
Mi piacciono però soprattutto i colori dell’autunno. Basta semplicemente guardasi intorno, o se volete su Instagram, per accorgersene immediatamente.
L’autunno è la stagione dei gialli, dei rossi e degli arancioni.
L’autunno è la stagione in cui la natura sfodera i suoi migliori vestiti, imponendosi con un’esplosione di colori caldi che rivoluziona il paesaggio attorno a noi.
Da Rimini a Piacenza, che sia sul mare, sul Po, tra le vie dei borghi storici, sull’Appennino o tra i monumenti delle città d’arte, l’Emilia-Romagna è un set fotografico inesauribile per cogliere appieno questa trasformazione e inseguire i tipici colori di questa stagione.
"Rosso" come le foglie che cadono
Cadono le foglie in autunno, ricoprono il suolo e nascondono ogni passo. Se volete far perdere le vostre tracce, dirigetevi in uno dei tanti boschi dell’Appennino emiliano-romagnolo.
Se ci siete già stati in passato meglio per voi, in caso contrario portatevi dietro un grande zaino perché tornerete a casa con un carico di stupore e sorprese.
→ Dove trovarlo: date un’occhiata all’articolo che abbiamo scritto su dove godersi dal vivo il fenomeno del foliage.
"Giallo" come i filari d'uva
Altro che tazze di tè, caffè, orzo e cioccolata: l’autunno è il miglior pretesto per fotografare un buon bicchiere di vino, e poi berlo, ovviamente. Non fate come le fashion blogger che fanno finta di mangiare: in questo caso è necessaria molta più serietà e un dovuto rispetto.
In Emilia-Romagna non ci si fa mai pregare per far tintinnare i bicchieri, vuoi per festeggiare la fine della giornata lavorativa, vuoi per le degustazioni organizzate, vuoi per i tour tra i vigneti.
→ Dove trovarlo: L’Emilia-Romagna regala tantissimi paesaggi con vigneti che in autunno compongono paesaggi dai colori sfavillanti. Segnatevi questi: la Val Tidone, Castelvetro e tutta la zona attorno a Levizzano Rangone nelle Terre di Castelli di Modena; le colline tra Bertinoro e Cesena, come quelle di Brisighella (RA).
Se volete poi assaggiare un buon bicchiere di vino, non mancate di fare un salto all’Enoteca dell’Emilia-Romagna a Dozza.
"Arancione" come i viali alberati
Se una rondine fa primavera, allora un viale alberato fa subito autunno. Potete aggiungere alle vostre foto la didascalia che preferite: citazioni famose, letterarie, musicali, etc. Va bene un po’ di tutto, tranne quelle immani tristezze esistenziali tipo Natura morta a…
Durante i mesi autunnali le città d’arte dell’Emilia-Romagna possono offrirvi romantici viali e splendidi parchi da immortalare. Fatene buon uso!
→ Dove trovarlo: si segnalano le mura di Ferrara, Parco Ducale a Parma, Viale Faxhall (o Facsal) a Piacenza, ma anche Parco Bucci a Faenza e i Giardini Margherita a Bologna.
"Marrone" come le bucce delle castagne
Tre sono i colori primari che compongono il marrone: il giallo, il rosso e il blu.
Marrone è la terra, marrone è il tronco degli alberi, marroni sono le castagne che nei primi mesi dell’autunno si trovano sulle tavole dei borghi appenninici dell’Emilia-Romagna.
Se amate questo frutto, è qui che dovete andare: la quiete di un castagneto, i caldi colori dell’autunno e il benessere di una camminata circondati dalla natura sono il giusto toccasana per staccare dalla quotidianità.
→ Dove trovarlo: potete andare a Castel del Rio alle spalle di Imola, o lungo la via Matildica nei pressi di Reggio nell’Emilia. In questa zona i castagneti più belli sono nella zona di Carpineti, dove c’è uno dei castelli più famosi di Matilde, attorno al paesino di Marola, a Toano e Castagno di Toano.
Spostandoci in Romagna, invece, potete inoltrarvi in direzione di Brisighella, verso Marradi e aggirarvi in tutta la zona di Bagno di Romagna.
Per saperne di più, date un’occhiata al nostro articolo “Andar per castagne”.
"Blu" come le onde del mare
La controparte della nebbia della Pianura Padana è il mare, il cui fascino non si esaurisce nemmeno quando in riva spariscono sdraio e ombrelloni, tutt’altro. Non fidarsi di chi ama il mare solo in estate, dicono i saggi.
Le foto del mare “fuori stagione” di Luigi Ghirri hanno fatto scuola, diventando uno dei suoi soggetti più amati e imitati.
Il consiglio è proprio di guardare e amare le fotografie di Ghirri, provare a imitarle (attenzione, mai copiarle) ma ricordarsi sempre che come lui nessuno mai.
→ Dove trovarlo: sulla Riviera Romagnola, ovviamente; ecco 5 spiagge perfette per godersi il mare d’autunno.
"Grigio" come il vapore della nebbia
Un fenomeno atmosferico del quale certe zone dell’Emilia-Romagna ne hanno fatto motivo d’orgoglio perché altrimenti il Culatello non viene bene.
Fotografare la nebbia vuol dire due cose: essere davvero molto entusiasti di questa stagione oppure avere un animo tormentato, per davvero o per finta poco cambia. L’importante è essere consapevoli che il “Viandante sul mare di nebbia” già esiste e, qualunque sforzo facciate, sarà sempre più famoso di voi.
→ Dove trovarlo: tutte le zone limitrofe al percorso del fiume Po, in particolare Lido Po a Boretto (RE), l’argine di Polesine Parmense (PR), San Nazzaro (Monticelli d’Ongina, PC) e le valli di Comacchio (FE).
Autore
Davide Marino
Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi
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