Oggi ti vogliamo dare 6 idee per scoprire il primo Parco Nazionale dell’Emilia Romagna, quello delle Foreste Casentinesi, che come il Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano condividiamo con i vicini cugini della Toscana.
Il Parco, istituito nel 1993, interessa la provincia di Forlì-Cesena con 5 dei suoi comuni (Bagno di Romagna, Santa Sofia, Premilcuore, Portico – San Benedetto e Tredozio).
Ecco le nostre 6 idee a 360° per tutti gli interessi e ogni stagione: dagli gnomi alle terme, dalla vetta più alta all’arte moderna, senza tralasciare il foliage, la diga di Ridracoli e la dantesca Portico di Romagna.
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Bagno di Romagna, per grandi e piccini
Se cerchi la giusta meta per grandi e piccini quello che fa per te è Bagno di Romagna.
Prima il Sentiero degli gnomi, un anello di 2 km, ti porterà nel magico mondo degli gnomi facendoti tornare bambino: partendo dai giardini pubblici e superando il ponte sul Savio ti addentrerai nel bosco pieno di sculture di pietra, sagome di animali e casette in legno e cartelli con disegni e brani di favole.
Poi puro relax grazie ai benefici effetti delle sue calde acque termali, già note ai Romani, in uno dei tre moderni stabilimenti termali (Hotel delle Terme Santa Agnese, Ròseo Euroterme Wellness Resort, Grand Hotel Terme Roseo) scegliendo tra trattamenti termali e di benessere.
Nei cambi di stagione, perché non approfittare di qualche coccola per affrontarli al meglio?
Il Lago e la Diga di Ridracoli
Questo lago fu realizzato a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 a seguito costruzione della diga, ed è una tappa fissa nell’itinerario di chi visita la zona. Molte le opzioni per viverlo.
Il facile Sentiero Natura fino al rifugio Cà di Sopra o un pic nic in riva al lago dalla primavera all’autunno.
In primavera e estate da segnare in agenda l’escursione a bordo di battelli elettrici o, per i più sportivi, in canoa.
Vale una visita, tutto l’anno invece, l’Idro Museo delle Acque di Ridracoli dove l’acqua, manco a dirlo, è la vera protagonista.
Monitorano in tempo reale lo stato della diga ben 2 web cam.
Curiosità: lo sapevate che la diga fornisce acqua ai residenti delle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e persino dello stato estero di San Marino?
Fall Foliage
In autunno la natura ci regala uno dei più belli e colorati spettacoli della natura: la foresta per poche settimane, si accende d’infinite sfumature, dal verde al rosso, passando per il giallo e l’arancione.
Uno dei luoghi dove vivere questa esperienza emozionale è la Foresta di Campigna, con un trekking ad anello che dall’abitato sale al Passo della Calla per la mulattiera Granducale e scende per il sentiero della Fonte del Raggio fino a Villaneta.
La particolare posizione dell’Appennino tosco-romagnolo, a cerniera tra due grandi regioni, quella mediterranea e quella europea, con le relative specie vegetative, può far conferire alle sue foreste il titolo di Foreste più colorate d’Italia.
Altri percorsi per scoprire a piedi il parco su trekking.parcoforestecasentinesi.it, mentre per le escursioni organizzate basta dare un’occhiata al calendario dell’Autunno Slow.
Periodo migliore: le ultime due settimane di ottobre e le prime due di novembre.
Arte Moderna a Santa Sofia
Non a tutti è noto che il piccolo borgo di Santa Sofia (appartenente all’Unione dei Comuni della Romagna forlivese), adagiato sulle sponde del fiume Bidente, è una tappa interessante per gli amanti dell’arte moderna grazie alla Galleria d’arte moderna “Vero Stoppioni” che dal 1990 espone e conserva le opere realizzate per le varie edizioni del Premio Campigna.
La struttura raccoglie opere delle più svariate tendenze artistiche italiane dagli anni 1950 ad oggi: il realismo, l’informale, la pop art, l’astrattismo, la rappresentazione metafisica, la nuova figurazione, fino alle più recenti produzioni. Attenzione particolare dedicata a Mattia Moreni (1920-1999), “il più mobile ed irrequieto fra i nostri maestri” come lo definisce lo storico dell’arte Renato Barilli, che creò un rapporto privilegiato con Santa Sofia e il suo territorio.
La Galleria, solitamente aperta la domenica (9.30 – 12.30 e 15.00 – 18.00), può essere aperta anche su richiesta telefonando allo 0543.975428/29.
Altro esempio di attenzione all’arte moderna il Parco Sculture, con opere moderne di artisti di chiara fama collocate in un percorso che si snoda dal centro di Santa Sofia, partendo dal Parco Giorgi (della Resistenza), per scendere poi nell’alveo del fiume Bidente e raggiungere Capaccio.
Portico di Romagna: non solo paese dei presepi
Durante le festività natalizie il paese medievale di Portico di Romagna ospita un’esposizione di presepi, disseminati negli angoli più suggestivi dell’antico borgo, dalle facciate delle case ai sottoscala, dalle finestrelle alle panchine, fino ai tronchi, dando vita ad uno degli eventi natalizi più visitati in regione.
Ma non a tutti sanno che la storia ci tramanda un forte legame con la Toscana di Dante: provincia di Firenze fino al 1923, si narra che fu proprio qui che sbocciò l’amore di Dante Alighieri per Beatrice Portinari.
Poco distante parte inoltre il sentiero che conduce alle Cascate dell’Acquacheta, tra le maggiori dell’Appennino Settentrionale, rese famose dal sommo poeta nel canto XVI dell’Inferno.
Una meta turistica con uno doppio valore: letterario e naturalistico.
Monte Falco: la vetta più alta del Parco
Escursione immancabile per gli amici trekker è quella che porta sul tetto del Parco raggiungendo i 1.658 metri del Monte Falco.
L’escursione Sul tetto dell’Appennino dove gli alberi toccano il cielo parte da Campigna, piccola località nel comune di Santa Sofia, passando per il Passo della Calla e in circa 1 h e 40 minuti, dopo poco più di 4 km e 350 metri di dislivello, vi regalerà il panorama mozzafiato visibile dalla vetta.
Proseguendo si può raggiungere anche il Monte Falterona seconda vetta del Parco (1.654 metri) nel versante toscano.
Autore
Celestina Paglia
Sangue siculo – abruzzese, nata e cresciuta a Firenze, emiliano romagnola di adozione. Montanara inside da sempre, da poco ha scoperto la sua passione anche per il mare…
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QUINTO TONIELLI
LA NOSTRA TERRA DOVE SGORGA L’ACQUA CHE DISSETA TUTTA LA ROMAGNA DOVE LE FORESTE PIU’ BELLE D’EUROPA TOCCANO IL CIELO, DOVE NEL BEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA LA STORIA SEGNA QUESTA TERRA CON LE PAROLE ED I SEGNI DELLA NATURA CON IL VULCANO PIU’ PICCOLO D’ITALIA NELLA ZONA DI BOCCONI FRA CASCATELLE LAGHETTI COLLINE INCANTATE LUSSUREGGIANTI, PONTICELLI MILLENARI A SCHIENA D’ASINO, COME UN LIBRO APERTO CHE RACCONTA IL TRSCORRERE DEL TEMPO CON LA SUA GENTE I SUI SEGRETI I SUOI LUGHI CON LE SELVE OSCURE MA CON LA MENTE ILLUMINATA PER TROVARE LA PACE DEI SENSI IN QUESTI LUGHI DI ENERGIA COSMICA E DIVINA.
Celestina Paglia
Grazie Quinto per le tue considerazioni… la nota sul vulcano più piccolo d’Italia in effetti mi è sfuggita ma la terrò a mente per un futuro post sulle nostre emergenze regionali. Grazie ancora e continua a seguirci!
QUINTO TONIELLI
la bellezza stà sopra di noi fra cielo e terra e all’orrizonte svetta, l’albero della ragione dove si riuniscono tutti gli Dei per decidere il bene e il male del mondo
Alessandro
Da persona nata a Santa Sofia mi chiedo perchè chiamare questo paradiso con un nome così ridondante e antimarketing “PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI” e non semplicemente chiamarlo “FORESTE CASENTINESI” più traducibilein Inglese e più facile da ricordare anche in Italiano. Boh, si sta facrndo tanto per promuovere giustamente il nostro territorio e poi si cade nelle cose apparentemente più semplici ma che fanno la differenza nel marketing e nella promozione di un territorio.